ABUSO IN ATTI D’UFFICIO? la nostra lettera esposto alla Procura

Bisogna tentare di aprire spiragli. Spiragli però dove possa circolare aria fresca.

Noi scriviamo perché desideriamo che le questioni non vengano depositate nel sonno. Bisogna richiamarci a prendere posizione ed a uno sguardo critico sulla vita e la sua cronaca; anzi partendo dalla cronaca rientrare nelle questioni fondamentali di una cittadinanza conviviale. L’interrogarci è esercizio di vigilanza e di formazione alla cittadinanza; offrire delle risposte costituisce la traduzione politica che ha funzione di intuire le possibilità. Un interrogarci e una risposta ad atti per noi arroganti – come l’Ordinanza varata contro gli accattoni ed il decoro  – del sindaco del Comune di Lecco – sebbene ben più umiliante per chi la redige e non tanto verso chi sono pensati, diretti, è provare ad essere incisivi.  Tra le varie forme non era da escludere, e non l’abbiamo esclusa, quella di un Esposto Denuncia per verificare, tramite la Procura della Repubblica, se ricorrono i reati previsti dal Codice Penale (art 323-328). Vi terremo informati

 

 IL TESTO DELLA LETTERA ESPOSTO OLTRE CHE NELLE IMMAGINI E’ NEL 1 COMMENTO

6 pensieri su “ABUSO IN ATTI D’UFFICIO? la nostra lettera esposto alla Procura”

  1. Lettera esposto alla Procura della Repubblica

    Io sottoscritto, Paolo Trezzi, nato a Lecco il 19 aprile 1970, ed ivi residente in viale Filippo Turati nr.71 chiedo a codesta Spett.le Procura della Repubblica di verificare se, nei fatti e comportamenti di seguito esposti, ricorrano le ipotesi di reato di cui agli artt. 323 e 328 del Codice Penale nei riguardi, in particolare, del Comandante e degli agenti della polizia locale del Comune di Lecco, degli appartenenti ad altre forze di polizia e di chi abbia autorizzato le manifestazioni cui i fatti si riferiscono.

    Con OrdinanzaOrdinanza n. 237/2008 del 13.10.2008 prot. N. 59251 del 15 ottobre 2008, avente ad oggetto, “Rispetto delle regole e della decenza all’interno del territorio comunale”, il Sindaco del Comune di Lecco Dott.ssa Antonella Faggi, ha disposto il divieto, “consumare in luogo pubblico bevande alcoliche di qualsiasi gradazione con esclusione del consumo effettuato presso gli esercizi di somministrazione esistenti e relativi plateatici”

    Dalla cronaca apparsa sul quotidiano la Provincia e per conoscenza diretta si evince che tale ordinanza non sia stata fatta rispettare..

    I fatti che riporto, anche in allegato, sono di dominio pubblico, avendo appunto trovato riscontro, evidente, sulla stampa locale.

    In data 17 ottobre è stata vietata, in virtù dell’ordinanza sopracitata, l’iniziativa di solidarietà denominata: “La notte dei senza dimora” come riporta sia il quotidiano di sabato 18 ottobre cintando l’assessore Cinzia Bettiga, sia nei giorni seguenti nella cronaca e con un’intervista all’assessore Angela Fortino.

    Questa decisione, legittima seppur non condivisibile, non ha trovato riscontro per altre iniziative promosse dopo l’entrata in vigore dell’ordinanza.

    Si legge con buon risalto, infatti, sempre sul quotidiano La Provincia di Lecco, nell’edizione di lunedì 20 ottobre, pag.12 la cronaca di un’iniziativa svoltasi il giorno prima, organizzata dalla “penne nere” in piazza V degli Alpini di Germanedo con la tradizionale Castagnata.
    Nell’articolo, a firma di Paola Sandionigi, viene riportata la cronaca dello svolgimento: “Tra legna scintillante, qualche bicchiere di vino, musica e allegria il gruppo degli alpini in congedo “Monte Resegone” ha dato il meglio.”

    Mi chiedo pertanto, e chiedo, come tale iniziativa, non permessa dal riportato punto 6 dell’ordinanza sindacale n. 237/2008 del 13.10.2008 prot. N. 59251 del 15 ottobre 2008 “Rispetto delle regole e della decenza all’interno del territorio comunale”, sia appunto stata autorizzata e successivamente comunque non revocata.

    Tale domanda me la pongo, infine, per l’iniziativa provocatoria denominata: “Birra per la libertà” svoltasi davanti il Palazzo Comunale venerdi 24 ottobre, segnalata anche nei gironi precedenti con ampissimo risalto da tutta la stampa locale e documentato, anche con materiale fotografico, sull’edizione di sabato 25 ottobre del quotidiano La Provincia di Lecco, pag.20, dove nel resoconto si può leggere. “Faggi vieni a berti una birretta con noi” e ancora, gravemente: “carabinieri e polizia municipale, precedentemente allertati proprio a sottolineare il carattere provocatorio dell’iniziativa, hanno sorvegliato l’insolito episodio, senza tuttavia intervenire. Nessun bevitore è infatti stato multato per l’infrazione al divieto. La giunta comunale, probabilmente, ha saggiamente evitato di raccogliere la provocazione e ha preferito non intervenire”

    Chiedo di essere informato sull’esito del presente esposto anche in caso di sua archiviazione.

    In fede
    Paolo Trezzi

    Lecco, martedì 11 novembre 2008

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