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GIOCHI TEMPI E SPAZI RESTITUITI

GIOCHI DI STRADA FUOCO(Più che) sottrarre spazi alla strada, riprenderseli e inventarli, reinventarli. Restituirli alle persone.
Creare pretesti e proposte di socialità.

I ragazzi sono chiusi in casa da un tempo ormai caduto dal calendario.  E in ogni dove chiusi si sta male.

Perché non essere pronti in questa primavera, che prima o poi deve arrivare, e creare altri spazi per stare insieme, per il gioco, per la musica, per il tempo che torna tempo e per tutto quello che si saprà inventare e condividere?

Perché dentro parchi, in parcheggi non solo più tali, sopra a un muro e in una piazza, in mezzo a un rione e lungo una passeggiata, in un non-luogo e in luogo-nuovo, con poco ma non per poco, non mettere a disposizione, condividere, moltiplicare il Bene Comune e spazio condiviso e libero?
Mettendo un canestro e due righe dove ora non c’è, una pedana per giochi, esercizi, yoga, una porta disegnata su un muro, due prese in un quadro, un bersaglio sulla parete, una campana con i gessetti, due assi ricurve per salti con le rotelle, caselle alternate per le pedine, uno schermo smart e un solco a biscia di biglia come una pista, un tavolo con una rete di legno….
E chi ne ha più ne metta.

Riprendere fiato perdendolo in giochi, in suoni e in tutto quello che ognuno e insieme saprà inventare. Moltiplicando BeneComune e spazio liberato, restituito, alle persone.

LA CONSULTA GIOVANILE CHE NON C’E’ E L’AUTONOMIA

FB_IMG_16125186376546724Gennaio. Un paio di settimane fa. Però del 2011.

“Chiude il CAG Il Parchetto, lo riapriremo a breve dichiara il Sindaco”. Giusto 10 anni fa.

L’aggregazione non è più una virtù. Altro che Covid.
Oltre agli spazi iniziò a mancare anche il rispetto degli impegni.
Ora, dopo un percorso di potenziamento degli ultimi anni del Servizio Informagiovani, soprattutto nell’aspetto di un approccio riparativo dentro i bisogni dei giovani, una settimana fa la Giunta ha deliberato di partecipare a un Bando del Governo per un surrogato di riapertura del Cag il Parchetto di Maggianico.
Però al Centro sociale di Germanedo.
Progetto da 155.000 euro.
Metà per rimettere in sesto sale, palestra e spazi.
Quattro associazioni, scelte dal Comune,  invece si divideranno quasi tutto il resto.
Una decina di ragazzi gestirà attività e incontri e, in futuro, la co-gestione.
Un buon inizio.
Restano evidenti però, ancora una volta, alcune lacune.
– Il Cag Parchetto con la sua progettualità autonoma probabilmente non riaprirà mai più.
– I Progetti di riconoscimento dei giovani, di valore e investimento economico il Comune li fa solo se altri mettono i soldi. Altrimenti lui ci mette poco o pure nulla.
– E’ molto importante, l’abbiam visto negli anni, che l’Informagiovani ci sia. Ma non tutto può e deve passar da lì e non è nemmeno giusto, passi di lì.
– Ci sono spazi immateriali che vanno lasciati liberi ma attrezzati. A partire da quelli dentro una socialità fuori dal mercato e dalla speculazione. Il Comune questo deve tenerne conto.
Un aspetto lacunoso che fa da cornice a tutto questo – e ne segna anche la precarietà – è la mancanza, grave e cronica, di una Consulta Giovanile Comunale, già votata a grande maggioranza nel marzo 2015, su odg di Zamperini, e promessa di lì a poco.
Ma si sa, per il consenso bastan le proposte e mai la cura degli impegni presi e della reale concretizzazione, infatti se ne son disinteressati, e son passati già 5 anni.
Non sarebbe male iniziare in un luogo tra pari, autonomo e riconosciuto l’elaborazione istituzionale delle proposte.
E non calarle.
Così per rispondere anche alla domanda che sono i giovani a scegliere che cosa è utile per loro e a assumersi la responsabilità e l’impegno di costruirlo, nel confronto.

ABITARE LA SCUOLA FIN DA FUORI

165144361-9e841d93-cf35-4cf9-9f6a-813b9cc4eb45La questione prioritaria in tema di scuola, oggi, a poco più di due settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico è certamente capire e far sapere agli studenti e alle famiglie come e con che regole riaprirà ogni singolo Istituto.

E questo è compito dello Stato, della singola scuola e, per la sua parte, del Comune.

Dalla questione del trasporto pubblico; dalle modalità di entrata/uscita (sia come orari che come luogo fisico); se e chi farà, inizialmente, didattica a distanza; come sarà regolamentato tempo e attività all’interno dell’istituto; la fruizione della mensa; mascherine si/no, come/quando ect

Credo che oltre a questo sia prioritario e indispensabile, soprattutto se son previsti più punti di ingresso/uscita che il Comune, quest’anno – a differenza dello scorso – provveda per tempo, ex novo, anche a pitturare e predisporre tutta la segnaletica stradale orizzontale e verticale in prossimità delle scuole e, ove necessario, facilitare il rallentamento preventivo delle auto o percorsi protetti nei pressi degli stessi Istituti.images (4)

Anche come gesto educativo di cura e attenzione verso gli studenti a partire dai più piccoli

Sono fiducioso e (quasi) certo che questo sia un altro dei punti che, autonomamente, e con responsabilità collegiale si stia già valutando e predisponendo.
Non avendo però ancora letto nessuna comunicazione al riguardo, e nemmeno visto ancora la riqualificazione della segnaletica mi permetto evidenziarlo.

VALORIZZARE PRODOTTI E TERRITORIO

FB_IMG_15977466211249030Bisogna tutelare e valorizzare i prodotti di qualità e tipici del nostro territorio. E se sostenuto dai Comuni diviene difesa e promozione anche delle culture territoriali

Questo diverrebbe rilancio e sostegno all’economia artigiana, contadina, produttiva lecchese. Serve un Regolamento dove Comune e territorio possano con chiarezza e trasparenza tutelare e valorizzare questi prodotti.

La DE.CO., la Denominazione Comunale, per es. certifica la provenienza di un determinato prodotto (del comparto enogastronomico o artigianale) da un determinato territorio

La De. Co. E’ un marchio di qualità; E’ un ottimo strumento per valorizzare il territorio:

si presta a opportunità di marketing territoriale, è un serio lavoro di analisi e censimento per individuare quali sono i prodotti che rappresentano il territorio stesso;

È dimostrato poi che il turista enogastronomico desidera ripetere gli acquisti fatti in vacanza nella propria sede abitativa.

Il Comune svolge un doppio ruolo di tutela e di promozione: verso le aziende che autocertificano i propri prodotti, e verso il proprio territorio

Un aspetto importante è il basso investimento necessario per la realizzazione dell’iniziativa a supporto della promozione culturale ed economica di produttori e prodotti.

Un’Amministrazione può mettere a disposizione la creazione di un portale web con tutti i prodotti DE.CO. perché garantirebbe a qualsiasi consumatore la possibilità di acquisto diretto indipendentemente dallo spazio geografico in cui risiede e sarebbe un fattore di promozione e di conoscenza delle DE.CO. anche a livello extraterritoriale.

Facilitare l’introduzione dei prodotti DE.CO. nel mercato della piccola distribuzione e organizzare una Fiera di tutti questi prodotti con altri comuni
FACCIAMO UN ELENCO?

I RIFLESSI DELLA CRISI DEVONO TROVARCI PRONTI

lavoro covid crisiLa situazione attuale aggrava il disagio di quanti già vivevano in stato di povertà e induce in stato di bisogno chi poteva contare su adeguate garanzie di sostentamento.
1) In questo quadro ci son già strumenti di intervento istituzionali e, da tempo, è attivo il Fondo Famiglia della Chiesa da sostenere perché con efficacia e rapidità arriva diretto ai bisogni con un costante monitoraggio della situazione.
Ora più che mai servono contributi diretti.
Serve ampliare ulteriormente la gamma di servizi sociali, mantenendo invariate le tariffe e le aliquote, prevedendo nei mesi ulteriori agevolazioni e riduzioni per più ampi soggetti.
2) Mensa, comodato d’uso libri, trasporti studenti /anziani,al sostegno attività sportive ed extracurriculari, da subito.
3) Idem sono urgenti ulteriori risorse su buoni spesa a platee più ampie e incentivi alla calmierazione degli affitti, anche attraverso Enti e Fondazioni che, ove serve, li garantiscano.
4) Attivare una procedura straordinaria a favore delle persone disoccupate per ricalcolare in corso d’anno gli indicatori Isee sulla cui base vengon definite le agevolazioni tariffarie del Comune è  doveroso.
5) Così come l’applicazione del criterio di assegnazione di priorità a coop. reti solidali tra disoccupati ed ex lavoratori, che favoriscono il reinserimento occupazionale di soggetti in difficoltà per il conferimento di incarichi che non comportino l’esperimento di gare d’appalto, tipo Cesea di Tore Rossi, è da sostenere.
6) Idem pensare all’esenzione dal pagamento della Tari in base all’Isee, puntuale, nonché una dilazione all’anno prossimo per i vari tributi locali, nonché delle bollette delle Partecipate Comune per l’erogazione di Gas/Acqua/Luce ect.
7) La strada per alleviare le difficoltà può essere accordi con Banche, Fondazioni, Fondi garanzia, per la concessione di finanziamenti agevolati a favore di neo imprenditori, commercianti, famiglie, con quota interessi iniziale a carico del Comune.
8) Sperimentare forme di microcredito per il sostegno ai consumi delle famiglie è auspicabile. È indubbio che se 15 famiglie si uniscono possano sostenerne 1 in difficoltà.
9) Un fondo di mutuo soccorso per supportare la ripresa delle piccole attività commerciali con una quota del Comune e una dell’Associazione di categoria sia diretta all’esercizio sia per la programmazione di iniziative di interesse pubblico che stimolino la ripresa è ipotesi da vitalizzare.
10) Un sostegno a/con realtà solidali di consegne a domicilio tra negozi di quartiere e per dirottare sul “delivery” le attività di bar e ristorazione è un’altra strada. Nonché finanziare il passaggio all’online per le vendite dei commercianti e la digitalizzazione dei loro processi.
Queste sono solo alcune fattibili azioni, tra le possibilità di sostegno dentro le difficoltà attuali

ECOFESTE DOVE DIVERTIRSI SENZA INQUINARE

ecofesteUn’amministrazione attenta alla qualità della vita dei propri cittadini non dovrebbe trovare difficoltoso mutuare, sull’esperienza di altri Territori, le buone pratiche che si possono attuare quando si promuovono e organizzano Feste di quartiere, sagre ed Happening.

È doveroso che in tali Sagre – che il Comune promuove, patrocina o semplicemente autorizza – si possa in maniera sistematica prevedere un’attenta raccolta differenziata di plastica, vetro, carta e lattine, la separazione degli oli di frittura, una riduzione dei rifiuti (la vera salvezza) attraverso l’accorgimento di introdurre bottiglie con vuoto a rendere o, ancor meglio, l’uso esclusivo dell’acqua pubblica di rubinetto con caraffe, nonché l’invio a onlus del cibo preparato ma non venduto
L’utilizzo, per il reparto cucina, di materiali usa&getta e una scarsa attenzione agli sprechi rischiano facilmente di lasciare dietro a queste piacevoli feste una montagna impensabile di rifiuti

Il Comune deve quindi regolamentare la sostituzione dell’usa&getta con stoviglie e posate riutilizzabili o in materiale biodegradabili e compostabile

Incentivare, attraverso facilità di permessi e minori tasse, contributi, supporto, tutto questo – non con un semplice fogliettino con un decalogo come ora – può essere una strada e iniziando come Comune a promuovere incontri con gli organizzatori delle sagre di quartiere, per cercare, assieme, supporto, consenso ed economie di scala.
Creando un gruppo di lavoro che porti alla costruzione, possibilmente condivisa, di un Regolamento, vincolante (o incentivante), per la concessione dell’autorizzazione alle (sole) Feste che rispondono a questi criteri eco-sostenibili