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SACCHEGGIO E DEVASTAZIONE DELLA MISURA

Oggi, dopo la sentenza di condanna (fino a 11 anni(!) di reclusione, per i 24 ragazzi che secondo lo Stato hanno “saccheggiato e devastato” Genova durante il G8 del 2001) i benpensanti si sentiranno finalmente soddisfatti.
Possono tirare un sospiro di sollievo, ed esausti, dopo infinite peregrinazione a rincorrere prove che poi prove non erano (le piccozze ed i badili, le molotov portate dalla polizia) aggrappati alla salda sporgenza della sentenza penseranno di poter puntare il dito grondante morale e fors’anche coscienza sporca.

Ragazzi, tra cui anche la lecchese Marina Cugnaschi, condannati a pene spropositate.
Perchè qui, benpensanti e moralisti, non si sta criticando la mancata assoluzione ma la gravità e l’entità della pena inflitta.

Come spiegare a noi e all’amica Marina che bruciare cassonetti e distruggere cose materiali ti fa condannare al doppio di pena di un automobilista ubriaco che investe e uccide 4 ragazzini?

O, per rimanere a Genova ed al G8, vedere come la distruzione di qualche auto e vetrina di banca, siano da reprimere e condannare – anche per la magistratura – più che il pestaggio di 93 ragazzi avvenuto nell’assalto alla scuola Diaz da parte delle forze di polizia. O durante il corteo di migliaia di singoli, lì fatti popolo, che veniva umiliato, violentato e soffocato. Sulla pelle e dentro il petto.

Perchè nel caso dei pestaggi la politica, lo Stato, che fa (ha fatto): “si costerna, certo non s’indigna, e tantomeno si impegna, ma poi certamente getta la spugna, senza nemmeno un briciolo di dignità”. E per sicurezza estrema, per autotutela, promuove tutti i propri rappresentanti, i propri imputati e responsabili che stanno dalla stessa parte della barricata e del manganello.

Questi 24 ragazzi hanno la sfortuna maggiore di essere utili per chi vuole, e sono tanti, troppi, (tutta la politica, tutto il potere, troppa stampa) trovare un paravento dietro cui affossare – o almeno provarci con maggior vigore – la verità. Tutta.
Così da nascondere, cancellare, le proprie omissioni, la propria cecità, il proprio gettare lo sguardo altrove, il proprio quieto vivere. “ma anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”, cantava De André

Insieme a questi 24 ragazzi, insieme a Marina ed a Carlo Giuliani ci siamo anche noi che avevamo affidato il nostro Diritto, la nostra democrazia nelle mani sbagliate. Mani della finanza occupate da lacrimogeni, da manganelli gocciolanti di carabinieri, da mani chiuse su bottiglie molotov della polizia.
Genova non è solo una faccenda di reduci. E’ un bisogno personale, è un Diritto collettivo. Mio, tuo. Nostro. Per sempre
E questa sarà la condanna per chi oggi punta, sollevato, il proprio dito verso il Popolo che da Genova si è messo in cammino.

centro Khorakhané
già aderente al Genoa Social Forum

GLI ABUSIVI DEL LUNGOLAGO

Arrivati in prossimità delle feste natalizie riscoppia ad arte a Lecco la caccia ai venditori ambulanti senza permesso che nei fine settimana colorano – anche oggi – il lungolago.

Ne danno risalto anche sul numero di sabato del quotidinao locale La Provincia con un richiamo in prima pagina: “Noi minacciati dagli abusivi”. E’ questo il grido di allarme e di paura dei rappresentanti dei commercianti rivolto al signor Prefetto.

Io non comprendo perché questi rappresentanti dei negozianti debbono sempre raccontare bugie.
Certo i venditori ambulanti che vediamo nelle vie di Lecco sono una struttura organizzata.
Arrivano col treno tutti assieme e molto probabilmente alle spalle di questo viaggio della speranza si cela ricatto e precarietà indotta. I numeri delle merci sequestrate in questi anni non si limita, infatti, a qualche accendino.
Servono strutture, organizzazione, programmazione. Sono (come) una media attività commercial produttiva locale. E’ questo il problema. Lo sfruttamento di questa manodopera a basso costo. Come se fossero co.co.co e operai edili dell’impresa legale.

Però le dichiarazioni dei commercianti questo passaggio non lo toccano minimamente.
Sono scandalizzati ed adirati – sempre ed unicamente – di qualcosa che i venditori ambulanti senza permesso non hanno colpa.
Le (forse) mancate vendite dei loro prodotti.

Suvvia non ci si dica che c’è ancora qualche cittadino che è convinto di comprare veramente
una borsa griffata, un maglione di vero cashmere, o un foulard originali esposti su lenzuoli bianchi e cartoni rappezzati lungo la passeggiata a lago o le vie del centro cittadino.
Gli altri oggetti non sono nemmeno concorrenziali: cagnolini meccanici che scondinzolano, braccialetti portafortuna, ecc. ecc.

Potrebbe racchiudersi quindi in un semplice gioco del libero mercato, così tanto sostenuto, in altri contesti e frangenti, dal popolo italiano. Un gioco di domanda e offerta.
Qui più che l’offerta non concorrenziale e sleale, un poco come le fabbriche italiane che spostano la produzione in Cina e Romania, è che la domanda di questi prodotti illegali è alta.
E l’ambulante senza permesso si adegua e ne approfitta.
(probabilmente è costretto ad adeguarsi e qualcun altro, in cima alla sua catena, ne approfitta)

Credo che per l’economia del territorio e generale abbia fatto più danno il “ciurlare nel manico” di non tutti ma certamente molti, troppi, commercianti fin dai primi anni di introduzione dell’euro…. i prezzi – al dettaglio – sono cresciuti così tanto che non sembra proprio casuale.

Però possiamo, è più facile, seguire i rappresentanti dei commercianti e credere anche noi che i cittadini/consumatori del lungolago e delle vie del centro siano tonti e siano convinti di comprare veramente una borsa griffata, un maglione di vero cashmere, od un foulard originali, esposti su lenzuoli bianchi e cartoni rappezzati.

GENOVA NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI REDUCI

Sei anni fa in caldi giorni di luglio lungo strade di moltitudine si mischiava tragedia privata e collettiva.
Un ragazzo veniva ammazzato e migliaia di singoli lì fatti popolo veniva umiliato, violentato e soffocato.
Sulla pelle e dentro il petto.
Impunemente e scientemente, rapito e nascosto alla sua famiglia.
Anche cittadini di Lecco, della mia città, miei vicini di casa, di vita, di quotidianità. Noi.
E non volevamo credere, non potevamo credere.
Noi qui davanti alla Tv, con l`orecchio alla radio, nelle strade di Genova avevamo affidato il nostro Diritto alla nostra democrazia nelle mani sbagliate, mani della finanza occupate da lacrimogeni, da manganelli gocciolanti di carabinieri, da mani chiuse su bottiglie molotov della polizia.
Noi caricati anche dopo dall`impotenza di giorni, mesi, anni di non verità, di non giustizia. Come i nostri padri, i nostri nonni, di ritorno dai lager nazifascismi.
Non ascoltati, non creduti. Malgrado i segni, le immagini la luce in fondo agli occhi.
E lo Stato, tutto, e la politica, tutta, ambigua, sprezzante, codarda continua a gettare lo sguardo altrove. Promuove i propri imputati, li fa diventare questori, prefetti, consiglieri di ministri e arriverà a prescriversi.

Malgrado la tela del ragno si squarcia ogni giorni di più.
Si dimostrano veri i racconti, si sgretola il muro dell`omertà. Da sei anni si chiede Verità e Giustizia, si chiede una Commissione di inchiesta parlamentare si chiede che Genova non sia solo una faccenda di reduci.
Un Paese che ha sempre avuto poca coscienza nazionale, zero spirito civile, meno di zero senso della Comunità potrà mai chiedere scusa al Popolo di Genova ed a se stesso?
Genova non è solo una faccenda di reduci. E` un bisogno personale,è un Diritto collettivo. Mio, tuo. Nostro.
E sabato lo si ribadirà.
Perchè Genova non è solo una faccenda di reduci

CANCRO: LA TERAPIA PUCCIO

A seguito della serata organizzata a Lecco il 18/05/07, con questa scheda intendiamo brevemente presentarvi il metodo messo a punto, ormai da alcuni anni, dal Signor Giovanni Puccio per la cura del cancro.

Il punto di partenza è che le cellule cancerose sono cellule deviate, che si riproducono ad una velocità superiore rispetto a quelle normali. Provocano quindi una crescita abnorme dei tessuti sostituendosi alle parti sane e soffocando pian piano gli organi del nostro corpo. Come mai si presenti questa deviazione nel comportamento cellulare non è facile da spiegare ma senz’altro l’azione dei radicali liberi è determinante. I radicali liberi sono specie chimiche altamente reattive ed instabili e si formano all’interno delle nostre cellule dove una parte dell’ossigeno non viene utilizzata per produrre energia ma per creare appunto queste molecole.

Questa circostanza, che definiamo stress ossidativo, viene aumentata da alcuni fattori: l’esposizione al calore, alle radiazioni, all’inquinamento ambientale. Lo stress, l’assunzione di alcool e di tabacco sono altri fattori determinanti.

Ovviamente in parte può incidere la predisposizione genetica.

I radicali liberi possono provocare danni al DNA, alle strutture cellulari ed ai tessuti e la loro azione è associata all’insorgenza di varie malattie e non solo al cancro: malattie cardiache, cataratta, artrite, malattie neurodegenerative.

La cura Puccio, in maniera molto semplice, non fa altro che contrastare lo stress ossidativo, con una serie di sostanze che aiutano il nostro organismo a:

– detossificarsi

– favorire una completa respirazione cellulare (azione anti-ossidante)

– rafforzare la capacità autonoma di distruggere le cellule malate (capacità che normalmente viene espletata tramite il sistema linfatico)

Tali sostanze non hanno effetti collaterali anche nell’utilizzo a lungo termine e si possono facilmente procurare:

glutatione (GSH): è una sostanza normalmente prodotta dal fegato ed è fondamentale perché serve per detossificare l’organismo poiché si lega ai metalli pesanti eliminandoli, favorisce la biodisponibilità del ferro, protegge i globuli rossi e bianchi, migliora l’utilizzo di importanti aminoacidi che sono cisteina e cistina, contrasta gli effetti di radiazioni, chemioterapia e raggi X.

N-acetilcisteina (NAC): è un formidabile antiossidante ad azione diretta perché penetra nella membrana cellulare. Inoltre permette alle cellule di assorbire il glutatione.

L-glutammina: protegge il sistema immunitario e il cervello

– Vitamina C, Vitamina E e beta-carotene

(proVitamina A) tutte sostanze ad effetto protettivo del sistema immunitario e antiossidante

Selenio e Acido Lipoico si combinano all’effetto detossificante del glutatione.

Ascorbato di Potassio ottenuto da l’acido ascorbico (Vitamina C) e Bicarbonato di Potassio: è anch’esso un antiossidante.

Il nostro schema è solo semplificativo, l’interazione tra le varie sostanze è molto più complessa di come l’abbiamo esposta però il risultato è semplice: “il riequilibrio chimico dell’organismo riattivando la capacità di espellere i veleni” per citare Puccio

Nel concreto, si può sintetizzare la cura in questo modo:

– una iniezione inframuscolo al giorno di glutatione ridotto 600 mg (esiste il farmaco generico, il prodotto però non è mutuabile)

– 4 compresse al giorno di NOoxidant (due a metà mattina, due a metà pomeriggio) Si può ordinare in farmacia o scrivendo a mailto:info@inthc.com

– 1 bustina da 600 mg di Fluimucil al giorno (esiste anche il generico N-acetilcisteina ma ha lo svantaggio di essere effervescente)

– 4 dosi al giorno di Ascorbato di potassio (due 30 minuti prima di pranzo e due 30 minuti prima di cena). Noi consigliamo l’acquisto del prodotto NIKE RCK che è dato da bustine sigillate che mantengono inalterate le loro proprietà. Inoltre sono addizionate a Ribosio che ne facilita l’assorbimento. Queste si possono comprare solo scrivendo a  info@naturalproduct.com

Le farmacie non trattano questo articolo, vendono però le compresse di Ascorbato di Potassio, ugualmente utilizzabili. Tutti questi prodotti sono già dosati secondo quanto previsto anche da Puccio.

– 2 compresse al giorno di Multizyme (una prima di ogni pasto principale). Si tratta di una miscela di enzimi per favorire l’assorbimento di tutte le sostanze nutrive. Si può ordinare in farmacia o scrivendo a  info@inthc.com

(Ci preme puntualizzare che non intendiamo fare pubblicità a prodotti e/o produttori. Riportiamo solo consigli e segnalazioni sull’esclusiva base di esperienze vissute in prima persona)

A livello preventivo, per contrastare lo stress ossidativo anche non in presenza di un tumore o altre malattie analoghe, sono proponibili vari prodotti: Silimarin, Papaia fermentata, Ascorbato di Potassio, l’Aloe. Soprattutto è importante un’alimentazione sana per quanto possibile, varia, includendo ovviamente frutta e verdura in abbondanza. Non si può certamente eliminare l’inquinamento, ma non fumare è senz’altro indicato a chiunque.

Il risultato della cura Puccio è incoraggiante. Le esperienze sono positive, certo non tutti gli organismi reagiscono nello stesso modo ma i medici che, in modo più o meno riservato, la propongono riscontrano miglioramenti nei pazienti. Senz’altro non è una cura fai da te, perché occorre periodicamente consultarsi con il medico per il controllo degli esami del sangue, verificando di volta in volta anche parametri diversi. Inoltre la cura può essere associata anche ad altri farmaci della medicina tradizionale, fatto questo che va ovviamente discusso con un medico.

Infine, per non dimenticare lo studio del Dottor Hamer il quale sostiene che ogni tumore è causato da un conflitto traumatico, acuto e drammatico vissuto nell’impossibilità di confidarsi con altre persone, senz’altro ci sentiamo di consigliare a tutti, malati e non, di voler bene a se stessi, tentando anche di affrontare le difficoltà senza chiudersi in un guscio e senza perdere la speranza nella vita e nel prossimo.

 Per chi vuole approfondire le varie tematiche, ecco alcuni spunti interessanti:

www.emmanueleassociazione.spaces.live.com Associazione cui Puccio è Presidente che presenta il suo lavoro anche per la libertà di cura

http:/// www.madonie.com/puccio presentazione di Puccio e del suo lavoro

www.laleva.cc trovate il protocollo di Puccio ma anche tanti altri spunti interessanti

www.natural-products.it  per l’acquisto e le informazioni sull’ascorbato di potassio

www.inthc.com  per l’acquisto e le informazioni su NOoxidant e Multizyme

www.pantellini.org  per informazioni sull’ascorbato di potassio

www.aerrepici.org  per scaricare il libro Kankropoli che riporta varie considerazioni in merito alla ricerca medica ufficiale e quella “ostacolata”

Il nostro obiettivo è riportare lo studio scientifico e l’esperienza della Cura Puccio.

Non intendiamo assolutamente sostituirci alla professionalità dei medici che devono essere sempre interpellati prima di scegliere la cura più appropriata.

Noi ci adoperiamo al solo fine di divulgare alcune conoscenze che hanno meno mezzi e strumenti di diffusione. 

 

 

 

 

 

 

 

2 PORTE DI SPERANZA: NON SIAMO UN PAESE CIVILE

Non siamo un Paese civile. Da lunedì sera lo ha potuto notare e confermare chiunque, come me, fosse passato davanti a molti uffici postali. Martedì, ancora di più. File di decine e decine, centinaia a volte, di persone che al freddo e senza organizzazione ed assistenza alcuna erano in attesa di vedersi aprire 2 porte di speranza. La prima era quella della stessa Posta . sportello dichiarazioni per assunzione di lavoratori extracomunitari . che è bene ricordare avveniva solo molte ore dopo, nel primo pomeriggio, alle 14,30. La seconda  di una precarietà e aleatorietà infinita, maggiore che una cinquina al lotto . quella dell.accettazione della domanda di assunzione da parte del Ministero. Non siamo un Paese civile. Lecco, Calolziocorte, Brembate, Ballabio, Valmadrera, Bellano una processione di disperazione e umiliazione. 170 mila posti in palio in tutta Italia con previsioni di esaurire le disponibilità già dopo i primi 20 minuti. Le previsioni parlano a fronte di 2 milioni di Kit dei desideri. ritirati di almeno 450mila 500 mila di effettive presentazioni. Non siamo un Paese civile. Anche perché è sufficiente andare, appunto, davanti agli uffici postali e vedere chi fa la fila. Tutte o quasi extracomunitari e chiedendo si scopre l’uovo di Colombo, sono tutti irregolari. Chi è in coda non ha il permesso di soggiorno, e teoricamente dovrebbe trovarsi all’estero e aspettare di avere l’ok sull’accettazione della richiesta , invece è già qui e già lavora in nero.

Non siamo un Paese civile. Chi vince la Lotteria della regolarizzazione del suo posto di lavoro dopo questa via crucis, se gli va di stralusso si vede assegnato un permesso di soggiorno valido per due anni, oppure di uno solo, al termine del quale ci saranno, e queste le vediamo tutti i giorni, altre file di fronte alla Questura per ottenere un rinnovo. Non siamo un Paese civile. Davanti e dentro le Poste zero organizzazione ufficiale, ordini di prefettura inesistenti, quando bastava un foglio per una lista degli arrivi in coda. No questo a Lecco, a Bellano e a Calolziocorte lo stanno per esempio facendo alcuni extracomunitari. Con la precarietà del caso. Non siamo un Paese civile. Se queste persone, in cerca di una regolarizzazione, sono nella quasi totalità già presenti in Italia sono in fila alle Poste – e visto che la regolarizzazione è possibile solo se compilata dal futuro. datore di lavoro non era, ed è, più intelligente, umano e organizzativamente meno dispendioso, per le persone e lo stesso Stato fare una sanatoria? Regolarizzarli tutti. Riconoscere l’esistente. No le sanatorie siamo abituati a farle e chiederle per chi non paga le Tasse, per alzare i sottotetti e per salvare le società di calcio.

Non siamo un Paese civile ed il grave è che non proviamo nemmeno a diventarlo.