(dal nostro ex khaorakahneker Francesco) A PARTE cedimenti strutturali, a parte ferrovia obsoleta, a parte volontà di dismissione del servizio merci con conseguente inadeguata manutenzione, a parte cura e risorse solo sull’Alta Velocità, a parte la riduzione del personale di controllo e sicurezza come denunciato da tempo, a parte tutto questo, le tragedie come quella di Viareggio sono una fatalità, senza nessun responsabile  

 Se vi dicessero che un ferroviere, tal Dante De Angelis è stato licenziato l’anno scorso dopo aver denunciato alla stampa nella sua veste di rappresentante della sicurezza dei lavoratori carenze in termini di sicurezza sui treni delle FS, cosa pensereste voi? Che hanno fatto bene? Che si tratta della solite polemiche della “feccia rossa”? Credete possa essere possibile?

allego qui un po di materiale che credo sia utile a farci un’idea più completa sui drammatici fatti che hanno trasformato Viareggio in Bagdad e anche per aiutare chi ne ha più bisogno a ragionare più sui fatti che sulla propaganda. Perchè se denuncio che una cosa non funziona e nessuno la cambia, poi non possono dirmi che le misure di sicurezza si sono dimostrate insufficienti! Son due cose diverse secondo me…

“Una tragedia annunciata”. “Un disastro evitabile”. Sono i termini con cui tanti stanno descrivendo la terribile tragedia di Viareggio. Ecco allegata l’ analisi che porta ad individuare i 4 responsabili

Il voto, così come inteso nel dettato costituzionale dei Paesi come l’Italia, non è libero. Ripeto: NON è libero. Perché? Perché si tratta di un sistema ingannevole che offre al cittadino una sola scelta, e non l’altra scelta, che sarebbe in assoluto la più importante. E questo è stato pensato dal Potere per rendere quasi impossibile sbarazzarsene.
Quando votiamo, possiamo fare una cosa sola: confermare il sistema partitico disponibile, cioè scegliere dentro una gabbia di partiti oltre ai quali non v’è altra possibilità. Quella gabbia si chiama Il Potere, Sinistra Centro e Destra. Possiamo giostrarci all’interno di essa, ma non uscire da essa. Non possiamo cioè fare l’altra cosa, la più cruciale, quella che ci renderebbe veramente liberi: sfiduciare il sistema partitico disponibile, cioè mandarlo a spasso tutto intero, per far spazio ad altro. Continua la lettura di ELEZIONI. NON ELEGGERE. ESSERE LIBERI →

“Assolutamente si” ed “assolutamente no” hanno ormai assolutamente sbaragliato il campo agli assolutamente più semplici “si” e “no”. Non so se avete notato, ma ormai non c’è assolutamente dichiarazione e/o risposta che assolutamente non ci propini questo assolutamente nuovo modo di esprimersi.

Chissà se questo intercalare che toglie assolutamente ogni dubbio, che da assolutamente piena certezza riguarda anche le altre lingue o se non sia invece un modo di esprimersi assolutamente stupido che rispecchia assolutamente la deriva assolutamente fronzolistica del nostro paese.

dal nostro ex khorakhaneker Francesco

Bene. Ora proviamo un effetto alternativo. Al post di pari titolo di ieri

Togliamo luci, suoni e ogni altra cosa e teniamoci solo le parole, quelle di Pier Paolo Pasolini questa volta.

Sempre trascritte dal sottoscritto ex khorakahneker Francesco, per vedere l’effetto che fa. Dunque, dice Pasolini: Secondo me la televisione è più forte di tutto questo e la sua mediazione ho paura che finirà per essere tutto. Il potere vuole che si parli in un dato modo ed è in quel modo che parlano gli operai appena abbandonano il mondo quotidiano, famigliare o dialettale in estinzione. In tutto il mondo ciò che viene dall’alto è più forte di ciò che si vuole dal basso. Continua la lettura di COSI’ PER VEDERE L’ALTRO EFFETTO CHE FA →

 Leggendo fra le news proposte nella home page di libero, non ho potuto non andarmi a rendere conto di che cosa si trattasse. Mi riferisco allo show degli orrori di cui si parlava, quella trasmissione che tanta audience aveva procurato a Canale 5 giovedì sera della settimana scorsa durante la trasmissione “Lo show dei record”: Sconvolgente ! Più di 6 milioni di italiani si sono bevuti le seguenti parole che mi sono preso la briga di trascrivere prendendo nota da YT.  Sono le parole di Barbara d’Urso che intervista una ospite con il seno lievitato il tanto che basta per farlo iscrivere nel Guinnese dei primati. Continua la lettura di COSI’, PER VEDERE L’EFFETTO CHE FA… →

http://www.paolobarnard.info/interventi_indice.php

Dovete andare al bar, se volete salvarvi e salvare l’Italia. Non è una battuta. Scegliete il bar rionale per eccellenza, quello con Sky calcio, con avventori di mezza età e anziani in maggioranza, quello dove la sera vanno per la partita a briscola il meccanico, il macellaio, l’odontotecnico, i pensionati; quello dove al pomeriggio scendono le impiegate per il caffè, o le mamme che comprano il gelato al bimbo. E fate domande semplici.

Prima di continuare, vi informo di cosa sta motivando questa mia bizzarra apertura.

Ormai da troppo tempo, dopo aver preso le posizioni di critica ai noti ‘paladini’ dell’Antisistema, agli “industriali della denuncia e dell’indignazione“, cioè ai Rizzo, Stella, Travaglio, Grillo, Gomez, Gabanelli, Ricca ecc., ricevo regolari contestazioni da cittadini attivi che si riassumono così: 1) Attacchi gli unici rimasti a fare ancora uno straccio di vera informazione. Se eliminiamo loro cosa rimane? 2)Senza di loro, noi non avremmo mai saputo di questo o di quello scandalo, o di queste e quelle trame di potere e di quanto sia deviata questa politica. 3)  L’informazione disponibile ai cittadini è quasi nulla, ed è tutta falsa o controllata. Per questo i cittadini italiani non si oppongono al ‘regime’. Per fortuna che ci sono i Travaglio e soci a guidare l’opposizione ad esso.

(nota: ricevo anche molte lettere di condivisione, ma non ci interessano ora)

So di aver già spiegato e rispiegato la mia idea in diversi interventi, non voglio annoiarvi, ma per scrupolo e per rispetto delle legittime ansie di molti cittadini che ancora mi scrivono o che mi contestano sui blog provo a chiarire per l’ultima volta. Continua la lettura di ANDATE (andiamo) AL BAR – di paolo barnard →