BELPIETRO

Secondo me il pistolero è uscito dall’edificio col teletrasporto … L’attentato sarà forse stato pure farlocco, però la cagnara che ci ha imbastito sopra il circuito mediatico asservito è stata reale. Quanto fanno comodo questi ‘incresciosi episodi’! Consentono al ministro dell’interno di andare in tv a piagnucolare che bisogna abbassare i toni, piano con le critiche, non disturbate il manovratore: vedete che matti ci sono in giro … comodo, eh? E’ evidente che il vero obiettivo è avere l’alibi per tacitare chi esercita il diritto della libera espressione del proprio pensiero con discernimento, intransigenza, rigore, asprezza (ovvero i c.d. ‘cattivi maestri’). Questa cagnara, questa notizia data in pasto all’opinione pubblica con un’enfasi inversamente proporzionale alla sua fondatezza, è l’ulteriore prova dell’impazzimento generale di questo Paese. Siamo al delirio. Maroni che se la ride sotto i baffi e con finto cruccio annuncia che questo “attentato” non sarà l’ultimo (se lo dice lui …). Belpietro che si paragona a Saviano. Quell’altro col maglioncino blu che si autoproclama garante della Costituzione…

Non so se possa essere utile alle indagini in corso per identificare il mancato killer di BelPietro, ma io ricordo un tizio basso di statura, coi capelli scuri, probabilmente tinti, grandi orecchie… Ricordo di averlo visto mimare il gesto di uno sparo verso i giornalisti durante una conferenza stampa. Non so se abbia poi sparato. Mah, probabilmente avevo le traveggole è ho scambiato un seminatore di amore con qualcun altro.

2 pensieri su “BELPIETRO”

  1. Belpietro è il primo che
    vorrebbe sapere come
    sono realmente andate
    le cose. Episodio farlocco?
    Episodio (comunque)
    che inquieta. Come
    avrebbe dovuto
    comportarsi il circuito
    mediatico: non dare la
    notizia, darla in breve,
    darla mettendola in
    dubbio? Il circuito mediatico non poteva
    comportarsi in modo diverso da come s’è
    comportato. Con gli attentati alla vita delle
    persone non si scherza. E per adesso la
    versione degl’inquirenti è quella d’un attentato
    alla vita di Belpietro. Né credo
    d’aver colto un finto cruccio nelle parole
    di Maroni: mi pare ci fosse preoccupazione
    vera. Maroni è una persona seria,
    un ministro serio: se dice di temere altri
    casi Belpietro, avrà fondati motivi per
    dirlo. E noi non abbiamo fondati motivi
    per metterne in dubbio la parola. Chi è
    uso a rigore e intransigenza morale sarà
    tacitato da tutto questo? Non lo sarà. Per
    il resto, è vero che ci vorrebbe meno indignazione
    di maniera. Ci vorrebbero più
    voci disposte a parlar forte in un Paese
    dedito prevalentemente al sussurro. O
    perfino incline a tacere. Ci vorrebbe non
    un abbassamento dei toni, ma un rialzo
    del livello della coscienza civile. Però la
    coscienza civile risulta spesso qualcosa
    di sconosciuto. Eppure la coscienza civile
    non è di destra né di sinistra. Non è
    neppure di centro, anche se ce la immaginiamo
    – forse per la nostra antica cultura
    religiosa ed etica – al centro dell’uomo.
    Tra le pareti dell’anima. In mezzo al
    cuore. Ecco, ci vorrebbe più cuore nel
    guardare all’Italia, al suo fragile presente,
    al suo incerto futuro

  2. Vedremo come si riscatterà, il circuito mediatico. Quale copertura, quale enfasi, quale priorità sulle altre notizie verrà data alle conclusioni delle indagini. L’impressione è che di questa vicenda resterà solo l’eco e la convinzione presso il pubblico meno informato, quello che ode solo gli strilli senza approfondire, che un attentato si è realmente verificato.

    Quanto a Maroni, forse Lei lo conosce personalmente per garantire che si tratta di una persona seria. Fa bene a sfruttare tutte le tribune per ribadire le sue convinzioni e lodare pubblicamente un potente (quando si dice ‘parlare forte’ al Paese …). Tuttavia a noi cittadini mediamente avveduti, che cerchiamo faticosamente di informarci in mezzo a questa giungla mediatica dominata da conflitti di interessi, il ministro Maroni non dà questa impressione.

    Un ministro che annuncia in pubblico altri attentati spacciando un “attentato” per certo quando certo non è.

    Un ministro che si arroga il merito degli arresti dei latitanti più ricercati conseguiti non grazie al suo governo, ma malgrado il suo governo, che ha tagliato risorse e mezzi alle forze dell’ordine.

    Un ministro che promette di più e peggio del governo francese in materia di deportazione di rom, per non essere da meno e vellicare i più bassi istinti del suo elettorato.

    Chi poi parla di coscienza civile, di antica cultura religiosa ed etica, credo dovrebbe guardare i volti dei migranti sui barconi, la loro sofferenza, fame, sete, piaghe e scorgervi il volto di Cristo, non compiacersi dei respingimenti, dei centri di detenzione libici; non apprezzare espressioni tipo “ci vuole più cattiveria con gli immigrati”.

    Un ministro così …no, non dà l’impressione di essere una persona seria.

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