Dal genio di Pococurante un commento sull’attualità
Muffa s.f.: nome generico di funghi molto piccoli che si sviluppano in gran numero su sostanze animali o vegetali in decomposizione, spec. in luoghi scuri e umidi, formando una peluria biancastra, verdognola …
La lega è come la muffa.
Nasce cresce e prospera grazie a decomposizioni (della società civile), si ingrossa grazie ai problemi, ai drammi senza mai risolverli. Come un parassita si aggrappa ai muri dei potenti. E quando crolla il muro cade anche la muffa.
La ‘guerriglia’ di Milano cade come la manna per la lega, in questa città corrotta fino al midollo, dove l’aspettativa di impunità è tale che induce a commettere imprudenze anche nel percepire tangenti. Se si potessero intercettare anche i pensieri dei vari avvoltoi, es. Salvini, non si discosterebbero da quelli degli sciacalli che prefiguravano lauti profitti dal terremoto. Una bella, tragica rissa fra immigrati cade a fagiolo per far passare in secondo piano l’arresto del suo alleato, prontamente visitato in cella per portargli ‘solidarietà umana’, a riprova di una concezione lasca della tolleranza zero. E soprattutto per tornare a promettere, promettere. Sicurezza, tranquillità … stiano tranquilli i milanesi: quelle scene lì vanno viste solo alla tv, ma non devono accadere da noi. Noi dobbiamo continuare tutto come prima, guardare sereni i telequiz, Sanremo, mentre nel resto del mondo avvengono cambiamenti epocali. Che però non ci riguardano. Queste le promesse irrealistiche, irrealizzabili, utopistiche con le quali i professionisti della politica della lega ingannano i loro elettori e i loro numerosi militanti in buona fede, oltre che coloro che si accorgono della tragicità della Storia solo quando vedono la loro auto rovesciata in strada, e allora si scandalizzano. Ci sarebbe da scandalizzarsi e da stupirsi se coloro che per secoli hanno subito quella violenza che li ha costretti a migrare si limitassero a covarla e restituirla con episodi sporadici e non con prassi quotidiana.
Milano deve stare tranquilla. Milano poi …
Milano è una polveriera, Milano non sta mai tranquilla.
E’ stata il laboratorio e l’epicentro delle più rilevanti novità socio-politiche degli ultimi cento anni (fascismo, liberazione, boom economico, brigate rosse, craxismo, la stessa lega, mani pulite, forza italia). La sensazione, la percezione, il presagio è che il tempo delle chiacchiere e dei bluff stia finendo … i segnali si moltiplicano. Presto il comune sentire potrebbe esprimere ‘solidarietà umana’ ad altri, che non siano il potente di turno inciampato nella polvere.
La Storia siamo noi, nessuno si senta escluso.
La novità verrà a stanarci ‘casa per casa’ richiamandoci alle nostre responsabilità. Spazzando via (temporaneamente, altri arriveranno, ma intanto questi comincino a tremare) impuniti, tangentisti, farisei, sepolcri imbiancati, ladri di verità. E la muffa.
ottimo articolo, complimenti …