La morte redime, cancella, appiattisce. Tutti, nel giorno in cui non lo sapremo, diventeremo buoni, generosi e persino simpatici. In campagna elettorale Obama mai avrebbe detto che Michael Jackson “è stato uno dei più grandi artisti del secolo” Lo stesso Jacko accusato – ingiustamente – di pedofilia, decine di volte sotto i ferri per annullare il naso, schiarirsi la pelle, rifarsi un corpo. Il protagonista di matrimoni bislacchi e improbabili inseminazioni artificiali, l’intimo amico di un boa bianco. Nel giorno di un funerale si può. Perché la morte evidenzia, esalta, unisce. Presidenti, papi, dittatori e popolo. Artisti pronti a tutto pur di esibirsi davanti ad una bara dorata di 25mila dollari. Fan disposti a spenderne 100mila per esserci. Un milione in processione solo per sfiorare lo Staples Center. Cantare con Stevie e Mariah. Ascoltare Kobe, magic e Brooke. Vedere il pianto innocente della figlia. Soffrire in mondovisione come per Lady D e Ayrton Senna. Quello che fa solo la morte degli immortali. Redime, cancella, appiattisce, evidenzia, esalta, unisce. (ilsole24ore)
Buon viaggio Peter Pan e non badarci troppo. Tu, morto di crepacuore.