LA TECNICA DEL PRESTIGIATORE

magoCredo che fra un soffio si (ri)metterà in moto la macchina elettorale per impedire alle persone di riflettere sulle notizie, sui fatti.

Per provare a (ri)vincere o per provare a non (ri)perdere.

Useranno, i partiti tradizionali con volti in prima fila o nell’ombra sulla scena da decenni e le liste finte civiche di ex leghisti del potere diventato sbagliato e che vuol tornare potere che conta, la tecnica del prestigiatore.

Tecnica che permette di nascondere buona parte di ciò che serve per eseguire il numero, ma non tutto. A quel punto allora, il prestigiatore, si avvale di una scienza: quella della distrazione. Non potendo nascondere alcune cose, si fa in modo che tu spettatore (elettore) sei indirizzato a guardare alcuni gesti lontani da quelle cose.

Questo e’ il trucco: distrazione.

Non potranno far diversamente perché l’insipienza, l’amorfità di questa opposizione consigliare – partiti e lista “civica” – non è per nulla diversa dall’insipienza e volgarità dimostrata dalla coalizione che aveva espresso il Sindaco Faggi su su fino ai sindaci Bodega e, ancor prima, Pogliani e Boscagli.

Ci inondano di notizie, di promesse e di informazioni che non abbiamo chiesto, in modo che non guardiamo il fatto. Questo e’ dovuto alla ragione che la distrazione, il parlare attorno alle cose, e’ diventato un metodo.

Non e’ quindi piu’ tempo di pseudo analisi, di vuoti contenuti e di spicciola controinformazione.

E’ tempo di verità evidenti, gigantesche e visibili, sbattute sui denti di una classe politica, insulsa, incapace, litigiosa, vecchia, arruffona, sprecona, menefreghista, connivente, ma anche a quell’enormità di elettori che da troppo tempo meritano il vero ma si accontentano, per stanchezza, del voto utile e del meno peggio.

Dimentichi, o non diversamente messi nelle condizioni di poter gridare, che il meno peggio è figlio del peggio. E’ una sua creatura. Senza il peggio non potrebbe esistere il meno peggio.

Perché si deve scegliere tra il peggio e il meno peggio? Perché sottostare a questo ricatto?

Il male minore è il peggiore dei mali. Perchè toglie la speranza, la prospettiva, ammazza il futuro. Nell’Apocalisse è scritto che i rigettati saranno i tiepidi, quelli che non sono stati né freddi né caldi.

Il voto deve essere libero, ma così finora non è stato.

Perché? Perché ora, anche a Lecco, offre al cittadino una sola scelta, e non l’altra scelta, che sarebbe in assoluto la più importante.

Quando votiamo, possiamo fare una cosa sola: confermare il sistema partitico disponibile, cioè scegliere dentro una gabbia di partiti oltre ai quali non v’è altra possibilità. Quella gabbia si chiama Potere, Sinistra Centro e Destra, finte civiche piene di ex uomini di ex potere e di partito.

Possiamo giostrarci all’interno di essa, ma non uscire da essa. Non possiamo cioè fare l’altra cosa, la più cruciale, quella che ci renderebbe veramente liberi: sfiduciare il sistema partitico disponibile, cioè mandarlo a spasso tutto intero, per far spazio ad altro.

Per fare un esempio del prossimo futuro locale: saremo obbligati a votare l’amorfo, spento, afono, addormentato centrosinistra (che include l’appendice quasi decomposta della sinistra con le sue bandiere fiera a presidiare il nulla), se no ci becchiamo l’orrore del centrodestra ciellino, palazzinaro, leghista e sperperatore di ricchezza.

E questa è la fine della Storia.

Così siamo incastrati per sempre a votare, in realtà, appunto solo il meno peggio di un panorama in sé comunque orribile.

Non ci è data la possibilità di pensare a un altro panorama, a un’altra politica, proprio a un altro modo di gestire la vita pubblica, perché votandolo verremmo accusati di favorire l’Orrore.

Alla fine, badate bene, quando ci viene concesso molto, quando ci pensiamo fortunati, è perché all’interno di quella gabbia puzzolente viene permessa la presenza di un partito cosiddetto ‘nuovo’, che suona ‘nuovo’, ma che non lo è assolutamente. Questo è accontentarsi delle briciole. Perché ci accontentiamo delle briciole?

Dai che domani magari ce la facciamo ad avere un Campione o un Pogliani!, che daranno ai lecchesi un mezzo contentino in più! Finalmente! Dai che ce la facciamo!… Ma saremo sempre dentro quella maledetta gabbia.

Allora, la via d’uscita per allontanare il Potere, questo potere che si alleerà, nuovamente, e questo suo schema diabolico, è quella di ottenere che il voto sia veramente libero, e cioè che con esso il cittadino non sia solo costretto a scegliere tra due/tre facce dello stesso Potere. Ma a trasformarsi in argine, sentinella, voce, muro e baluardo contro di esso. Con la vigilanza e con le idee. Con la verità evidente, gigantesca, visibile e misurabile

Ora la palla passa ai cittadini.

E’ per questo che adesso sempre più cittadini e cittadine, liberi, con un senso civico non di delega in bianco, debbano incominciare ad assumersi, programmaticamente, quella responsabilità di non demandare all’auspicabile – ma in questi lunghi anni inutilmente attesa – fine del letargo di un’opposizione istituzionale, per concretizzare il modello di comune amico che desiderano.

Perché, e concludo, vedere questi partiti che oggi alzano la voce – centrosinistra, fintacivica, centrodestra o lega che dir si voglia – e i cittadini, elettori nuovamente interpellati dagli stessi è come vedere una partita di calcio tra due squadre in finale. Quando l’arbitro fischia la fine della partita può non esserci chiaro se abbia vinto il potere palesato/mascherato che sia o i cittadini/elettori.

Escludo, però, che, con questi politici/partiti-liste pseudociviche possano vincere entrambi.

PS: Può non sembrare, ma lo è, un appello rivolto a giovani responsabili, ad adulti coerenti, a cittadine e cittadini liberi e capaci, a chi non si è perso nell’utilità del meno peggio.

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