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I PORTA OMBRELLI E I PORTA SOLDI

FB_IMG_16226713981424944Tanti soldi, poca resa. Collettiva.

C’è pronto oltre un milione di € pubblici per associazioni sportive, culturali e esercizi commerciali per sostegni Covid da parte del Comune. A fondo perduto.

Un migliaio di € a testa. Con tutta l’aria di contributi a pioggia, soldi che non svoltano nulla ma che sottraggono risorse a progetti di tutti.
Al posto di chiederli ai propri soci, tesserati, clienti, gli diamo quelli di tutti. Ma solo ad alcuni.

E per cosa? Per pagare, solo a loro, i dispositivi per il Covid, che ognuno di noi ha invece pagato di tasca propria

Altri soldi poi per far le loro attività, così falsando la concorrenza con altri che non partecipano alle mance.
Magari pure dopo anni che si fan cofinanziare progetti. Coi soldi di tutti

Idem le attività sportive.
Si dan mance da 100.000 euro e da anni piove dentro la palestra del Bione, i giochi nei parchi non sono inclusivi e le sale del Belgiojoso son sbarrate per rischio crollo…

E si metton sul piatto soldi, oltre un milione di euro, dove ci si tuffano anche esercizi commerciali e bar.

I primi han aumentato i prezzi, i secondi oltre a questi, pure, quello che prima era spazio pubblico.
E ora non più.

Piazze, marciapiedi, posti auto, a gratis. Così un po’ da piangina, un po’ da privilegiati.

Perché alcuni mettono i tavolini per file e file nelle piazze sottratte ai cittadini, altri non possono metter nemmeno il porta ombrelli fuori la porta. Una bella concorrenza sleale.
Poi magari son gli stessi che gli anni scorsi facevan soldi a sacchi

Creare servizi pubblici per tutti, aumentarne l’offerta, sistemare il Bione, promuovere attrazioni turistiche, incentivare i cittadini a uscire attraverso iniziative pubbliche, sostenere maggiormente ed equamente questi ultimi in base al reddito, porta una ricchezza più diffusa e non discriminatoria che la mancia a qualcuno e a altri, arbitrariamente, no?

Forse è doveroso che, a chi chiede e ottiene contributi con i soldi di tutti, sia chiesto il bilancio non solo del 2020 e, tramite il sito del Comune, sia pubblicato

AMBIENTALNIENTE CE L’HA MESSA FUFFA

FB_IMG_16226711017081708L’auto-resoconto del congresso di Ambientalmente pare scritto da un avversario politico che ha voluto fargli uno scherzo.

Qualche pavido insulto ai cittadini che si son impegnati per salvaguardare il Magnodeno.

Un paio di balle sull’impegno in “una logica di realismo amministrativo” che tradotto vuol dire in realtà:  facciam quello che ci lascia fare chi comanda.

E le roboanti frasi che son per darsi un tono ma è tuffa: “Siamo quel soggetto custode della pienezza di senso…” che fa tanto new age.

Nella realtà il senso pieno è che fin all’ultimo han fatto finta di niente sulla ex cava Pozzi a Chiuso, han dovuto gli abitanti stessi svegliarli.
Han poi approvato sull’area ex Pagani, la speculazione con supermercato, perché si sa i negozi di quartiere chiudono.

Han approvato il Teleriscaldamento senza nemmen leggere i documenti, e han fatto finta che il 2034 è dopodomani e che si può scavare ancora per un po’, buttar polvere, metter sotto sforzo i torrenti, a rischio la fauna, e cavare una montagna fin che c’è.

Però loro son ambientalisti.
Han infatti regalato le piantine da davanzale e messo fiori nei vasi sul lungolago.

Il comunicato poi, con malizia, fa emergere che ai vertici son state nominate anche 2 ex consigliere (Coti Zelati e Nicolai) del pd, contese.
Nel senso che il PD voleva che andassero in Ambientalmente e Ambientalmente che tornassero nel PD. Ha vinto il PD.
L’ambiente ne dubito.
Infatti nei 5 anni in Comune non han mai, presentato un’istanza, un Atto, a favore dell’ambiente. Mai.

Poi ci son i giovani, Zanesi e Collenberg, già candidati ma che   negavan legami fino all’altro ieri.
C’era infatti da partecipare al Bando dell’Hack4tourism dove la presidente di giuria era l’assessora Zuffi dello stesso partito e organizzatore il Comune
Han vinto, è una casualità ma l’etica merita Amministratori migliori

Per tutto questo spiace, adesso, leggere queste autopsie del decoro, in un comunicato tutto fuffa e truffa, di storie di calcoli e mai di ideali.

IL PATACCA (E LA BANDA DEL BUCO)

FB_IMG_16226705776422895Credo che il solco del consenso di questa Giunta non sarà negativo a far somma

Questa mia conta è data da più addendi che sono a lista di Gattinoni

– Il Marketing comunicativo
vendere tutto come fosse un evento
– I Soldi in avanzo da Brivio
non spesi per incapacità di programmazione
– Le Opere a compimento di Brivio
finalmente per inerzia vengon pronte
– Il Recovery Find
son tanti milioni di € come mai prima
– L’Opposizione assente
M5S fuori dal Consiglio e Sinistra dentro la Giunta

Sotto la riga del totale ai più può bastare

Io resto invece convinto che la parentesi quadra solo se si chiude anche su quello che non si è fatto e si doveva fare

Sull’Etica delle motivazioni e non sull’opportunismo del far credere:
Costruire conoscenza, non riconoscenza;
Formare cittadini, non sudditi;
Saldare comunità, non lobby;
Servire il popolo, non il potere

Un comune multiplo di ambiente, cultura, patrimonio, benessere. Collettivo, non personale.

E Gattinoni, con evidenza, invece, ha l’espressione di un calcolo, quello di fare solo se però non sottrae affari, influenza, potere, economia a chi conta e continua a contare solo per sé

L’abbiam visto sullo Statuto Silea, nemmeno studiato ma votato da consiglieri che non consigliano ma si lascian consigliare

L’abbiam visto con il TLR, con prescrizioni farlocche, Piani tenuti nascosti e incognite evidenti ma votato da consiglieri che non consigliano ma si lascian consigliare

L’abbiam visto con le Cave, riporto di tempi passati e totale assenza di assunzione di responsabilità collettiva, nessuna somma di solido ascolto ma di solite risposte copiate

Risultato è che regalan piantine da davanzale, ma taglian alberi centenari, fan bus gratuiti, ma sovralimentan il forno di Silea, scavan montagne, ma metton fiori sul lungolago

Queste vicende ci han insegnato che il Comune può far tutto ma non dipenderà dagli interessi dei lecchesi ma solo se non disturberà il potere, economico, finanziario, dei partiti.

Ed è un brutto totale perché a breve ci son varianti del Pgt, rigenerazione urbana, servizi sociali ancora privati, risorse da distribuire, convenzioni da rinnovare, scelte da fare e non da ratificare…

Gattinoni paradossalmente ha dato prova che non tiene potere ma gli rende conto.

Il prestanome

NON SI È CAVATO UN RAGNO DAL BUCO

it_v_ragnoHo visto tutta la super commissione sull’informativa al Piano Cave. È stata istruttiva.

E inutile

Doveva essere di spiegazione tecnica e chiarimenti in funzione alla conferenza dei servizi di oggi. Non lo è stata

Visto odg e l’evidente convocazione, all’ultimo, solo sotto la pressione di 33000 firme del “Comitato salviamo il Magnodeno”, era il minimo – e doveroso – che lì si presentassero i dettagli delle richieste formulate dall’azienda, i rilievi fatti dai tecnici, le criticità emerse, ma sopratutto un piano di monitoraggio “terzo”, magari con perizia idrologica per quanto concerne il reticolo idrico, tra le prime criticità evidenziate (anche) dal Comitato e ora a conoscenza dei consiglieri

Invece nulla
In 2 ore, solo 15′ di tecnica e poi politichese
Dobbiam essere pronti per il 2035, per il 2024.
Per l’oggi e il subito non si stanno nemmeno attrezzando

Con evidenza, ed è stata la parte istruttiva, troppi Consiglieri non sapevano un cazzo, o giù di lì, e non eran preparati. Ad alcuni interessava solo far scudo alla Giunta, fare distrazione di massa

Quello che lascia avviliti – e se n’è avuta riprova lì – è la totale mancanza di trasparenza verso Consiglio e Città in tutti i passaggi sulla vicenda
Una sorta di Cava Pozzi moltiplicata per 10

L’assessore all’ambiente, no non Dossi, che parla di tavoli della sostenibilità, di boschi urbani, corridoi verdi e blu, 2035 e intanto la montagna la stanno divorando, la fauna boh e i torrenti si dai poi vediamo

Una risposta, una conferma però c’è stata
Il danno vero è stato l’approvazione del Piano Cave nel 2015 che oggi permette troppo ai cavatori. Il Consigliere PD Campione ai tempi assessore forse era per questo assente ieri.
Ce lo si ricorda: lassismo, opacità, chiacchiere.

Il danno quindi è fatto.
Oggi si può solo far informazione e ostruzionismo contestando inadempimenti sui ripristini ed i danni al reticolo idrico nonché lo sversamento delle acque trattate, i forni ect
Se il danno ambientale c’è ed è rilevante si può arrivare al blocco dell’attività.

Perché puoi cavare quello che ti è stato concesso ma non puoi mandare a puttane fauna, inquinare o deviare un fiume grande o piccolo che sia ect e questo va costantemente monitorato e, se necessario, segnalato con esposti

Ieri è stato tutto teatro

CAVE, CRATERI E POTERI

FB_IMG_16173563222429816Forse si chiude una cava ma si è aperto un cratere.

Un cratere enorme, infinito di omertà, opportunismo, finto ambientalismo, offensivo verso cittadini e consiglieri che è ancor più enorme di una già enorme cava.

Lo è di più perché questo cratere ha la forma che svela uno stile, un modello di comportamento dei politici verso la città

C’eran già state, in pochi mesi, fin troppe riprove
Oggi emerge con più fragore delle mine che fan brillare le rocce in cava

E si palesano sotto l’ombra di un apparente passaggio minore del Presidente della Provincia Uselli in merito alla sospensiva della Conferenza dei Servizi, sollecitata dal Comitato salviamo il Magnodeno

Ebbene Uselli scrive che “il 20 luglio 2020 il Comune aveva fatto avere le proprie osservazioni, non opponendosi alla richiesta di ampliare il fronte di cava avanzata da Unicalce”. BOOM!!

Questo è la via tracciata di una montagna di sterco dove serve mettere solo la corda ai chiodi già fissati

C’è stata quindi una slavina di omissioni e inadempienze, di opportunismi e chiacchiere afone e lo stesso rimbombanti del Comune:

– OMERTÀ. Per aver tenuto nascosto le Osservazioni, che forse rasenta l’omissione

– SILENZIO. In tutti questi mesi di Campagna di pressione da parte di migliaia di persone per salvare il Magnodeno

– AVALLO. Nei fatti se non ancora nelle ratifiche, all’ampliamento della cava e alla distruzione, definitiva, del Magnodeno.

– ANTIAMBIENTE. Da parte della Giunta Brivio e non solo, visto che il suo assessore Dossi è ora leader di Ambientalmente,, consci di tutto ciò che comporta a fauna, flora, torrenti, in una parola: Natura. Biodiversità.

– OPPORTUNISMO. È probabile che l’omertà sulla decisione del luglio scorso era funzionale a non far emergere falso ambientalismo e criticità a soli tre mesi dalle elezioni, dopo l’ex Cava Pozzi

Avevan già deciso: favorevoli all’ampliamento

– MALAVOGLIA. Solo all’ultimo, costretti dopo mesi di (ora) ovvi silenzi, sollecitati, ricevono il Comitato che chiede una sospensiva.
Hanno tempo per rimediare.
È in loro facoltà, anche se gli costa fatica

Più di qualcuno dovrebbe dimettersi e molti andare a sotterrarsi, sotto una montagna di calce

TELERISCALDAMENTO PERCHÉ E PER CHI

FB_IMG_16162843691791108Da ieri sera la domanda non sarà più TLR sì o TLR no, ma TLR perché TLR per chi

La prima infatti si è risolta con il voto favorevole dell’Assemblea dei Sindaci soci di Silea appunto di ieri. 45 si, 1 no solo. (21 astenuti)

Il perché invece è ancora da ricercare.
Ogni ragione brucia nel forno dell’evidenza e della logica

– Perché è un Progetto caro come il fuoco, che brucia 80 milioni di €, che metterà il cittadino.

– Perché è un Progetto che distoglie risorse e futuri alternativi. Per 35 anni almeno, le scelte ambientali alternative, innovative, che già ci sono e che verranno, non si potranno cogliere
Bruciate nel forno dell’ammortamento di questa spesa pazza.

– Perché è un Progetto che per decenni brucerà rifiuti ben prima, forse, di biomasse, fanghi.
Rifiuti che i cittadini non produrranno abbastanza perché sempre più virtuosi nella differenziata e che allora si dovrà importare, più di quanto già non si faccia.

– Perché è un Progetto dove i vertici di Silea per convincere i Sindaci gli han scritto, il 9/3, in via riservata, che forse, si ipotizza ci son dividendi alti, ricavi super, società nuove da creare, e sottinteso, incarichi da distribuire

4/8milioni di € i ricavi e 2 di utile netto, che ripartiti sulla novantina di soci diventano briciole di una tavola imbandita, a favore d’altri.​
Cifre senza un Piano, una prova, una simulazione finanziaria indipendente ed asseverata, mostrata ai consiglieri

I ricavi di Silea sono costi per i cittadini.
Gli utili son mancati sconti in bollette e soldi​ in più pagati in tasse.

E ci sono altri 49 “perché”, ​che van sotto la voce servizi alla finanza e non servizi ai cittadini: disagi stradali per mesi, mesi, e ancora mesi. Monopoli sulle bollette, Inquinamento, Forno che brucia a pieno regime per decenni.

Rischi d’impresa in capo ai cittadini, manutenzione impianti a spese nostre al termine del contratto, voto dei consiglieri al buio non avendo visto carte di Piani e condizioni. Mancata trasparenza e partecipazione. Zero possibilità di recedere anche se dovesse esser un Progetto ancor più caro e fallimentare

Resta solo più una domanda, il TLR per chi?
Visto che non è conveniente per i cittadini?

E questo lo si può leggere già nella lettera del 9/3 ai soli sindaci del Presidente di Silea.
Finanza, Borsa e incarichi ben retribuiti da distribuire, sottintesi.