Mi chiedo se non si sta un po’ esagerando, sopravvalutando, il ruolo civico dei premiati con la più alta onorificenza cittadina o sottovalutando il significato alto che una Benemerenza dovrebbe avere e ha
Riconoscimenti così “a manica larga” come quello, per non essere ipocriti e anzi rispettosi, a Paolo Cereda, da qualche anno prematuramente deceduto, ex Presidente locale di Libera facilissimamente assegnabili ad altre decine se non centinaia di persone del sociale, non contribuiscono a tutto questo depotenziamento di valore?
Possiamo chiedercelo?
Certo il Regolamento per l’assegnazione del San Nicolò d’oro, in mano a un bilancino politico dei consiglieri comunali lega un poco le mani, dove i veti contan più delle convergenze e in più lo si può solo assegnare alle proposte che arrivano dai cittadini, dove è parola degli stessi giurati “purtroppo ormai da anni nelle segnalazioni dei cittadini la “vitalità” e il sentimento sulle benemerenze è poco sentito cosa che comporta poche segnalazioni o alcune (che poi rimangono segrete e non premiate) di livello davvero “normale”.
Possiamo ritenere che sia ora di metterci mano? Con tutti i limiti della politica probabilmente sarebbe meglio una commissione che valuti nomi e proposte a prescindere dalle segnalazioni, oppure farlo ogni 2-5 anni… per evitare magari assegnazioni non stellari.
Insomma più Benemerenza e meno benevolenza.
Anche col rischio di esser tacciati come “nemici della contentezza”.
Fateci caso