PIANO MOBILITA’ E PARCHEGGI

put2Bisogna entrare nel merito dei problemi viabilistici e di mobilità di Lecco. Anche partendo, sembra paradossale dal ribadire il No al Porto delle Caviate.  Ribaltando la soluzione, economicamente più saggia e sostenibile e per un percorso ecologico e di benessere per i cittadini. Al posto del megaporto è fondamentale una riqualificazione delle sponde. Lecco Abbadia ciclopedonali e un semplice, funzionale rimessaggio per i “battelli” lacuali.

E dalla riqualificazione del lago partire per un discorso di mobilità.

Viste le strade congestionate è utopistico, o solo pigrizia amministrativa pensare a una linea di vaporetti veloci che porti in centro Lecco da Calolziocorte, Vercurago, Chiuso, Olginate, Garlate ecc? Le città sull’acqua ce lo dovrebbero insegnare. Ce lo insegnano.

Per poter parlare seriamente di una qualità della mobilità non si può non intervenire sull’ampliamento della pedonalizzazione del centro storico della città. E’ da DECENNI immemori che è così.

Pensare di sperimentare questo progetto inserendo anche via Parini, il primo pezzo di via Volta e c.so Matteotti è un percorso da affondare.  

Ci voglinoo poi, anche in un’ottica di qualità della vita nei quartieri, restituiti alla socialità, misure di moderazione della velocità con una fondamentale attenzione alla centralità del pedone.

A misura di anziano e di non autosufficiente.

Questo è attuabile anche condividendo con la città un concreto Piano di piste ciclabili, non solo a scopo turistico e periferico ma anche di mobilità urbana. Il sistema di bike sharing, cioè bici a noleggio, soluzione sperimentata da anni con successo in molti Comuni, Milano, Ferarra, Parma ma non solo. 

E, con una buona spiegazione e informazione è necessario inserire anche qualche divieto.

Per esempio il divieto di ingresso in città in auto se non si è più di due persone specie nei mesi invernali di massimo inquinamento. Aiutando a alleviare questo disagio, questo divieto con conseguenti Piani di car pooling, auto condivisa, utilizzando le competenze e le risorse dell’azienda pubblica comunale LineeeLecco estendendo l’impegno anche a creare una realtà di car sharing/auto in affetto con piani razionali per questo aspetto.

Ma la mobilità odierna cittadina è composta da molti soggetti che si spostano e muovano in termini pendolaristici. E’ fondamentale costruire tutti questi percorsi, queste proposte istituendo un volontario e aperto Consiglio dei pendolari che escono e entrano in città.  

Da qui si può costruire insieme alla città l’obiettivo urgente di cancellazione i parcheggi in centro per auto private, che può trovare compimento totale ed effettivo con la creazione di un  nuovo piano dei parcheggi che non permetta l’ingresso d’auto nel centro storico allargato e nei quartieri pedonalizzati solo dopo aver potenziamento quei servizi di auto collettiva e soprattutto del sistema d’autobus. Bus a chiamata. O sperimentazione di taxi collettivi, aumento delle corse, delle frequenze, della rapidità dei tragitti.

Cioè un’Amministrazione seria non può imporre scelte radicali senza una condivisione diffusa di un piano urbano del traffico attraverso il monitoraggio dei bisogni e dei flussi al fine di adeguare il sistema viabilistico.

Certo da subito vanno aperti i parcheggi in convenzione, immotivatamente chiusi da decenni. Ma soprattutto in termini di parcheggi vanno pensati alla periferia della città, serviti da autobus con frequenze adeguate. La nostra individuazione è caduta sull’area di via Valsugana cava ex Bregaglio, uno nell’ex Cava Mossini e  un altro, sempre multipiano zona Bione tra gli “incroci” degli svincoli dell’attraversamento zona ponte Manzoni. Tutte queste strutture, sono facilmente realizzabili con materiale fruibile e senza impatti ambientali essendo non impattanti visivamente e “smontabili”.  

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