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VENERDI 6 GIU: CETI MEDI SENZA FUTURO? con Sergio Bologna

La libertà intellettuale e le analisi del prof Bologna sono molto utili, anche e soprattutto, in una realtà come quella del territorio di Lecco, capitale del lavoro e della “piena” occupazione, (ma qui arrogantemente le aziende chiudono o minacciano di farlo) dove il lavoro è violentato e maltrattato.
E’ quindi necessario e urgente non arrendersi e indicare con serietà percorsi e chiavi di lettura per evitare tutto ciò.

noi facciamo la nostra parte, invitandovi

VENERDI 6 GIUGNO ORE 21
A LECCO sala conferenza banca popolare di sondrio
via amendola ang corso martiri
dove il prof. SERGIO BOLOGNA
libero professionista, storico del movimento operaio
– consulente del lavoro –

presenta il suo ultimo libro:
CETI MEDI SENZA FUTURO?
scritti, appunti sul lavoro ed altro
ed. derive e approdi

La crisi del ceto medio è uno dei grandi temi della politica nei paesi occidentali. A lungo negato – soprattutto in Italia – e oscurato dalla grande visibilità e drammaticità del fenomeno dell’immigrazione, trova le sue radici nelle trasformazioni del lavoro e delle imprese.
È la tesi di fondo di questi scritti, diversa dalle interpretazioni correnti che tendono a spiegare tutto con il fenomeno della globalizzazione.
Le trasformazioni del modo di lavorare e di organizzare la giornata lavorativa hanno prodotto un forte cambiamento antropologico, non privo di ricadute, anche economiche, sui soggetti che ne sono coinvolti.
L’attenzione e l’analisi di Sergio Bologna si concentrano sul lavoro autonomo, sul lavoro precario ma soprattutto sul lavoro “di conoscenza”, su quei lavoratori più preparati e intellettualmente formati che vedono peggiorate le loro condizioni di vita e messe al macero le loro intelligenze. Per l’autore è qui che si annida il disagio più forte.
Eppure ci sono segnali di trasformazione: poco a poco questi lavoratori e una parte del ceto medio sembrano prendere coscienza e cominciano a organizzarsi in forme sindacali e di autotutela.

VALE LA PENA ESSERCI PER AVERE CHIAVI DI LETTURA CHE PERMETTANO DI APRIRE – O TENERE APERTE – LE PORTE DELLA NOSTRA MENTE.

CRESCI FINO A ZERO 9 maggio ore 21 A LECCO

CRESCI FINO A ZERO

una serata A LECCO per parlare di territorio e quartieri

con
Domenico Finiguerra
(sindaco di Cassinetta di Lugagnano – Mi)

 

introduce
Alfio Sironi
associazione Gruppo Valle della Nava

VENERDI 9 MAGGIO ORE 21
SALA CONFERENZE BANCA POPOLARE DI SONDRIO
VIA AMENDOLA ANG C.SO MARTIRI – LECCO

VEDI VOLANTINO ALLEGATO crescifinoazero

Si possono mettere in rete i Comitati spontanei che si sono già costituiti nel territorio sulla tematica dell’urbanistica?

Si deve promuovere o sostenere l’insorgenza di nuovi comitati o consigli spontanei, in presenza di aree o zone del nostro territorio che hanno una destinazione a rischio speculativo o ambientale?

Si può condividere con i Comitati/consigli in lotta una comune idea dello sviluppo della città e delle sue aree, muovendosi sul duplice lato della opposizione/resistenza e contemporaneamente della proposta/progetto alternativo?

E’fondamentale ritenere che debba essere considerato come elemento della proposta anche il NON FARE, ritenendo riduttivo, dal punto di vista ambientale e urbano, considerare le alternative come esclusivamente interne a un fare?

La prospettiva primaria deve muoversi in primo luogo nella direzione della PREVENZIONE e non limitarsi a intervenire solo a posteriori per tamponare o contenere i danni, prodotti da pianificazioni sbagliate?

Portare l’attenzione sulla formulazione di alternative possibili, in primo luogo sulla discussione e approvazione del nuovo PGT (Piano di Governo del Territorio) e degli altri strumenti di pianificazione è una strada operativamente particabile?

Per far tutto questo è essenziale a questi fini promuovere una cultura e una formazione civica diffusa sull’uso dei suoli e del territorio urbano.
Cultura e formazione in cui ci si impegna direttamente ma si sollecitano anche le istituzioni del territorio, come Comune e Provincia, perché impegnino le loro risorse formative e informative non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per le realtà aggregative e singole della società.
Formazione e cultura che sono funzionali all’azione e all’intervento di una cittadinanza attiva.

Per tutto questo abbiamo organizzato
VENERDI 9 MAGGIO ORE 21 A LECCO
CRESCI FINO A ZERO

per portare l’esperienza e discutere con chi questi percorsi, queste domande se le è gia poste e operativamente, in termini amministrativi, ha messo sul campo alcune risposte possibili.

VALE LA PENA ESSERCI

LA TRAPPOLA ETICA ED IL RISCHIO DI IMPARARE DA CURCIO

Non dubitavo che anche questa volta Renato Curcio fosse un ospite scomodo per invitarlo a Lecco a parlare di Diritti dei lavoratori, di responsabilità etica e delle illusioni della responsabilità sociale di impresa, cioè di materie e argomenti di cui da anni, con ottime competenze, si sta occupando con la sua Cooperativa Editoriale “Sensibili alle Foglie”, e sta soprattutto aiutando noi e molti altri a comprenderne le dicnamiche e le chiavi di lettura.

Non ne dubitavo però rimango sempre negativamente stupito delle poche o nulle argomentazioni che i contrari a questi incontri (parecchi) che come Centro Khorakhanè organizziamo portano a loro sostegno.

“E’ un terrorista (non usano nemmeno l’ex)quindi non ha il diritto di parlare”.

“Gente così dovrebbe stare in carcere a vita mica trovare tribune dove fare i propri proclami”.
“Da uno così non c’è nulla da imparare. Mai, e voi siete dei complici se non lo capite”

Queste sono state le frasi più e più volte ripetute che per telefono o durante due piccoli volantinaggi (in piazza ed al mercato) abbiamo dovuto ascoltare in questi primi giorni di segnalazione della conferenza pubblica di Giovedì prossimo.

Siccome era successo anche lo scorso anno, e anche l’anno prima e quello prima ancora – forse (per il momento) in una forma ancor più insistente – abbiamo ritenuto che non si potesse dar ragione a questi e arretrare, giustificarsi. O peggio cancellare tutto. Tapparci la bocca.

E’soprattutto per questo che i cittadini lecchesi quest’anno si trovano la segnalazione e l’invito all’incontro alla serata con Renato Curcio che parla della “Trappola Etica” – cioè le suggestioni e le ambiguità della responsabilità sociale di impresa – anche sui muri della Città.

Cartelloni che prima di tutto dicono che si può imparare da uno come Renato Curcio.

Con a margine un invito a sfruttare l’occasione di Giovedì 13 Dicembre alla sera, ore 21, addirittura presso la Sala Conferenze di una banca, la Banca Popolare di Sondrio, in via Amendola.

Presenteremo il suo nuovo libro ricerca, costruito a partire dalle voci narranti di lavoratrici e lavoratori della grande distribuzione organizzata. Mostrando l’ambiguità degli approcci etici in assenza di precisi vincoli giuridici e di istituzioni di diritto capaci di imporre alle aziende regole chiare.

Capiremo parecchie cose se si avrà la capacità di acoltare ed ascoltarlo.
Ma forse è proprio questo che spaventa.
Dover ammettere che si può imparare da uno come Curcio.
A cui molti vorrebbero invece -a dispetto di leggi e regole democratiche – perpetuare supplementi infiniti di pena e condanna.

Un aspetto, anche questo, che dovrebbe far pensare.
Ed insegnare.

CANCRO: LA TERAPIA PUCCIO

A seguito della serata organizzata a Lecco il 18/05/07, con questa scheda intendiamo brevemente presentarvi il metodo messo a punto, ormai da alcuni anni, dal Signor Giovanni Puccio per la cura del cancro.

Il punto di partenza è che le cellule cancerose sono cellule deviate, che si riproducono ad una velocità superiore rispetto a quelle normali. Provocano quindi una crescita abnorme dei tessuti sostituendosi alle parti sane e soffocando pian piano gli organi del nostro corpo. Come mai si presenti questa deviazione nel comportamento cellulare non è facile da spiegare ma senz’altro l’azione dei radicali liberi è determinante. I radicali liberi sono specie chimiche altamente reattive ed instabili e si formano all’interno delle nostre cellule dove una parte dell’ossigeno non viene utilizzata per produrre energia ma per creare appunto queste molecole.

Questa circostanza, che definiamo stress ossidativo, viene aumentata da alcuni fattori: l’esposizione al calore, alle radiazioni, all’inquinamento ambientale. Lo stress, l’assunzione di alcool e di tabacco sono altri fattori determinanti.

Ovviamente in parte può incidere la predisposizione genetica.

I radicali liberi possono provocare danni al DNA, alle strutture cellulari ed ai tessuti e la loro azione è associata all’insorgenza di varie malattie e non solo al cancro: malattie cardiache, cataratta, artrite, malattie neurodegenerative.

La cura Puccio, in maniera molto semplice, non fa altro che contrastare lo stress ossidativo, con una serie di sostanze che aiutano il nostro organismo a:

– detossificarsi

– favorire una completa respirazione cellulare (azione anti-ossidante)

– rafforzare la capacità autonoma di distruggere le cellule malate (capacità che normalmente viene espletata tramite il sistema linfatico)

Tali sostanze non hanno effetti collaterali anche nell’utilizzo a lungo termine e si possono facilmente procurare:

glutatione (GSH): è una sostanza normalmente prodotta dal fegato ed è fondamentale perché serve per detossificare l’organismo poiché si lega ai metalli pesanti eliminandoli, favorisce la biodisponibilità del ferro, protegge i globuli rossi e bianchi, migliora l’utilizzo di importanti aminoacidi che sono cisteina e cistina, contrasta gli effetti di radiazioni, chemioterapia e raggi X.

N-acetilcisteina (NAC): è un formidabile antiossidante ad azione diretta perché penetra nella membrana cellulare. Inoltre permette alle cellule di assorbire il glutatione.

L-glutammina: protegge il sistema immunitario e il cervello

– Vitamina C, Vitamina E e beta-carotene

(proVitamina A) tutte sostanze ad effetto protettivo del sistema immunitario e antiossidante

Selenio e Acido Lipoico si combinano all’effetto detossificante del glutatione.

Ascorbato di Potassio ottenuto da l’acido ascorbico (Vitamina C) e Bicarbonato di Potassio: è anch’esso un antiossidante.

Il nostro schema è solo semplificativo, l’interazione tra le varie sostanze è molto più complessa di come l’abbiamo esposta però il risultato è semplice: “il riequilibrio chimico dell’organismo riattivando la capacità di espellere i veleni” per citare Puccio

Nel concreto, si può sintetizzare la cura in questo modo:

– una iniezione inframuscolo al giorno di glutatione ridotto 600 mg (esiste il farmaco generico, il prodotto però non è mutuabile)

– 4 compresse al giorno di NOoxidant (due a metà mattina, due a metà pomeriggio) Si può ordinare in farmacia o scrivendo a mailto:info@inthc.com

– 1 bustina da 600 mg di Fluimucil al giorno (esiste anche il generico N-acetilcisteina ma ha lo svantaggio di essere effervescente)

– 4 dosi al giorno di Ascorbato di potassio (due 30 minuti prima di pranzo e due 30 minuti prima di cena). Noi consigliamo l’acquisto del prodotto NIKE RCK che è dato da bustine sigillate che mantengono inalterate le loro proprietà. Inoltre sono addizionate a Ribosio che ne facilita l’assorbimento. Queste si possono comprare solo scrivendo a  info@naturalproduct.com

Le farmacie non trattano questo articolo, vendono però le compresse di Ascorbato di Potassio, ugualmente utilizzabili. Tutti questi prodotti sono già dosati secondo quanto previsto anche da Puccio.

– 2 compresse al giorno di Multizyme (una prima di ogni pasto principale). Si tratta di una miscela di enzimi per favorire l’assorbimento di tutte le sostanze nutrive. Si può ordinare in farmacia o scrivendo a  info@inthc.com

(Ci preme puntualizzare che non intendiamo fare pubblicità a prodotti e/o produttori. Riportiamo solo consigli e segnalazioni sull’esclusiva base di esperienze vissute in prima persona)

A livello preventivo, per contrastare lo stress ossidativo anche non in presenza di un tumore o altre malattie analoghe, sono proponibili vari prodotti: Silimarin, Papaia fermentata, Ascorbato di Potassio, l’Aloe. Soprattutto è importante un’alimentazione sana per quanto possibile, varia, includendo ovviamente frutta e verdura in abbondanza. Non si può certamente eliminare l’inquinamento, ma non fumare è senz’altro indicato a chiunque.

Il risultato della cura Puccio è incoraggiante. Le esperienze sono positive, certo non tutti gli organismi reagiscono nello stesso modo ma i medici che, in modo più o meno riservato, la propongono riscontrano miglioramenti nei pazienti. Senz’altro non è una cura fai da te, perché occorre periodicamente consultarsi con il medico per il controllo degli esami del sangue, verificando di volta in volta anche parametri diversi. Inoltre la cura può essere associata anche ad altri farmaci della medicina tradizionale, fatto questo che va ovviamente discusso con un medico.

Infine, per non dimenticare lo studio del Dottor Hamer il quale sostiene che ogni tumore è causato da un conflitto traumatico, acuto e drammatico vissuto nell’impossibilità di confidarsi con altre persone, senz’altro ci sentiamo di consigliare a tutti, malati e non, di voler bene a se stessi, tentando anche di affrontare le difficoltà senza chiudersi in un guscio e senza perdere la speranza nella vita e nel prossimo.

 Per chi vuole approfondire le varie tematiche, ecco alcuni spunti interessanti:

www.emmanueleassociazione.spaces.live.com Associazione cui Puccio è Presidente che presenta il suo lavoro anche per la libertà di cura

http:/// www.madonie.com/puccio presentazione di Puccio e del suo lavoro

www.laleva.cc trovate il protocollo di Puccio ma anche tanti altri spunti interessanti

www.natural-products.it  per l’acquisto e le informazioni sull’ascorbato di potassio

www.inthc.com  per l’acquisto e le informazioni su NOoxidant e Multizyme

www.pantellini.org  per informazioni sull’ascorbato di potassio

www.aerrepici.org  per scaricare il libro Kankropoli che riporta varie considerazioni in merito alla ricerca medica ufficiale e quella “ostacolata”

Il nostro obiettivo è riportare lo studio scientifico e l’esperienza della Cura Puccio.

Non intendiamo assolutamente sostituirci alla professionalità dei medici che devono essere sempre interpellati prima di scegliere la cura più appropriata.

Noi ci adoperiamo al solo fine di divulgare alcune conoscenze che hanno meno mezzi e strumenti di diffusione.