A me Questo accanimento odierno su chi come i Bossi e la Lega sono caduti in disgrazia fa solo pena. L’autista del Trota che vuota il sacco e si scopre un leone solo adesso. Un’etica cristallina. Maroni che sembra venuto giù da Marte ma forse basta solo un pero. E chiede pulizia, pulizia, pulizia ma era a mezzo metro dal vertice e non ha mai detto bè. Minimo uno così è tonto, per esser buoni. E vuole fare il capo. E vogliono farglielo fare. Roba proprio da tonti.
Tutta ‘sta indignazione a scoppio ritardato spinge quasi ad essere solidali con il vecchio Bossi. Tenuto lì finché faceva comodo. E il leghista con le scope ora raccoglie le fette di salame che aveva sugli occhi…
Oggi tutti armati di scopa per fare “pulizia”. Ridicoli anche nel dramma, solo slogan e apparenza.
Il leghista della prima e ultima ora. Il film è finito. E´ inutile che sta seduto nel cinema vuoto. Si lo so è incredulo, ma era l´ultima proiezione. E´andato via anche il manovratore…. Poi tanto rumore per nulla. Al massimo si scoprirà che qualcuno ha messo le mani nel cassetto ed invece di dieci gazebo ha comperato una porsche. Ma non è morto nessuno. La Lega, ad esser seri, va condannata per i danni culturali ed economici agli italiani (e ai lecchesi) soprattutto in questi anni (ma non solo) di Governo, non per i diplomi tarocchi.
Tutta ‘sta indignazione è malriposta. Sarebbe più interessante se si adoperassero tutti per togliere il segreto di Stato sul 2 agosto, su Piazza della Loggia. su Ustica ect. ect. ect..
Ma si sa… gli italiani preferiscono il gossip….
Vecchia questione da risolvere una volta per tutte. Un tizio cade in un fosso. Si ride, e questo è umorismo. Oppure. Il tizio che cade nel fosso è una specie di guru, o santone, o dittatore che ha sempre negato l’esistenza dei fossi e ha trattato come coglioni chi ci credeva. Si ride di più, e questa è satira. Ecco. Tutta la recente e recentissima letteratura (cioè i giornali) sulla Lega presa con le mani nel sacco riguarda questo: il bastonatore bastonato, il moralista immorale, il puritano con le braghe calate. Insomma, quelli di “Roma ladrona” che fanno i ladroni anche loro. Ai piani alti. Di più: a casa del capo supremo, e non è un modo di dire. Home sweet home
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