Un brutto spettacolo la discussione sull’addizionale Irpef ieri sera in Comune
Il punto era la conferma anche per il 2024 dell’aliquota da applicare, dopo che per quest’anno era stata già innalzata al massimo consentito, lo 0,80%, a tutti, eliminando gli scaglioni di reddito.
Una tassa arrivata a 6,8 milioni nel 2023 dai 3,3 dell’anno prima.
La discussione ha visto aspetti desolanti
L:aliquota è rimasta invariata. Alta.
Le Famiglie lecchesi pagheranno anche il prossimo anno 3,5 milioni € in più con un buffetto che sa più di elemosina che giustizia, elevando di solo 1000€ da 16.000€ a 17.000 il reddito annuo di chi non la dovrà pagare.
Un totale di 100.000€ da dividere tra 900 famiglie che sono ben 10€ di media di risparmio al mese per ognuna.
Due briciole a chi manca tutto il pane.
Non voler quindi tener conto che in un anno la perdita di potere d’acquisto delle famiglie è ben più di 120€.
Oggi con 17.000€ di reddito campi decisamente peggio che con 16.000€ dello scorso anno.
Possiamo anche dire che i 100.000€ che il Comune non prende con l’Irpef li dovrà prendere da un’altra parte.
Ma l’assessore Pietrobelli non ha ancora capito dove. Per iniziare comunque ha aumentato il prezzo dei parcheggi, della mensa, del nido…
Non c’era un centesimo a disposizione in più per le famiglie forse anche perchè han preferito spenderli per consulenze un po’ pretenziose; Spenderli per ancorare per pochi giorni la piattaforma galleggiante e farci suonare un paio di musicisti: spesa ben 83.000€; Forse anche perché preferiscono spenderne, settimana prossima, altri 20.000€ per un’ora o poco più di concerto per qualche centinaio di persone in Erna; O regalarne 200.000€ a qualche negozio e solo se del centro; Si sceglie di far viaggiare gratis sui bus i figli di famiglie anche straricche, usando i soldi anche di quelle più fragili, ma non c’è un centesimo in più per fare quadrare il Bilancio senza i soldi dell’Irpef comunale di quest’ultime.
Sembra uno scherzo o una beffa
Il bugiardino desolante ha messo poi il fiocco quando si è scoperto grazie al consigliere Simone Brigatti che fino a due giorni fa l’Ass. Pietrobelli aveva categoricamente ed esplicitamente escluso la possibilità di qualsiasi centesimo per alzare l’esenzione alle famiglie più fragili motivandola con durezza e nessun margine di trattativa perché sarebbe crollato l’equilibrio di Bilancio.
Ieri in Consiglio, lui stesso, ha smentito lui stesso. Un comportamento che avrebbe dovuto portare a rassegnare le dimissioni
Ma su questo l’assessore si è autoesentato