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TELERISCALDAMENTO PERCHÉ E PER CHI

FB_IMG_16162843691791108Da ieri sera la domanda non sarà più TLR sì o TLR no, ma TLR perché TLR per chi

La prima infatti si è risolta con il voto favorevole dell’Assemblea dei Sindaci soci di Silea appunto di ieri. 45 si, 1 no solo. (21 astenuti)

Il perché invece è ancora da ricercare.
Ogni ragione brucia nel forno dell’evidenza e della logica

– Perché è un Progetto caro come il fuoco, che brucia 80 milioni di €, che metterà il cittadino.

– Perché è un Progetto che distoglie risorse e futuri alternativi. Per 35 anni almeno, le scelte ambientali alternative, innovative, che già ci sono e che verranno, non si potranno cogliere
Bruciate nel forno dell’ammortamento di questa spesa pazza.

– Perché è un Progetto che per decenni brucerà rifiuti ben prima, forse, di biomasse, fanghi.
Rifiuti che i cittadini non produrranno abbastanza perché sempre più virtuosi nella differenziata e che allora si dovrà importare, più di quanto già non si faccia.

– Perché è un Progetto dove i vertici di Silea per convincere i Sindaci gli han scritto, il 9/3, in via riservata, che forse, si ipotizza ci son dividendi alti, ricavi super, società nuove da creare, e sottinteso, incarichi da distribuire

4/8milioni di € i ricavi e 2 di utile netto, che ripartiti sulla novantina di soci diventano briciole di una tavola imbandita, a favore d’altri.​
Cifre senza un Piano, una prova, una simulazione finanziaria indipendente ed asseverata, mostrata ai consiglieri

I ricavi di Silea sono costi per i cittadini.
Gli utili son mancati sconti in bollette e soldi​ in più pagati in tasse.

E ci sono altri 49 “perché”, ​che van sotto la voce servizi alla finanza e non servizi ai cittadini: disagi stradali per mesi, mesi, e ancora mesi. Monopoli sulle bollette, Inquinamento, Forno che brucia a pieno regime per decenni.

Rischi d’impresa in capo ai cittadini, manutenzione impianti a spese nostre al termine del contratto, voto dei consiglieri al buio non avendo visto carte di Piani e condizioni. Mancata trasparenza e partecipazione. Zero possibilità di recedere anche se dovesse esser un Progetto ancor più caro e fallimentare

Resta solo più una domanda, il TLR per chi?
Visto che non è conveniente per i cittadini?

E questo lo si può leggere già nella lettera del 9/3 ai soli sindaci del Presidente di Silea.
Finanza, Borsa e incarichi ben retribuiti da distribuire, sottintesi.

POLITICI VIRTUOSI NON VIRTUALI

FB_IMG_16154841539179591La petizioni online per Salvare il Magnodeno ha sfondato in pochi giorni le 2000 firme.

Anni addietro, 2012/13, Qui Lecco Libera fece lo stesso e presentò osservazioni dettagliate e documentate al Nuovo Piano Cave, serate e video documentari informativi.
Il Comune, con assessori oggi tornati in Consiglio, si dimostrarono silenti e sordi.
Il Comune, oggi, pare addirittura assente.
A tutti i livelli. Assessori, liste, consiglieri

Qualche neo di questi ha firmato la petizione

Senza arroganza ma nemmeno ingenuità va ricordato che insieme alle firme di petizioni online, e pure prima, loro dovrebbero:

– Far convocare la commissione consigliare competente, con l’aiuto di altri commissari e del relativo presidente

– Interpellare Assessori e Sindaco per conoscere e contribuire alla redazione della posizione dell’Amministrazione e relativi contributi scritti da far avere alla Provincia titolare delle decisioni. Questa volta prima della scadenza.

– Chiedere l’audizione delle associazioni e dei gruppi anche informali civici, come il Comitato “Salviamo il Magnodeno” promotore della petizione, che da tempo si occupano del tema

– Coinvolgere i tecnici per valutare poi politicamente nel solco delle norme le azioni e gli Atti di salvaguardia, che come singoli consiglieri, gruppo, lista ect possono mettere in campo per poi far deliberare.

– Rendere pubbliche le posizioni proprie e dell’Amministrazione anche attraverso documenti e comunicati

Perché il silenzio è assordante
Poi ben venga la propria firma online ma a ognuno il suo ruolo.

Abbiamo bisogno di politici virtuosi non virtuali

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CONSIGLIERI A RISCALDARE IL POSTO

FB_IMG_16154838246738189 FB_IMG_16154838198977258Teleriscaldamento si, Teleriscaldamento no, può aver sfracassato i cabbasisi a parecchi di noi

Ma 2 aspetti che si son visti nei consiglieri devon essere annotati per la loro gravità anche se l’argomento ora lo si vorrà tener a distanza a protezione dalla rottura dei cabbasisi stessi

Il primo è circoscritto al tema specifico:
Questa roba del TLR palesemente rallenta, distrae, ferma, impedisce sviluppo e possibilità di sperimentare, promuovere, percorrere e avvicinare tutte quelle forme di Comunità energetiche, di cultura ecologica e sulla realizzazione di percorsi innovativi per i prossimi 100 anni e altamente virtuosi che potrebbero essere dietro l’angolo

Non è intralcio da poco, perché questo ci costa soldi, futuro, sostenibilità, benessere, ritardi evidenti ed evitabili.

Il secondo aspetto è ancor più grave.
La sudditanza intellettuale e di pochezza dei consiglieri palesatasi con il TLR

Ovvio che non puoi saper tutto come consigliere Che addirittura se sei nuov* potresti non saper nemmeno come si scrive un emendamento e forse nemmeno un accesso agli atti
Però cazzo, i giornali li leggi, i siti di informazione, i post su Fb, ect.
Ecco uno squillo, una mail, un WhatsApp, una richiesta di spiegazione, un suggerimento, una domanda da fare poi in Aula, una richiesta a Duccio Facchini, a chi altri questo tema lo tratta da anni, ai cittadini che hanno argomentato contrarietà e dubbi, cazzo lo devi fare.
Se no sei lì ad alzare la manina come ti dice il tuo capogruppo o peggio il Sindaco

E invece silenzio.
Basta vedere i video del Consiglio comunale, gli articoli di cronaca, fb e profili. E se l’han fatto sul TLR, lo posson fare su tutto. Soldi, Cave, Mobilità, Partecipate. Tutto

Non è cosa da poco, perché questo ci costa fiducia, autonomia, controllo, serietà.

PS: a volte vorrei pagare un giornalista con videocamera e far fare le interviste come le facevan QLL e Duccio Facchini, solo che non c’è un giornalista come Duccio.

POSIZIONE DEL RECOVERY E DELLO STRUZZO

FB_IMG_16154833199182091Qui più che i cascami termici che han usato come fumo negli occhi mercoledì in consiglio comunale, stan cascando le gonadi e una a una chiacchiere e distintivi di un Progetto che anche se andasse a fiato e acqua di rose è e resta na vaccata

Dall’articolo emerge un dato, un pre dato, che è ancora più grave in senso etico, ancor prima del merito che, per chi vuol vedere, avvolge ben più che un singolo Progetto quale esso sia.
Ma è il rispetto, la relazione, all’interno di una squadra, di una maggioranza, di un’Amministrazione.

La cosa volgare e imbarazzante, che è dimostrazione della mancanza di rispetto verso non solo tutto il Consiglio Comunale e quindi la Città ma proprio i propri stessi consiglieri, maggioranza, squadra, è il silenzio di Gattinoni che li ha tenuti all’oscuro di queste criticità, gravi che emergono dall’articolo.

Che già conosceva PRIMA del Consiglio comunale.
Ha trattato come galoppini e bocia i suoi stessi consiglieri comunali.
Non facendo minimamente cenno a queste questioni nella Sua relazione.

Se ne ha invece parlato in separata sede allora la gravità è un’altra, altrettanto grave e imbarazzante, la complicità dei consiglieri a prestarsi a una volgare mancanza di rispetto verso i cittadini.

Qualcuno pensa li salverà il Recovery altri la loro posizione dello struzzo

LECCO QUARTIERE BELLO DI LECCO

FB_IMG_16143770185938770 FB_IMG_16143770139526030Leggo la lettera di Fazzini di FattoreLecco sul futuro della città e non posso che pensare: toh il vuoto scritto bene

Nei prossimi anni, grazie a FL, la città sarà il quartiere bello di Milano
Saremo invasi da polentoni sciuri che aman le città su misura. Milano si sta già svuotando: Troppo caos, brutta aria. Ci dice che lo dice anche il giornale
Nemmeno una riga per il dubbio che un po’ si svuota perché è cara come il fuoco
Ma bisogna alimentare l’immaginario collettivo, i pensatori fanno la lettera e i politici chissà magari i Pgt e nuove cubature.

Intanto Lecco ha 2000 appartamenti sfitti.
Sarebbe interessante partire da qui, ma Fazzini non ce lo dice. Tasse più impegnative. Una Fondazione per la Casa che garantisca gli affitti, no. Nessuna proposta.

E poi un po’ di umiliante umiliazione verso questi anni di vita sociale culturale turistica della Città come fossimo sempre all’anno zero Fazzini non ce la risparmia

Un po’ ruffiano e banale cita le Mostre di Tintoretto e Lotto come le uniche iniziative degne di un Capoluogo di provincia.

È offensivo.
In questi anni solo per stare alle Mostre ci son stati i Macchiaioli, l’Ottocento Lombardo, enormemente più di valore artistico. E altre oltre a vari Festival. Ma si sa siamo i primi a farci male da soli.
Trovo il silenzio di politici e operatori culturali un errore. Continuare a lasciar passare questa idea che senza due quadri, il nulla. È dannoso

Stiamo diventando il quartiere bello di Milano, a un’ora di strada con una 36 che fa schifo e un servizio ferroviario che se lo facesse sarebbe già un passo avanti.

Però si suggeriscono Cinema (Valsecchi c’è) e teatro. Quest ultimo se andrà liscio non riaprirà prima del 2022 e continuerà ad avere 400 posti.

Fazzini ci ricorda poi la Piccola come imminente strumento per l’esodo dei polentoni sciuri.
Gli va ricordato che questa viene pronta, se vien pronta, solo nel secondo mandato Gattinoni per diretta dichiarazione

Idem il lungolago perché non basta mica solo un concorso di idee. E una promessa elettorale. Servon Bandi, Progetti esecutivi e soldi a Bilancio
A oggi non vi è nessuno dei tre.
Sarebbe interessante iniziare a ritirare la ruera in orario, dare le piazze alle persone e non alle auto, allargare la pedonalizzazione e sanzionare i cafoni.

Vuoi mettere Lecco come quartiere bello di Lecco che figata sarebbe?

PER NON DARVELI MEZZ’ORA PRIMA NON VE LI DO AFFATTO

perosino-pesci-esche-lenze-1955-viglongo-777ad0f7-3096-4a02-b6b8-56b752d99f43Le commissioni in streaming stan diventando stand up comedy, già da seduti.

L’assessore Pietrobelli prova e riprova a tappare i buchi, a spiegare, ad alzare il livello, a prendere seriamente il ruolo.
Speriamo che molti imparino.

A iniziare dall’ex assessore Valsecchi e dalla sua sostituta Sacchi.

Il primo che risponde alle domande fatte dai consiglieri all’assessora.
Non ha ancora metabolizzato, digerito.
Risponde anche se gli vien detto che non sono per lui su verde pubblico, vasca a Movedo, via Valsugana e l’accordo con la Fiocchi.
Si capisce: cerca una spalla su cui piangere
Siamo alla commedia

La nuova assessora Sacchi dà l’impressione di esser li per sbaglio.
Dopo aver già millantato sui ponti pedonali chiusi, risponde a domande mai poste solo perché se l’era in precedenza preparate, è all’oscuro dell’esistenza del Centro sportivo Gal, della possibilità per altri culti oltre le parrocchie di attingere a contributi previsti a bilancio tanto che Pietrobelli deve venirle nuovamente in soccorso; nasconde documentazione ai consiglieri, glielo fanno notare, si giustifica arrampicandosi come un pulitore di facciate di grattacieli: “siccome non volevo darveli all’ultimo non ve li ho dati affatto”.
Siamo alla commedia. Amara.

Proteggete il soldato Pietrobelli, per carità.

Ma la commedia si trasforma in farsa quando nel Bilancio spunta la voce di 7 milioni di euro di ulteriore stanziamento per il Nuovo Municipio.  Non perché si è aggiunto piscina, pc, pannelli o rubinetti di marca, ma perché la Giunta prima pur avendo detto che tutto finito costava 12 milioni, si era dimenticata che era solo per terminare il primo dei due lotti.
Tutti complici: Pd, Appello forse pure gli uffici
Giustamente l’assessore Pietrobelli stupito ne ha sottolineato la gravità e la scorrettezza contabile e finanziaria.

C’è da ridere, con spavento