I NODI E IL PETTINE

Leonardo Sciascia soleva ricordarlo:“Tutti i nodi vengono al pettine. Basta avere il pettine”. Oggi con la notizia a tutta pagina sulla Provincia di Lecco che 1 commerciante su 3 non fa correttamente gli scontrini fiscali si scopre che bastava avere il pettine. Bastava andare a vedere. Andare a controllare. In questi tempi di priorità, di scelta di priorità abbiamo visto che la polizia locale, aveva scelto priorità non prioritarie. E’ dovuta arrivare la Finanza.

Vien da chiedersi dov’erano i vigili del Comandante Morizio in tutti questi mesi di evasione fiscale dei commercianti, di 1 su 3 scontrini non battuti o battuti per importi più bassi? Dov’erano? Erano a fare i cecchini ai parcheggi. A sparare a salve in termini di risultati, di benessere collettivi, di giustizia più che di legge. Davano la caccia ai venditori di accendini e di cagnolini di pezza che scodinzolano. E intanto montagne di euro venivano nascoste al fisco – e ai cittadini – dai commercianti per bene.

E’ questione di priorità. 100 conferenze stampa del Comandante dei vigili e degli Assessori per continuare a dire bugie e cioè che i ragazzi ai parcheggi sono venditori che fanno concorrenza sleale ai commercianti. Vendono cianfrusaglie anche i negozi del centro? E quando offrono portafogli e borsette “griffate” a 30 euro è palese che chi li compra sa già, prima, che sono tarocche, false firme, e che non sono le stesse dei negozi della creme cittadina, eppure pattuglie, uomini e appunto 100 conferenze stampa addosso a chi è comodo dare addosso.

Poi arriva la Guardia di Finanza e scopre che nei negozi 1 scontrino su 3 è irregolare. E il danno alla collettività, visti i conti, è senz’altro più evidente nel non farli nei bar che nei parcheggi. Questione di priorità. Tutti i nodi vengono al pettine. Basta avere il pettine. Dopo la foto segnaletica dei venditori ai parcheggi possiamo avere quella dei commercianti che evadendo il fisco? Almeno per evitare di comprare da loro.

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