Rossi dice di stare con Nava e con lo schieramento che lo sostiene per i valori che esprime. Li riporto testuali come scritti dallo stesso campione olimpico nel comunicato stampa: “L’italianità, il rispetto delle regole, il rispetto dell’avversario, l’integrazione e la solidarietà”. Ognuno è libero di trovare le motivazioni che meglio gli aggradano per sostenere un candidato, però è bene che queste siano solide, inconfutabili, credibili se esplicitate in pubblico.
I valori dell’italianità mi sembra abbastanza palese che non siano scritti, diciamo così nella pietra, per usare un eufemismo, per esempio nel partito della Lega Nord padania. Quella che invitava, ad usare il tricolore (quello stesso che Antonio Rossi con fierezza e orgoglio di tutti noi, emozionato portava come portabandiera, all’apertura delle olimpiadi di Pechino) per pulircisi il culo.
Il rispetto delle regole, valore che ha fatto del campione plurimedagliato Rossi soprattutto il simbolo di uno sport pulito, leale, onesto, non mi sembra sia scritto, diciamo così nella pietra, per usare un eufemismo, nell’azione politica e giudiziaria sia del Presidente del Consiglio e capo del partito che sostiene Nava che dai parlamentari che tutto questo permettono. Non è poca cosa ricordare il continuo legiferare per tutelare interessi personali di Berlusconi. Dal falso in bilancio al Lodo Alfano o al precedente Lodo Schifani, o ricordare le sentenze di corruzione di giudici per la Mondatori o il recente caso dell’avvocato Mills e comunque il sottrarsi alla regola che “la Legge è uguale per tutti” tutte azioni che nello sport si chiamerebbero Doping.
L‘integrazione, mi sembra abbastanza palese sia un valore che non è scritto diciamo così nella pietra, per usare un eufemismo, nei comportamenti di Lega e popolo delle Libertà. Il suggerire ed invitare a sparare ai gommoni (o alle canoe?) dei migranti per non farli attraccare alle coste italiane, o i respingimenti di queste settimane di chi potrebbe come da Costituzione italiana avere diritto d’asilo, biasimati anche dall’ONU, o cercare di scaraventarli per 6 mesi dentro i CPT che sono Lager, per usare le stesse parole di Berlusconi, chi disperato, affamato, scappa da fame, guerre e torture, appunto non mi sembra sinonimo di volontà di integrazione.
Il valore della solidarietà, nel caso mai ci fosse in uno schieramento che non ha nei fatti, nella concretezza, nel quotidiano, civile e politico quelli dell’italianità, del rispetto delle regole e dell’integrazione, è, con evidenza, solo una foglia di fico.
E’ questo che mi fa male dello schierarsi di Antonio Rossi, l’uso di valori a lui senz’altro famigliari e innati per giustificare pubblicamente un sostegno a un candidato e ad uno schieramento che senza Rossi, evidentemente non potevano vantarsi di avere e che restano troppo pochi.
Come faccio a spiegare ai miei bimbi, di quell’uomo bellissimo che aveva in fondo agli occhi, lui in cima la mondo, il dono della misura e oggi ha fatto, lui pagaia d’oro, un buco micidiale nell’acqua finendoci dentro, ingenuamente?
“Come faccio a spiegare ai miei bimbi, di quell`uomo bellissimo che aveva in fondo agli occhi, lui in cima la mondo, il dono della misura e oggi ha fatto, lui pagaia d`oro, un buco micidiale nell`acqua finendoci dentro, ingenuamente?”
Caro Trezzi,
per una volta ha un`occasione irripetibile, dimostrare ai suoi figli che le sue parole sull`uguaglianza, sul razzismo, sul pregiudizio non sono semplici chiacchiere.
Ricordi ai suoi bimbi che Rossi rimane un campione, un uomo degno di rispetto come tutti anche se si è schierato in provincia con la parte politica che lei avversa.
Ricordi che lo stesso rispetto che lei porta alle persone che stima, va portato anche verso il resto dell`umanità, magari criticandola anche aspramente, ma sempre evitando pregiudizi e facile “razzismo” (se non proprio parole offensive nei confronti dell`avversario politico).
Dimostri che non è uguale a quelli che vedono nei musulmani il pericolo perché lontani dalla religione che qui da noi è prevalente:
Lei non lo vede neanche nei singoli che (sbagliando ovviamnete) si schierano con il pdl o la lega.
Insegni ai suoi figli che se esistono valori condivisi le differenze politiche si possono superare, e che anche se in ogni schieramento ci sono mele marce, la fiducia nelle persone viene prima di tutto.
Ecco perché oggi la invidio: ha la possibilità di spiegare ai suoi figli come diventare uomini.
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