Mi sono sognato che stavo in piedi, in coda di notte con temperature glaciali. Stavo davanti ad una scuola insieme ad altri genitori.
I posti per il tempo pieno erano limitati e non volevo rimanere escluso da questo indispensabile servizio, per questo stavo lì, per essere fra i primi la mattina a depositare la domanda di iscrizione.
Improvvisamente mi sono svegliato, ci ho messo qualche minuto a tranquillizzarmi e a realizzare che si trattava solo di un incubo. Ho ripreso sonno, felice di vivere in un paese che spende e investe molto per la scuola e l’istruzione dei nostri figli e per il ponte sullo stretto di Messina.
Dal nostro sempre più bravo ex khorakhaneker Francesco
Vedi la scena finale di C’eravamo tanto amati di Scola