3 pensieri su “IL MERITO DELLA GELMINI (e quello di Duccio di averglielo domandato)”
GELMINI bella presenza
Durante la campagna elettorale, si sa, se ne vedono e sentono di cotte e di crude. Domenica 3i maggio il ministro all’istruzione Gelmini ha percorso un tour de force nella nostra cara Provincia partendo alle quattro del pomeriggio da Osnago, obiettivo: sostegno ai candidati Pdl sindaco (Brambilla) e presidente provinciale (Nava).
Forse gli amici del Pdl, convinti di avere non il 60, non il 70, ma il 100% del consenso, hanno creduto impossibile che qualche “sovversivo” potesse inscenare anche la più pacifica e innoqua delle contestazioni.
LI ABBIAMO SONORAMENTE SMENTITI
Il cordone di polizia, ridicolo nella sua inverosimilmente eccessiva numerosità (ben tre cammionette), ha immediatamente identificato tutti coloro che non stavano dalla parte “giusta” della piazza: ragazzi, donne e anziani tra cui anche solo degli innocenti passanti. Subito si sono guadagnati l’antipatia del paesino di Osnago, già noto per la sua tendenza politica a sinistra.
Dopo l’intimidazione delle forse dell’ordine e l’identificazione massiccia dei presenti ecco arrivare il ministro in pompa magna, con tanto di seguito di Bmw e Mercedes, lacchè in giacca e cravatta e security-men in abito scuro….. i primi fischi e le prime domande: A OSNAGO AVETE APPENA INGRANDITO LA STAZIONE FERROVIARIA, FORSE CHE I TRENI NON SONO POI COSI’ PERFETTI COME CI RACCONTATE????? Cresce la tensione.
Quando finalmente comincia il comizio persino i berluscones non credono alle loro orecchie; la Gelmini parla di una scuola allo sbando per colpa della “sinistra complottista”, delle “poche centinaia” di manifestanti “nemmeno uno ha mai letto il testo della riforma”, i “giornali di sinistra” hanno volutamente ingigandito i numeri delle contestazioni e “falsificato i contenuti” dei decreti governativi…. e così via…. Non un dato, non un esempio per descrivere i presunti meriti del suo progetto di scuola pubblica, ma solo tanti slogan tipici del linguaggio berlusconiano.
Il tutto si conclude tra i pochi applausi dei politicanti azzurri e i molti fischi della gente sopraggiunta anche dai paesi vicini.
I Giovani Comunisti c’erano, accanto a Rete Scuole e a tante singole individualità: il resto della “sinistra” dov’era??
Boh, non capisco bene la questione. Non era proibito dare l’esame di abilitazione a Reggio Calabria, non è reato. In fondo uno magari fa anche l’università dove gli sembra più facile, ad esempio a Pavia invece che a Milano, è una possibilità. Semmai c’è da chiedersi perchè al sud sia più facile passare gli esami che al nord e perchè molti professori che hanno preso la laurea facile al sud vengano al nord a tarellare gli studenti. Poi se uno si rompe di farsi prendere a mazzate da degli esaminatori a cui è stato tutto facile e va al sud non glielo puoi mica rimproverare. Certo sarebbe meglio che non facesse del moralismo come Gelmini, ma in fatto di moralisti a vanvera quanti ce n’è trasversalmente…
comprendo il ragionamento Silvia
però sai se facciamo moralismo io e te ha un peso, diciamo un disquisire così accademico
se la lezione di moralità, del merito, me la tira la Ministra dell’Istruzione
è un poco diverso
è volgare e indegno
GELMINI bella presenza
Durante la campagna elettorale, si sa, se ne vedono e sentono di cotte e di crude. Domenica 3i maggio il ministro all’istruzione Gelmini ha percorso un tour de force nella nostra cara Provincia partendo alle quattro del pomeriggio da Osnago, obiettivo: sostegno ai candidati Pdl sindaco (Brambilla) e presidente provinciale (Nava).
Forse gli amici del Pdl, convinti di avere non il 60, non il 70, ma il 100% del consenso, hanno creduto impossibile che qualche “sovversivo” potesse inscenare anche la più pacifica e innoqua delle contestazioni.
LI ABBIAMO SONORAMENTE SMENTITI
Il cordone di polizia, ridicolo nella sua inverosimilmente eccessiva numerosità (ben tre cammionette), ha immediatamente identificato tutti coloro che non stavano dalla parte “giusta” della piazza: ragazzi, donne e anziani tra cui anche solo degli innocenti passanti. Subito si sono guadagnati l’antipatia del paesino di Osnago, già noto per la sua tendenza politica a sinistra.
Dopo l’intimidazione delle forse dell’ordine e l’identificazione massiccia dei presenti ecco arrivare il ministro in pompa magna, con tanto di seguito di Bmw e Mercedes, lacchè in giacca e cravatta e security-men in abito scuro….. i primi fischi e le prime domande: A OSNAGO AVETE APPENA INGRANDITO LA STAZIONE FERROVIARIA, FORSE CHE I TRENI NON SONO POI COSI’ PERFETTI COME CI RACCONTATE????? Cresce la tensione.
Quando finalmente comincia il comizio persino i berluscones non credono alle loro orecchie; la Gelmini parla di una scuola allo sbando per colpa della “sinistra complottista”, delle “poche centinaia” di manifestanti “nemmeno uno ha mai letto il testo della riforma”, i “giornali di sinistra” hanno volutamente ingigandito i numeri delle contestazioni e “falsificato i contenuti” dei decreti governativi…. e così via…. Non un dato, non un esempio per descrivere i presunti meriti del suo progetto di scuola pubblica, ma solo tanti slogan tipici del linguaggio berlusconiano.
Il tutto si conclude tra i pochi applausi dei politicanti azzurri e i molti fischi della gente sopraggiunta anche dai paesi vicini.
I Giovani Comunisti c’erano, accanto a Rete Scuole e a tante singole individualità: il resto della “sinistra” dov’era??
Boh, non capisco bene la questione. Non era proibito dare l’esame di abilitazione a Reggio Calabria, non è reato. In fondo uno magari fa anche l’università dove gli sembra più facile, ad esempio a Pavia invece che a Milano, è una possibilità. Semmai c’è da chiedersi perchè al sud sia più facile passare gli esami che al nord e perchè molti professori che hanno preso la laurea facile al sud vengano al nord a tarellare gli studenti. Poi se uno si rompe di farsi prendere a mazzate da degli esaminatori a cui è stato tutto facile e va al sud non glielo puoi mica rimproverare. Certo sarebbe meglio che non facesse del moralismo come Gelmini, ma in fatto di moralisti a vanvera quanti ce n’è trasversalmente…
comprendo il ragionamento Silvia
però sai se facciamo moralismo io e te ha un peso, diciamo un disquisire così accademico
se la lezione di moralità, del merito, me la tira la Ministra dell’Istruzione
è un poco diverso
è volgare e indegno