Sempre più difficoltosa la propaganda governativa. Non essendo più spendibili i bluff dei rifiuti a Napoli e della ricostruzione all’Aquila (infatti i media asserviti non ne fanno più cenno) si è deciso di puntare sui risultati della lotta alla criminalità, della ripresa economica, dello stop all’immigrazione clandestina.
Fedeli all’egida della percezione che fa premio sulla sostanza, si martella affinché la popolazione percepisca che nelle regioni storicamente occupate dalla criminalità organizzata si comincia a respirare, si allenta la morsa del pizzo, cessa la pratica omertosa, si parla più liberamente, grazie agli arresti di 8 mafiosi al giorno. Non è così? Non importa, presto così sarà. Fidatevi, e cominciate a percepirlo.
L’oculata gestione economica del ministro del Tesoro ha consentito al nostro Paese di agganciare la ripresa, di uscire dalle secche della recessione. I disoccupati se ne sono accorti? No, ma presto cominceranno a percepire che sarà più facile ritrovare un posto di lavoro. Basta martellare che tutto va bene, ottimismo, fiducia!
Sono cessati gli sbarchi in Sicilia, ergo non vi è più immigrazione selvaggia. Non importa che i clandestini arrivino via terra anche più numerosi di prima.
Qualche geloso custode delle nostre radici avrà pure la percezione di vedere in giro qualche muso ‘abbronzato’ in meno …
Ricordo che questa maggioranza è al governo dal 2001 (con l’interruzione del biennio 2006-08) non si dica che non ha avuto il tempo di produrre qualche risultato tangibile, al di là di quelli percepiti.
In un’intervista ad un consumatore di crack, quest’ultimo provava a descrivere le sensazioni di quella droga: si aveva la percezione come di un motore in avviamento, che prometteva piacere, che però non si avviava mai. Tuttavia non si poteva fare a meno di quella percezione, concludendo che quella era proprio la droga per i pirla.
Come definire il target della propaganda di questo governo in sfacelo?
dal nostro ex khorakhaneker Gustavo Schianchi