Non mi sono ancora rimesso, la bronchite mi opprime, mi crea una sensazione di mancanza d’aria. E’ che soffro anche di asma e quando si sommano le cose, mi viene proprio fame d’aria, d’aria fresca e spazi infiniti introvabili dentro casa. Passerà. A proposito d’aria, c’è un’aria strana in giro, pesante di quelle che ci vorrebbe una sola voce per dire che è giunto il momento di cambiare l’aria, di aprire le finestre tutti insieme. Si tratta del nostro futuro, soprattutto quello dei nostri figli che hanno il diritto di crescere e vivere in un paese dove non ci sia nessuno che debba dimostrare di che pasta è fatto, in un paese dove nessuno abbia bisogno della pasta di qualcuno. Passerà, passerà la bronchite, tornerà l’aria fresca.
EMERGENZA DEMOCRATICA
La democrazia è in pericolo, si dice. Ma vi è mai stata democrazia? Dipende cosa si intende per democrazia, se nell’accezione italiana e afgana (basta che si voti e morta lì) o nell’effettivo ‘potere del popolo’. Com’è noto sono un irresponsabile fautore del velleitarismo del tanto peggio tanto meglio e ritengo che questo paese, come tutti i paesi occidentali, non abbia bisogno di governi tecnici di transizione né di passare indenne attraverso le crisi, economiche e istituzionali, senza traumi, ma di una bella rivoluzione. La trimurti (Fini, Casini, D’Alema) che si propone come prestanome dei poteri forti, della ‘italia futura’, per continuare a sgovernare il paese non promette nulla di buono per lavoratori dipendenti, precari, disoccupati con le ‘”riforme del welfare” che ha in serbo (qualcuno dovrà pur pagare la recessione e perché non cogliere l’occasione per farla pagare sempre ai soliti, così, per fare qualcosa di nuovo ?).
L’esperimento del laboratorio Italia, già indicato da Debord come prodromo delle future società occidentali, sta finendo in vacca. Assistiamo allo spettacolo dell’epilogo di un sistema che si contorce negli spasmi delle proprie contraddizioni. Questa società dello spettacolo necessita di una scossa, della scintilla che incendi la prateria.
Forza Silvio, resisti fino all’ultimo. Muoia Berlusconi con tutti i filistei. Come diceva quel tale, grande è la confusione sotto il cielo : la situazione è eccellente …
Le disgrazie sono di sinistra
Il buongiorno di Gramellini-la Stampa
Dopo il proclama del Capo, il quadro è finalmente chiaro. I magistrati sono di sinistra, e questo già si sapeva. La tv pubblica, eccetto Topo Gigio, è di sinistra. Il 72% dei giornali è di sinistra (non il 71 e nemmeno il 73: il 72, l’ha detto Lui). La Corte Costituzionale è di sinistra, il Quirinale è di sinistra, gli arbitri in genere sono di sinistra, e anche i vigili che danno le multe sono di sinistra, i professori che rifilano 4 a mio figlio sono di sinistra, il vicino di casa che appesta il pianerottolo con la sua frittura è di sinistra, la signora che mi ha scippato il parcheggio è di sinistra, come la Regina di Biancaneve, Veronica Lario e la Costituzione: tutte di sinistra.
La sveglia alle sette è di sinistra, la barba da radere è di sinistra, il caffè amaro è di sinistra, i calzini bucati e gli ingorghi al semaforo sono di sinistra, il capufficio odioso è di sinistra, la moglie che mi ricorda le commissioni da fare è di estrema sinistra. Il Superenalotto è di sinistra, altrimenti vincerei. Gli stranieri, i comici, i miliardari e i gatti neri sono di sinistra. Le escort sono di sinistra, ma solo quelle che chiacchierano, naturalmente. Cavour era di sinistra, come Montanelli e Barbarossa, del resto. Fini è di sinistra e pure le previsioni del tempo, se segnalano pioggia. Persino io, quando non digerisco la peperonata, divento di sinistra. Da noi l’unica disgrazia che non sia di sinistra è la sinistra.
P.S. Viva l’Italia, viva Berlusconi! (anche questo l’ha detto Lui).
di che pasta è fatto silvio?
Pasta Fissan, direi. Quando si ha la faccia come il c…