NON E’ VERO quindi CHE NON SI PUO’ FARE.
Stessa luminosità di prima ma con un consumo di corrente elettrica di appena il 20% di quello precedente. Sono duemila, fra loculi e cappelle, i punti luce toccati dall’originale intervento del Comune di Camigliano (CE) che, per la particolare attenzione al rilancio ambientale, si è anche meritato una menzione nel corso della trasmissione televisiva «Geo & Geo».
Ma perché il led? Sistema affidabile e conveniente: mentre una lampadina ad incandescenza ha una durata media di circa un anno, quella a led dura più di dieci anni. E se con il led il risparmio tocca punte dell’80%, in bolletta i cittadini si ritroveranno (dopo che il Comune si è sostituito ai privati nella gestione dell’illuminazione cimiteriale) anche una riduzione dei costi non inferiore al 30%. Insomma, un bel traguardo di sostenibilità e di efficienza economica. Decine di migliaia di Euro che potranno essere investiti altrove. Anche un comune grande come Lecco, San Benedetto del Tronto (AP) da sperimentato al strada del risparmio. Da alcuni anni è in funzione un impianto fotovoltaico al cimitero di San Benedetto del Tronto (AP), che permette di abbattere di 5 mila euro la bolletta pagata dal cimitero stesso (circa un decimo del totale) e di ottenere un ulteriore introito di 12 mila euro per l’energia prodotta, il tutto per 20 anni. 17.000 euro risparmiati riducendo al contempo le emissioni di Co2 in atmosfera! Un cimitero veramente sostenibile però deve anche oltre l’aspetto energetico sviluppato precedentemente tener conto anche di altri aspetti.Un Comune serio deve prevedere luoghi per il commiato per funerali civili. Anche in funzione di altre religioni oltre che per non credenti e spazi nei vari cimiteri per questa possibilità di sepoltura. Nonché la Creazione di un centro di cremazione al cimitero locale o in città.