AVVISO DI INSURREZIONE parte XIV: Bunga ruby e il crollo improvviso

Atmosfera elettrizzante ieri alla taverna dei cattivi angeli, dove il noto superciuk così esordiva:

Ci siamo. Tenetevi forte, perché sta per arrivare lo scossone. Stasera ci occupiamo di Ruby, l’angelo nero, l’angelo vendicatore. Trattasi di un momento di svolta per la repubblica italiana, la società occidentale, il sistema capitalistico. Bunga ruby resterà nei libri di Storia.

Siamo allo scontro finale.

L’esperimento del laboratorio Italia, fase terminale e parossistica della lunga catena strategica della società dello spettacolo, sta finendo in vacca. Prendete un adolescente malcresciuto, un immaturo pieno di soldi vinti al superenalotto (o riciclati per conto della mafia, non fa differenza). Un complessato in perenne competizione con il suo ego ipertrofico. Un disperato senza nessuno che lo ami. Un malato (col cognome che fa rima con Girolimoni).E mettetelo sul trono; dategli il quarto potere (mass media) e poi il potere legislativo, esecutivo e con la riforma prossima ventura anche quello giudiziario.

Che vi aspettate, che si fermi lì? Che la bulimia si blocchi per incanto? Bunga ruby passerà alla Storia non per essere stata la causa della sua caduta, ma del suo definitivo (definitivo nell’ambito di questo sistema, beninteso) consolidamento al potere; l’insipienza dell’opposizione e dei barzotti suoi finti alleati farà il resto. Come ho già avuto modo di illustrare, B. è la testa d’ariete del proletariato. Colui che in virtù delle sua manie assolutistiche porterà il sistema allo sfacelo.

Infatti sono preoccupatissimi i poteri della conservazione, garanti del sistema fondato sullo sfruttamento e l’appropriazione indebita del plusvalore, i padroni fighetta (tanto fighetta quanto impotenti): confindustria, chiesa, sindacati collusi … sanno bene che si sta andando tutti quanti a sbattere, aprendo scenari orridamente imprevedibili. Quindi tentano con ogni mezzo e mezzuccio di fare fuori quella variabile impazzita che è B. e le studiano tutte per normalizzare la situazione, ben consci che un potere assoluto, scevro da opposizione, privo di un muro contro cui fare rimbalzare la palla, prelude inesorabilmente al suo rovesciamento. Ma non hanno fatto i conti con la tempra di B. Se pensano che tolga il disturbo in sordina, senza colpo ferire, si sbagliano di grosso. B. è più eversivo e destabilizzante dei black bloc, anarcoinsurrezionalisti, al qaeda messi insieme.

Certo, se ne andrà alla fine B., ma col botto. Finirà B., ma non scenderà muto nel gorgo (cfr Pavese). Trascinerà con sé anche tutto il resto, tutto il contorno, tutto l’humus che ha consentito al quel fungo malato che è il berlusconismo di crescere e svilupparsi, finendo miseramente nel gorgo dello scarico di un water … Muoia B. con tutti i filistei … Il crollo sarà improvviso ma la talpa era da tempo che scavava …E ora cantiamo tutti in coro: allonsanfan de la patrie …

dalla lucidità del nostro Pococurante

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *