Non vorrei farla più di quanto é ma se anche nelle piccole cose….
É qualcosa più della mala burocrazia. È più vicina alla mancanza di rispetto.
Credo, infatti, non sia normale, e nemmeno accettabile, che due Enti pubblici – Scuola e Asl – non siano in grado o forse non vogliano parlarsi, in merito all’obbligo delle vaccinazioni e alla loro verifica per permettere la frequenza scolastica degli studenti, lasciando gli oneri alle famiglie.
Quest’ultime infatti devono dimostrare alla scuola, fotocopiando il proprio “libretto delle vaccinazioni” o andando direttamente agli uffici Asl a farsi rilasciare un attestato, che i propri figli son stati vaccinati.
Non è complicato, ovviamente recuperare il libretto e fare una fotocopia in un negozio del quartiere, un poco di più se serve andar fin all’ASL…
Ma non è assurdo, che dati già a disposizione dell’Ente pubblico debbano essere ogni volta ripresentati dal cittadino? (perché è così anche quando si va in Questura, all’Agenzia delle Entrate, in un qualsiasi Comune, all’Inps ect).
E poi già le vedi lá insieme alle altre, un’infinità di fotocopie e fotocopie, di faldoni e faldoni, di armadi e armadi pieni inutilmente, quando bastava e basterebbe un banale programmino informatico che incroci il codice fiscale degli iscritti a scuola con quelli degli elenchi dell’Asl che entrambi giá possiedono.
Il tutto sarebbe così anche archiviato senza occupare spazio.
Dovremmo vaccinarci anche contro queste assurdità di malaburocrazia