NON E’ VERO quindi CHE NON SI PUO’ FARE
Ormai diversi comuni anche periferici alla nostra provincia stanno adottando, in aiuto alle famiglie e all’ambiente il sostegno volto alla riduzione dei rifiuti ed in particolare alla sensibilizzazione all’utilizzo dei pannolini lavabili. Il Comune di Camigliano (CE) per esempio ha avviato il Bando per l’Assegnazione di un Kit da 5 pannolini lavabili ai genitori di bambini e residenti nel comune.
L’uso di pannolini “usa e getta” si rivela fonte importante di rifiuti di origine urbana e sanitaria. I pannolini usa e getta sono altamente inquinanti. Non solo sono difficilmente smaltibili (in natura necessitano di circa 500 anni per decomporsi), ma hanno una grande impronta ecologica perché già all’atto della produzione consumano molte risorse naturali.
Nonostante le apparenze, i pannolini usa e getta usano oltre 1/3 in più d’acqua rispetto ai pannolini lavabili, inoltre, mentre l’acqua di scarto derivante dal lavaggio dei pannolini in stoffa è relativamente innocua, le acque di scarico provenienti dalla produzione di cellulosa, plastica e idrogel contengono solventi, metalli pesanti, polimeri e diossine.
Per queste ragioni sono da preferire i pannolini riutilizzabili che si comprano una sola volta, si riutilizzano per tutto il tempo necessario, eventualmente anche per un altro figlio, risparmiando alla mamma lo stress di dover sempre inseguire le offerte promozionali dei vari punti vendita.
Torre Bordone (bg) fin dall’inizio del 1997, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione, che continua tuttora, per incentivare l’abbandono del tradizionale pannolino “usa e getta” per i neonati e per promuoverne la sostituzione con un diverso tipo di pannolino lavabile e riutilizzabile.
Attraverso un incentivo economico alle famiglie. Per queste infatti il risparmio è notevole. Considerando infatti che la spesa complessiva per l’acquisto dei pannolini usa e getta si aggira, nell’arco di 30 mesi, su € 1000/1500, l’acquisto dei pannolini riutilizzabili può far risparmiare più del 50%. Considerando che un pannolino sporco pesa mediamente 3 hg. e che ogni bambino viene cambiato circa 6 volte al giorno, l’incidenza di 150 famiglie nella produzione di rifiuti è di circa 270 Kg. al giorno. Poiché le famiglie che attualmente fanno uso del pannolino riutilizzabile sono il 20%, si può stimare che la produzione di rifiuti è diminuita di 54 Kg. al giorno, vale a dire circa
20.000 Kg. all’anno, che rappresentano il 5% del totale dei rifiuti non riciclabili raccolti a domicilio nel nostro Comune.
Sui riduttori di flusso che da un paio d’anni l’amministrazione Provinciale ha messo a disposizione dei comuni insieme alle lampadine a basso consumo, basti pensare che è proposta di alcuni di noi, insistita, fino allo sfinimento, nostro, iniziata 10 anni fa con un ‘ordine del giorno e le orecchie e le teste tappate degli amministratori.
Le sporte della spesa, in sostituzione dei sacchetti di plastica, sono un’altro incentivo e percorso che un Comune rispettoso di ambiente e cittadini deve sostenere. Di pari passo con l’uso dello sfuso e dei prodotti alla spina, alimentari in genere, latte, detersivi, pasta, farine, ecc.. facendo pressioni e cultura anche verso il canale dei supermercati e dei negozi del territorio
I risultati di risparmio economico ed ambientale per i cittadini è ormai riconosciuto su tutto il territorio nazionale. Moltissimi sono i comuni, le proprio strutture pubbliche e le famiglie che l’hanno adottati.
Per chi fosse interessato vi segnalo che questo sito http://www.greenshopitalia.com propone questo tipo di business per chi volesse intraprendere la vendita di prodotti sfusi.
stiamo organizzando una conferenza sul tema a bellano (LC) venerdì 18 novembre 2011. Sarà presente Alessio Ciacci che ci parlerà della strategia rifiuti zero e dell’esperienza virtuosa di Capannori.
Ci fate un po’ di pubblicità?
grazie
Alice