BOOK IN PROGRESS testi scolastici interni

libriIl caro-libri colpisce ogni anno le famiglie disincentivando molte volte il proseguimento degli studi dei figli nati in famiglie economicamente in difficoltà. Il problema diventa particolarmente insostenibile per le famiglie numerose. Per risolvere il problema un Amministrazione attenta ai propri cittadini ed anche al futuro di qualità della stessa città deve mettere in atto diverse soluzioni per portare ad un radicale risparmio delle famiglie.

Concordando con l’autonomia scolastica e le famiglie l’amministrazione locale si deve adoperare, con incentivi economici, con supporti tecnici, con strumenti di relazione a indirizzare il proprio operato e quello della dirigenza scolastica in questa direzione.

Una prima attenzione è senz’altro quella di facilitare l’autogestione dei giovani e dei ragazzi allo scambio di libri attraverso l’ormai collaudato “mercatino dei libri scolastici” , mettendo a disposizione locali e strutture comunali.

La seconda attenzione è quella, di promuovere la sperimentazione del comodato d’uso gratuito dei testi scolastici attraverso l’interessamento diretto della scuola o appunto del Comune. Quest’idea è ormai realtà consolidata a Trieste grazie ad una Legge Regionale che per prima ha permesso questo tipo di percorso di contenimento dei costi per lo studio  

La terza attenzione che qui ci preme maggiormente segnalare è quella comunemente riconosciuta con il nome “book in progress” cioè gli appunti scritti e stampati dai professori. La scuola si autoproduce i suoi libri

 

Il progetto, promosso dal liceo scientifico di Brindisi “E. Majorana” prevede, infatti, la realizzazione di “libri fatti in casa” grazie all’utilizzo degli appunti didattici scritti dagli stessi docenti, stampati e distribuiti agli studenti.

L’iniziativa, ora ha trovato terreno fertile anche in altre scuole, permette un risparmio sulla spesa dei libri scolastici di almeno 200 euro l’anno per studente.

I libri “fai da te” del progetto Book in Progress non sono altro che una trasposizione di quanto avveniva in passato nel mondo universitario, dove gli appunti delle lezioni del docente potevano spesso sostituire l’acquisto del libro di testo.

 

Il Comune può sostenere questo processo di risparmio delle famiglie degli studenti senza andare a discapito della qualità stessa dei supporti didattici attraverso contributi per l’acquisto della carta, con la firma di convenzioni con Venditori, produttori di fotocopiatrici e mettendo a disposizione il proprio sito internet per il reperimento e “l’archivio” di questi opuscoli.

Oltre al risparmio economico non pochi sono i vantaggi: la possibilità di appunti mirati a seconda delle esigenze dei docenti, supporti didattici più attinenti al contenuto e alla modalità delle spiegazioni del professore. E l’adeguamento e utilizzo anche da parte delle diverse scuole in base alle esigenze formative e didattiche del docente della singola scuola

Il riconoscimento del Ministero della Pubblica Istruzione ha ulteriormente promosso questa pratica. Essendo, va ricordato, questo percorso e questa proposta totalmente in linea con le normative di Legge

Un pensiero su “BOOK IN PROGRESS testi scolastici interni”

  1. BUSTO ARSIZIO Hanno fatto molti chilometri, da Brindisi a Busto
    Arsizio, ma alla fine i 3500 volumi “rivoluzionari” sono arrivati nelle mani dei 450 primini dell’Itc Tosi. Costano 5 euro e sono stati scritti direttamente dai docenti e stampati a scuola. Tutto questo grazie al progetto Bookinprogress, lanciato nel 2009 e diffuso in 14 istituti di tutta Italia, che tra i suoi ideatori vede anche l’ex dirigente Benedetto Di Rienzo, accolto ieri a scuola con una vera e propria ovazione da parte dei ragazzi.
    E ad esultare sono anche e soprattutto le famiglie, il cui risparmio grazie a questo progetto raggiunge i 300 euro all’anno. “Circa 200 docenti delle scuole superiori che fanno parte del progetto hanno collaborato durante
    l’anno alla stesura dei testi, divisi in commissioni per ogni
    diversa disciplina” ha spiegato Salvatore Giuliano, il preside
    del Majorana di Brindisi che ha ideato il Bookinprogress. “Siamo riusciti a costruire qualcosa di importante – ha continuato – perchè lo scambio di conoscenze ci permette di rimanere costantemente aggiornati, e di scrivere dei libri pensati per le esigenze dei nostri studenti”.
    “È un’ottima iniziativa – ha spiegato Claudio
    Merletti, provveditore agli studi della provincia di Varese –
    destinata ad avere un futuro anche in altre scuole”. Presto i ragazzi potranno anche arricchire i libri scaricando direttamente contenuti dal computer in formato pdf.

    la provincia di varese 8-9-10

    http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/153156_allitc_tosi_libri_di_testo_a_5_euro_busto_pioniera_del_risparmio/

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