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FILIERA CORTA – lecco bene comune da preservare –

proseguiamo oggi e proseguiremo nei prossimi giorni con maggior cadenza la pubblicazione di BOZZA DI UN PROGRAMMA AMMINISTRATIVO: FILIERA CORTA E IL MERCATO CONTADINO

e giovedi 18 febbraio Domenico Finiguerra a Lecco, i dettagli QUI

km0NON E’ VERO CHE NON SI PUO’

La filiera corta non solo è una salvezza per l’ambiente ma lo è anche per l’economia locale e la ricchezza del territorio. I benefici di promozione delle eccellenze possono, se ben sviluppati e promossi essere anche un volano per il Turismo sostenibile che tratteremo in un altro punto di questo programma

Innanzitutto è di urgente e necessaria programmazione la nascita e l’inaugurazione del Mercato contadino di Lecco e del suo territorio. La nostra provincia ha tanti prodotti di qualità a “chilometro zero” in vetrina. Prodotti e consumati in pochi chilometri con risparmi notevoli.

EFFECORTA DOC Qualità, genuinità, tipicità e convenienza. Sono alcune delle principali qualità che un “Mercato Contadino” con regolarità ed intinerante per i quartieri e il centro deve essere sostenuto, finanziato e promosso da un serio ed efficace comune. Continua la lettura di FILIERA CORTA – lecco bene comune da preservare –

NEGOZI DI VICINATO – lecco bene pubblico da preservare –

BOZZA DI UN PROGRAMMA AMMINISTRATIVO: LA TUTELA DEI NEGOZI DI VICINATO E I G.A.S. NEI QUARTIERI

d6775-1E’ evidente la crisi dei piccoli negozi “di prossimità” che da tempo sta colpendo la periferia dell’agglomerato urbano cittadino – pensiamo ai quartieri di Lecco, ma anche ai piccoli comuni valsassinesi e della valle san martino – e che quindi merita oltre appunto ad una denuncia anche delle possibili soluzioni. Non ci sottraiamo quindi insieme a una necessaria premessa la GDO. La grande distribuzione, con la sua voracità territoriale e l’impatto omologante sugli stili di vita è il modello principe – insieme alle banche – nel rappresentare bene l’ingordigia e le distorsioni del nostro mondo opulento. La GDO non consente, infatti, grandi risparmi, ma comunica una sensazione: si sta facendo un affare. Si sta fregando qualcuno. Nei supermercati si ha poi la sensazione di disporre di una miriade di oggetti, che nei fatti, mai compreremo. Ma l’obiettivo è raggiunto. Il “senso critico” del consumatore va a farsi benedire paralizzato dalla proposta di “un’occasione eccezionale”.  Imperdibile. Ecco è qui che dovrebbe intervenire la nostra forza di cittadini consapevoli.  E’ da qui, quindi, secondo noi che dobbiamo partire per salvare i quartieri, la vita delle periferie e dei piccoli comuni che rischiano altrimenti di spopolarsi e cioè che chi vi ci abita – e chi li amministra – faccia la propria parte. Continua la lettura di NEGOZI DI VICINATO – lecco bene pubblico da preservare –

BIKE SHARING bici a noleggio

bikeLecco non ha tutta una morfologia che al primo colpo possa far pensare fattibile un progetto di trasporto, spostamento, con biciclette. I rioni alti in effetti sono ben in alto. Belli sotto le altrettanto belle montagne.

Però è fuori di dubbio che un Progetto articolato per la fascia soprattutto pianeggiante della città può dimostrasi un buon modo per trovare soluzioni salubri ed efficaci per la mobilità urbana.

Per le zone un poco più impervie, per un’utenza adulta e solo in parte atletica le biciclette a pedalata assistita o elettriche possono ampliare il bacino di coinvolgimento.

Affiancato ad incentivi ai residenti per l’acquisto di biciclette tradizionali e elettriche una seria e attenta Amministrazione, con poco sforzo economico e finalmente una più elevata capacità organizzativa deve pensare ad introdurre il Bike Sharing, – la bici a noleggio – con la creazione di parcheggi automatici, dislocati nei punti strategici della città, dove, tramite una card con i dati personali, è possibile prelevare una bici per i propri spostamenti e poi riconsegnarla allo stesso parcheggio o in un altro punto.

Questo è un servizio che sta prendendo sempre più piede in Italia dopo averlo mutuato dall’estero, ove sono stati previsti, man mano la diffusione del servizio cresceva e  trovava consenso, corsie privilegiate, possibilità di caricare le bici gratuitamente su autobus, convenzioni con esercenti.

Il BIKE SHARING è, infatti, un mezzo di trasporto alternativo, non inquinante e che non provoca problemi di parcheggio. E’ un sistema innovativo di noleggio gratuito di biciclette che consente di spostarsi da un punto all’altro con la bicicletta, in modo agevole ed economico. Per gli spostamenti sulle piccole e medie distanze nell’ambito cittadino, il Bike Sharing è una concreta alternativa all’utilizzo dell’automobile, con conseguenze positive in termini di traffico e ambiente. Che va sostenuto, incentivato e premiato.

Insieme ad un consiglio dei pendolari e dei viaggiatori, che dovrà essere una struttura stabile e di supporto all’evoluzione delle scelte sulla mobilità urbana, in modo che la costruzione delle scelte strategiche vengano avanzate, raccolte, condivise dal maggior numero di cittadini andranno scelte prioritariamente le aree dei primi parcheggi per questo nuovo servizio pubblico ora assente in città.

Ovviamente quelle della biblioteca, della stazione, delle scuole, dei centri sportivi, solo per fare alcuni esempi, sono zona scambio/noleggio indispensabili.

Interessante a margine di questo servizio, che potrebbe essere anche gestito da cooperative informali di soggetti individuati dall’amministrazione stessa, da imprenditoria giovanile, da cittadini in difficoltà lavorativa sostenuti quindi dal comune, è quello di incentivare la nascita di piste ciclabili, urbane e di turismo.

In sinergia con la Provincia e quelle limitrofe si potrebbe, con convinzione e sostegno politico/economico affiancarsi al progetto della “Grande Gronda” la pista cicloturistica che toccando 30 comuni, di 5 province diverse, in un percorso ciclabile unico integrato nel contesto ambientale, paesaggistico, storico, agricolo e urbano dei tratti attraversati. Il percorso, di 170 km, si sviluppa infatti su percorsi ciclabili già tracciati lungo fiumi e canali lombardi (Ticino, Naviglio Grande, Canale Scolmatore, Martesana e Adda), ma attualmente risulta interrotto solo in brevi tratti.

http://www.piste-ciclabili.com/future/grande-gronda

REFERENDUM DI QUARTIERE- lecco un bene comune da preservare

laltra-banner-300-2001A parole tutti sono contro lo scempio.

Coi fatti senz’altro un poco meno. Non per altro perché il saccheggio delle aree industriali e le inchieste sul Lago ferito della stampa locale, ne sono la riprova.

 

Allora per evitare fraintendimenti, contratti non rispettati, equivoci sulle parole, chiediamo che le coalizioni che saranno presenti alle elezioni si assumano, prima del voto, l’impegno chiaro, vincolante, che tra gli atti amministrativi che assumeranno nei primi 100 giorni di Governo ci sia un metodo di prevenzione innanzitutto agli scempi urbanistici. Ci sia cioè l’Istituzione come metodo sancito da regolamenti e statuti, e quindi operativo, di referendum cittadini e soprattutto di quartiere/circoscrizionali così che eventuali cambiamenti proposti dall’Amministrazione centrale trovino preventivamente condivisione.

Per poi, e solo poi, quindi essere eventualmente assunti come momento del Piano di Governo del Territorio o dell’azione ordinaria comunale.

In modo tale che la realizzazione concreta dei progetti stessi possa attuarsi successivamente in modo sereno. E non venga, come ora, calata sulla testa di chi poi quotidianamente deve subire decisioni altrui.

TAXI SOCIALE

taxi-socialeNON E’ VERO quindi CHE NON SI PUO’

Una analisi delle esigenze da parte della popolazione anziana e non solo anziana, può portare crediamo ad individuare tra i primari bisogni da soddisfare, quello della mobilità.

Bisogno, quest’ultimo, accentuato dal fatto che, una migliore vita sociale permette di affrontare con più serenità l’anzianità, nonché dalla considerazione che i mezzi di trasporto pubblico non sono in grado di coprire, in modo adeguato, le necessità di trasporto delle persone anziane, poiché prevedono talvolta più cambi di mezzi o non arrivano agevolmente nei luoghi di cura, in cui si devono recare le persone anziane. 

Per chi ha difficoltà a deambulare correttamente con i mezzi pubblici l’istituzione di diversi punti di  Servizio di Taxi Sociale. si vanno a integrare tutte quelle previsioni di Legge nazionale tese a garantire adeguati servizi alla persona. In Primis l’art. 3 della Costituzione Italiana. Con questo nome Taxi sociale si intende un servizio di trasporto attivo prevalentemente per accompagnamenti presso strutture sanitarie e socio-sanitarie presenti all’interno del territorio.

Si può pensare che inizialmente l’Amministrazione Comunale avvalendosi di personale prevalentemente volontario, nell’ottica di una politica sociale finalizzata al miglioramento del benessere dei soggetti della terza e quarta età, istituisca questo servizio di Taxi sociale come importante risposta alle esigenze di mobilità di una popolazione anziana residente a considerevole distanza dai presidi ospedalieri territoriali.

La funzione del Taxi sociale diventa quindi parte fondamentale del concetto di domiciliarità, a sostegno degli anziani soli o dei loro famigliari che lavorano, o per favorire opportunità di indipendenza e di socializzazione delle persone anziane, garantendone uno stile di vita di qualità.

Si può pensare che possono usufruire del Taxi Sociale tutti i cittadini anziani residenti autosufficienti e non autosufficienti nonché tutti i cittadini che dovessero venire a trovarsi in situazioni particolari o momentaneamente invalidanti.

Qualora si verificasse l’evenienza di trasporto di più persone nella stessa fascia oraria e nello stesso luogo, il servizio dovrà essere effettuato, se possibile, con un unico mezzo.

I trasporti sono concessi prioritariamente come detto per visite mediche specialistiche e cicli di cure fisiche e fisioterapiche ma, se opportunamente prenotati, possono essere pensati essere utilizzati anche, per esempio, da un gruppo di anziane signore per fare un giro in campagna o per andare a far spesa.

Un PROGETTO QUALIFICANTE promosso e sperimentato con successo anche dai comuni di Colorno, Busseto, Zibello (Pr) Stazzema (Lu), Borbona (Ri). Non è vero quiondi che non si può.  

WiFi LIBERO E BANDA LARGA

 BOZZA DI UN PROGRAMMA AMMINISTRATIVO: WiFi LIBERO E BANDA LARGA E LUNEDI 15 FEBBRAIO NE PARLIAMO ANCHE CON ROBECCHI i dettagli QUI 

wifi_area1NON E’ VERO quindi CHE NON E’ POSSIBILE

La connettività a internet è diventata un servizio pubblico fondamentale la cui assenza limita la libertà delle persone. E su questo principio che vanno fondati alcuni interventi che un’amministrazione attenta e solidale deve  avviare con celerità anche per la grande presenza di scuole e studenti sul proprio territorio. Il Comune deve muoversi principalmente quindi in due direzioni.  Predisporre un bando per la realizzare presso esercizi o luoghi pubblici (come le associazioni) di Punti Internet di Accesso Pubblico (PIAP). Gli esercizi che aderiranno al bando riceveranno un contributo annuale, purché vengano rispettate le normative di legge e indicazioni specifiche, tra le quali la completa gratuità del servizio per gli utenti, un punteggio premiante per chi sceglie l’utilizzo di software libero e open source e la predisposizione all’accesso Wi-Fi agli utenti con PC portatile. Questo servizo ovviamente deve essere esteso poi a spazi pubblici aperti e liberi del territorio come giardini, biblioteche, piazze. L’altro obiettivo deve essere quello di diffondere tali software liberi e open source come servizi alle scuole e alla stessa Amministrazione pubblica con notevoli risparmi economici, a partire dalle licenze. Dell’installazione del VoIP, ovvero voce tramite protocollo Internet. Continua la lettura di WiFi LIBERO E BANDA LARGA