PRIMA CHE SIA RIFIUTO

smaltimento-rifiutiRifiutare il rifiuto. “Prima che sia rifiuto” è un percorso che la nostra Isola ecologica del Bione può sviluppare al fine di sviluppare una pratica per nulla o quasi messa in pratica in questi anni.  

Un nuovo servizio di raccolta rifiuti. Riciclo e Riutilizzo. Cioè raccogliere e rimettere in circolazione quegli oggetti che, a causa di una tendenza allo spreco e alla mancanza di spazio, vengono gettati seppur ancora utilizzabili.

Con l’apporto del Comune, eventualmente con la predisposizione di un bando per individuare realtà associative, cooperativistiche, di giovane imprenditoria, di realtà a sostegno dei lavoratori in difficoltà lavorativa ecc, li sottrae dalla discarica o dalla distruzione rimettendoli di nuovo a disposizione dei cittadini. Il cassonetto della spazzatura – l’isola ecologica – viene quindi ripensato e trasformato in luogo di scambio tra oggetti che riacquistano utilità e persone/realtà che ne possono beneficiare.

E visti i numeri attuali dei conferimenti in discarica potrebbe diventare presto una sostenibile attività economica. 16.36 kg pro capite di ingombranti non recuperati, 166.000 kg di rifiuti elettrici prodotti ogni anno, 4000 kg di plastica all’anno buttati. 500 kg i rifiuti prodotti ogni anno pro capite.

Da un lato il Comune si deve porre degli obiettivi e mettere sul tavolo dei percorsi e degli strumenti:  promuovere e diffondere tra la cittadinanza la cultura, l’attenzione e la sensibilità verso il tema dei rifiuti; evitare il conferimento “a rifiuto” dei beni durevoli effettivamente recuperabili;
effettuare il recupero attraverso il riuso, la riparazione e poi il riuso se necessita, di quei beni durevoli in buono stato e che presentano requisiti di riutilizzo; offrire ai soggetti bisognosi o/e interessati i beni durevoli recuperati; autofinanziare interventi di miglioramento della stessa stazione ecologica o di progetti condivisi..

Le azioni da sostenere da parte di un Comune serio che quindi sceglie un’Altra Via da quella attuale al fine di promuovere percorsi di sostenibilità possono in un discorso di filiera essere le seguenti.

1)      REVOLVING. Cioè Si tratta dell’intercettazione, raccolta e sottrazione allo smaltimento dei beni durevoli effettivamente riutilizzabili (bici, mobiletti, etc…).

2)      METAL DETECTOR. Cioè si tratta di migliorare l’attività di recupero dei rifiuti metallici e ferrosi.

3)      TRASHWARE. Cioè nient’altro del recupero e riassemblaggio di personal computer, componenti ed accessori. I PC recuperati potranno per esempio poi essere donati alle Scuole e alle associazioni no profit presenti in città.

4) COMPOST. Cioè promuovere e diffondere la pratica del compostaggio domestico, attraverso l’acquisto di una compostiera a prezzo convenzionato. La pratica del compostaggio potrebbe essere vista e sostenuta con la possibilità di una riduzione sulla quota variabile della tariffa rifiuti.

Presso la Stazione Ecologica – con l’aiuto di Silea di cui il Comune è socio – si potrebbe rendere disponibile gratuitamente ai cittadini il terriccio (compost) trasformato presso l’impianto di trattamento della frazione organica raccolta.

Molte di queste pratiche come si può evincere necessitano semplicemente di buona volontà, operatori consapevoli e spirito “imprenditoriale” e ecologico. Il Comune, la sua amministrazione, ma lo stesso territorio provinciale, hanno interessi molteplici per promuovere, sostenere, incentivare la nascita di percorsi e  realtà che permettono di recuperare, riparare, riutilizzare quello che solo lo spreco crede sia rifiuto.  

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