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STRADE SCOLASTICHE

STRADE_SCOLASTICHE_04La  scuola fra pochi mesi finisce.

È importante intanto portarsi avanti, sperimentare, studiare soluzioni possibili, generali e particolari in termini di mobilità

Le Zone 30, i controlli anche sanzionatori del divieto di sosta/fermata, la segnaletica orizzontale/verticale specifica davanti alle scuole, percorsi protetti, i bus gratuiti, la chiusura temporanea di strade alle auto.
La Strada scolastica“, è dentro tutto questo: permette ai bimbi di camminare o pedalare in sicurezza per raggiungere la scuola, in autonomia e in modo sostenibile

Questa mira a decongestionare l’area in prossimità della scuola dallo smog, dagli ingorghi che ogni giorno si creano a causa di auto che si riversano fin davanti ai cancelli di entrata degli istituti scolastici.
Contrastano l’ormai annoso fenomeno della doppia, tripla, quarta fila, causa di rallentamento del resto dell’utenza e del servizio pubblico. Azzerano il rischio dei drammatici incidenti tra auto e bimbi.

Sarebbe interessante che nei prossimi mesi si vedano delle sperimentazioni, degli approfondimenti amministrativi in Commissione, perché Lecco bella, sostenibile, solidale, grande non può essere solo quella del 2030

LECCO QUARTIERE BELLO DI LECCO

FB_IMG_16143770185938770 FB_IMG_16143770139526030Leggo la lettera di Fazzini di FattoreLecco sul futuro della città e non posso che pensare: toh il vuoto scritto bene

Nei prossimi anni, grazie a FL, la città sarà il quartiere bello di Milano
Saremo invasi da polentoni sciuri che aman le città su misura. Milano si sta già svuotando: Troppo caos, brutta aria. Ci dice che lo dice anche il giornale
Nemmeno una riga per il dubbio che un po’ si svuota perché è cara come il fuoco
Ma bisogna alimentare l’immaginario collettivo, i pensatori fanno la lettera e i politici chissà magari i Pgt e nuove cubature.

Intanto Lecco ha 2000 appartamenti sfitti.
Sarebbe interessante partire da qui, ma Fazzini non ce lo dice. Tasse più impegnative. Una Fondazione per la Casa che garantisca gli affitti, no. Nessuna proposta.

E poi un po’ di umiliante umiliazione verso questi anni di vita sociale culturale turistica della Città come fossimo sempre all’anno zero Fazzini non ce la risparmia

Un po’ ruffiano e banale cita le Mostre di Tintoretto e Lotto come le uniche iniziative degne di un Capoluogo di provincia.

È offensivo.
In questi anni solo per stare alle Mostre ci son stati i Macchiaioli, l’Ottocento Lombardo, enormemente più di valore artistico. E altre oltre a vari Festival. Ma si sa siamo i primi a farci male da soli.
Trovo il silenzio di politici e operatori culturali un errore. Continuare a lasciar passare questa idea che senza due quadri, il nulla. È dannoso

Stiamo diventando il quartiere bello di Milano, a un’ora di strada con una 36 che fa schifo e un servizio ferroviario che se lo facesse sarebbe già un passo avanti.

Però si suggeriscono Cinema (Valsecchi c’è) e teatro. Quest ultimo se andrà liscio non riaprirà prima del 2022 e continuerà ad avere 400 posti.

Fazzini ci ricorda poi la Piccola come imminente strumento per l’esodo dei polentoni sciuri.
Gli va ricordato che questa viene pronta, se vien pronta, solo nel secondo mandato Gattinoni per diretta dichiarazione

Idem il lungolago perché non basta mica solo un concorso di idee. E una promessa elettorale. Servon Bandi, Progetti esecutivi e soldi a Bilancio
A oggi non vi è nessuno dei tre.
Sarebbe interessante iniziare a ritirare la ruera in orario, dare le piazze alle persone e non alle auto, allargare la pedonalizzazione e sanzionare i cafoni.

Vuoi mettere Lecco come quartiere bello di Lecco che figata sarebbe?

GIOCHI TEMPI E SPAZI RESTITUITI

GIOCHI DI STRADA FUOCO(Più che) sottrarre spazi alla strada, riprenderseli e inventarli, reinventarli. Restituirli alle persone.
Creare pretesti e proposte di socialità.

I ragazzi sono chiusi in casa da un tempo ormai caduto dal calendario.  E in ogni dove chiusi si sta male.

Perché non essere pronti in questa primavera, che prima o poi deve arrivare, e creare altri spazi per stare insieme, per il gioco, per la musica, per il tempo che torna tempo e per tutto quello che si saprà inventare e condividere?

Perché dentro parchi, in parcheggi non solo più tali, sopra a un muro e in una piazza, in mezzo a un rione e lungo una passeggiata, in un non-luogo e in luogo-nuovo, con poco ma non per poco, non mettere a disposizione, condividere, moltiplicare il Bene Comune e spazio condiviso e libero?
Mettendo un canestro e due righe dove ora non c’è, una pedana per giochi, esercizi, yoga, una porta disegnata su un muro, due prese in un quadro, un bersaglio sulla parete, una campana con i gessetti, due assi ricurve per salti con le rotelle, caselle alternate per le pedine, uno schermo smart e un solco a biscia di biglia come una pista, un tavolo con una rete di legno….
E chi ne ha più ne metta.

Riprendere fiato perdendolo in giochi, in suoni e in tutto quello che ognuno e insieme saprà inventare. Moltiplicando BeneComune e spazio liberato, restituito, alle persone.

PER FARE UN ALBERO CI VUOLE IL VOTO

FB_IMG_15985621941117323Ste azioni di piantumazione in favore di telecamere e coi vessilli partitici.

Roba che non si può vedere.

Lo impone soprattutto già il buongusto dopo la strage ambientale del decennio passato. Oltre 400 alberi eliminati e solo una settantina messi correttamente a dimora.

FB_IMG_15985621861487028Le si faccia, per rispetto del cittadino, al 400imo albero piantato, al 10 corridoio verde urbano tracciato, alla 30ima nuova aiuola creata a sottrazione di asfalto.

Non adesso dopo la strage ambientale e del verde urbano che nel silenzio totale proprio di chi oggi simbolicamente pianta un albero dopo averne tagliati 400 aveva voce e ruolo per evitarlo.

Perché poi quanti tigli devi piantare per compensare il danno ambientale della cavazione e le migliaia di tonnellate di CO2 che il forno Unicalce produce in quota sul Magnodeno?

FB_IMG_15985622016061916Più foto ai fatti finiti meno alla propaganda iniziale

GUANTO DI VELLUTO IN PUGNO DI FERRO

FB_IMG_15966324874852713C’è già la prima vittima della “Campagna elettorale gentile” del Csx appena inaugurata

È Anghileri che si è schiantato sopra i vetri su cui stava malamente arrampicandosi a proposito del Teleriscaldamento  (TLR)

Per giustificare un’alleanza con ciellini, Gattinoni, Pd e liste civetta, che a esser gentili, è credibile come veder Salvini al Parlamento europeo, ha inanellato una quantità di panzane che a crederci davvero saremmo le altre vittime di questa “campagna elettorale gentile”

Gentile come un guanto di velluto in un pugno di ferro sulle nostre guance di cittadini. Violenta nello strapazzar la verità per nascondere l’ingiustificabile

Innanzitutto Anghileri si schianta sul voler sminuire l’importanza del TLR come tema elettorale  Era poi solo il 20/1/2020 quando, proprio lui, per l’ennesima volta, ribadiva l’importanza primaria del TLR, insieme a paritarie e Servizi sociali.
Tre temi che, lo si vede dallo stesso Programma di coalizione, sono scomparsi.  Gentilmente rifiutati dagli altri, educatamente tolti da Anghileri

Ma il sasso che si schianta sulla vetrina della credibilità è la scorrettezza con cui mica poi così gentile verso i cittadini, dice che il TLR ormai è cosa fatta – “è stato approvato in via definitiva” – che non si può fare più nulla.

Balle. 1) La Convenzione prevede esplicitamente il diritto di recesso. 2) Senza penali. 3) Nessun atto concede l’utilizzo del sottosuolo. 4) La Società ha addirittura facoltà di non assegnare il progetto e l’esecuzione dei lavori. 4) Lecco non ha obblighi.
Poi proprio lui il 20/7/2018 scriveva che l’ultimo sì al progetto definitivo (che ancora non c’è) spetta al Consiglio comunale.

Insomma si sente il frastuono violento del vetro della verità che va in frantumi dalle parole ferme rimangiate, dagli impegni dimenticati, dai fatti tenuti nascosti. Quanto sarebbe più serio dire invece che gli sta bene tutto pur di non far vincere gli impresentabili dall’altra parte? Più che la mossa del cavallo di Foa, siamo al volo dell’acrobata sugli specchi di Anghileri.

#gentilmentepotetevitarediprenderciperilculo?

EVITARE, RIDURRE, MITIGARE, COMPENSARE

compensazione ecologicaIl suolo è una risorsa, limitata – come l’acqua e l’aria – e non rinnovabile. Un bene comune dunque, da tutelare e preservare.

Il suolo ha un valore ambientale, sociale, culturale ed economico, fondamentale per tutta la collettività. Un valore che viene quotidianamente eroso dall’inarrestabile attività edificatoria e dalla dissennata cementificazione dei nostri territori.

Ci stanno togliendo il terreno da sotto i piedi La Lombardia è una delle Rregioni più urbanizzate e cementificate d’Europa. Negli ultimi anni il suolo è stato consumato al ritmo di 140.000 m2 (l’equivalente di circa 20 campi di calcio) al giorno, per un totale di quasi 5.000 ettari l’anno coperti da cemento e asfalto, distrutti dall’edilizia residenziale e commerciale… terra che non tornerà più, poiché è quasi impossibile che un terreno edificato possa tornare fertile.

Il principio deve essere: Evitare, ridurre, mitigare, compensare

Ognuno di noi ha bisogno di un po’ di suolo. Il suolo su cui si produce la nostra dose giornaliera di alimenti, il suolo che è parte del nostro paesaggio. Ma anche il suolo distrutto per costruirci la nostra casa, o la strada che ci permette di muoverci.

Da sempre l’essere umano ha consumato un po’ di suolo ma da alcuni anni la situazione è cambiata: il consumo di suolo cresce molto più del fabbisogno abitativo. Anzi, si costruisce moltissimo senza nemmeno porsi il problema di dare una casa a chi ne ha bisogno. Il consumo di suolo negli ultimi decenni ha significato:– speculazione edilizia a vantaggio di pochi operatori immobiliari– uno stato di ‘dipendenza’ per i comuni, che hanno lottizzato per ottenere entrate economiche tramite gli oneri di urbanizzazione compensazione ecologica bis

Si deve raggiungere quindi l’obiettivo, da subito, di rendere obbligatorio, dovunque possibile, il riuso delle aree dismesse o sottoutilizzate che devon anche essere individuate con la mappatura comunale, per far fronte ad ogni nuovo bisogno insediativo. – Meglio ancora sarebbe imparare a recuperarl aree attraverso boschi urbani, restituirle ai vuoti ma di fruizione ecologici e a verde-   Solo quando si dimostra inevitabile usare suolo libero, viene imposto l’obbligo di compensare la perdita di valore ambientale, ‘costruendo natura’ su una superficie doppia a quella consumata, rendendola fruibile alla comunità locale. E deve essere realizzata prima di ottenere il permesso di costruire e prevedere il vincolo a finalità di uso pubblico di carattere ecologico-ambientale sulla corrispondente porzione di territorio comunale.

La compensazione ecologica preventiva si va ad aggiungere agli altri oneri già previsti dalle normative vigenti, allo scopo di scoraggiare il consumo di suolo libero. La compensazione non avrà ripercussioni negative sulle entrate dei Comuni perché non sostituisce gli oneri di urbanizzazione, ma anzi si aggiunge ad essi. La Crescita zero del cemento è un atto d’amore per la città. Il principio deve essere: Evitare, ridurre, mitigare, compensare

Lo stop alla predazione del Territorio vuole essere quel tale che arriva e dice: “Scusi, può evitare. Mi dà fastidio…” Il Principio di compensazione ecologica del territorio è appunto questo signore. Siamo ognuno di noi.