Proposta: risparmiare sui libri scolastici

Sebbene convengo andasse proposta ben prima per una maggiore efficacia e coordinamento, soprattutto istituzionale e scolastico, ritengo che possa avere ancora una sua utilità proporre ai genitori e famiglie di mettersi insieme e organizzarsi tra loro – o chiedendo l’appoggio delle librerie e supermercati (che possono dare loro il là alla proposta) – per fare acquisti collettivi dei libri per il nuovo anno scolastico del prossimo settembre.

Mi spiego meglio e provo a declinare la proposta.

Tutti gli anni si formano, nelle scuole o da parte di associazioni i mercatini dell’usato dei testi scolastici. Un ottimo servizio per ridurre il peso economico delle famiglie oggi sempre più gravoso.

Dallo scorso anno diverse librerie della città offrono sconti per invogliare le singole famiglie a comprare da loro i testi necessari. Non sarebbe ancor più economicamente vantaggioso per le famiglie unirsi e indirizzare ad un’unica libreria/supermercato la propria richiesta di libri?

Della serie: “noi siamo 50-100 (n.) famiglie che potrebbero comprare da voi tutti i testi necessari, quanto sconto (in più) ci fate?

Dopo, con questa risposta, si chiede anche le altre librerie/supermercati vedendo quale esercizio alla fine offre il miglior prezzo. E ci si regola di conseguenza.

Certo sarebbe ottimo se tale iniziativa partisse dall’Istituto comprensivo che potrebbe lui sondare e invitare le librerie a comunicare un’offerta da girare poi ai genitori; sarebbe altrettanto efficace che tale proposta la facesse autonomamente una libreria che con, per esempio, la modalità “portami  10 (n.) amici ti praticherò uno sconto più alto di quello abituale per un singolo cliente”

Per l’anno prossimo sarebbe finalmente invece ancor più economico e efficace se il Comune/Provincia si facesse promotore o facilitatore con le sue scuole e Istituti comprensivi nella promozione del Book in progress, (la redazione e stampa da parte dell’insegnante/scuola di schede testi di lavoro e studio in sostituzione del testo scolastico).

E’ un’esperienza che trova sempre maggior diffusione in moltissime scuole italiane ottenendo un più mirato e concreto strumento di studio preparato dallo stesso docente e un notevole risparmio economico famigliare. Visto che in questi anni la spesa pro-capite per i libri è di mediamente di 200-300 euro va trovata una calmierazione e strumenti atti a questo.

Uniti si ottengono risultati. Vale per le imprese nell’acquisto delle materie prime, vale per i cittadini con le banche. Vale per i libri.

Servono genitori volontari,  chi si offre? (Perché non partire dai rappresentanti di classe?)

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