proseguiamo oggi e proseguiremo nei prossimi giorni con maggior cadenza la pubblicazione di BOZZA DI UN PROGRAMMA AMMINISTRATIVO: FILIERA CORTA E IL MERCATO CONTADINO
e giovedi 18 febbraio Domenico Finiguerra a Lecco, i dettagli QUI
La filiera corta non solo è una salvezza per l’ambiente ma lo è anche per l’economia locale e la ricchezza del territorio. I benefici di promozione delle eccellenze possono, se ben sviluppati e promossi essere anche un volano per il Turismo sostenibile che tratteremo in un altro punto di questo programma
Innanzitutto è di urgente e necessaria programmazione la nascita e l’inaugurazione del Mercato contadino di Lecco e del suo territorio. La nostra provincia ha tanti prodotti di qualità a “chilometro zero” in vetrina. Prodotti e consumati in pochi chilometri con risparmi notevoli.
EFFECORTA DOC Qualità, genuinità, tipicità e convenienza. Sono alcune delle principali qualità che un “Mercato Contadino” con regolarità ed intinerante per i quartieri e il centro deve essere sostenuto, finanziato e promosso da un serio ed efficace comune.
Ortaggi, frutta, formaggi, marmellate, fiori, salumi, pesci, vini, carni e molte altre cibarie provenienti dai coltivatori e dalle aziende agricole locali. Quella dei “chilometri zero”, infatti, è un’altra caratteristica del mercato, che si inserisce all’interno del “Sistema di filiera corta” che insieme agli altri enti Locali deve essere promossa come priorità amministrativa. Con il coinvolgimento diretto delle organizzazioni professionali agricole e dei commercianti ambulanti. Presso il mercato potranno per esempio essere messe in vendita le produzioni tipiche, tradizionali e locali che si distinguono per territorialità, qualità organolettica caratteristica, trasparenza del prezzo, rispetto della salubrità, ecosostenibilità e tracciabilità del processo produttivo.
Il mercato deve essere ovviamente aperto ai produttori agricoli e agli operatori dell’artigianato agroalimentare della Provincia di Lecco. Tra gli obiettivi principali che si deve prefiggere il “Mercato Contadino” ci deve essere quello di portare dei benefici sia al mondo della produzione che ai consumatori attraverso la diminuzione dei passaggi della catena distributiva, favorendo la cosiddetta “filiera corta”. In questo modo i cittadini possono acquistare molti prodotti di eccellente qualità a prezzi convenienti rispetto a quello al dettaglio dei grandi ipermercati e i produttori possono essere seriamente e adeguatamente valorizzati. La costruzione di una società ambientalmente e socialmente sostenibile passa anche dai nostri consumi, dalle nostre scelte quotidiane, da ciò che mangiamo. Scegliere il mercato contadino e la filiera corta è un modo per aiutare l’economia locale, inquinare meno e mangiare più sano e genuino. Senza essere in concorrenza coi negozi di prossimità che potranno essere strumento per poi trovare presso di llro i prodotti che inizialmente vedono accoglienza e promozione presso il solo Mercato dei contadini. L’investimento economico per i Comuni è poi di non eccessivo impatto, basti vedere l’esperienza di quello della Brianza ad Osnago promosso dall’associazione Terrealte
La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre
NON CHIEDIAMO IL TUO VOTO
ALLA CITTA’ SERVE IL TUO IMPEGNO
Gli stessi che oggi ci chiedono il voto sono gli stessi che non se lo sono meritato