Seguo sempre con partecipazione sui giornali, le interviste e le dichiarazioni dell’Assessore alla Mobilità e all’Ambiente Vittorio Campione. Ha la capacità di non beccarne una. Sembra quei film registrati male, potrebbero essere anche dei potenziali capolavori ma la voce è fuori sincrono. Sta zitto quando dovrebbe parlare e parla quando dovrebbe stare zitto. E’ un po’ brutale ma è così. Lineelecco, Bike sharing, Cave, Depuratore e Ponte vecchio sono solo alcuni dei temi dove ne abbiamo viste e lette delle belle o dove Vittorio Campione è andato fuori sincrono.
L’altro ieri ha deciso che era tempo di spararne un’altra.
Cosi diceva, baldanzosamente, su la Provincia di Lecco di venerdì 7 (pag.16)
“Buche pericolose: Siamo assicurati, nel caso paghiamo” “… se qualcuno si ferisce, faccia causa”. Il fiocco del paradosso è quello che di lavoro ricopre la carica di Presidente di una società di consulenza sulla sicurezza.Una sicurezza, quindi. Roba da matti.
Fatti male, che ce frega, tanto siamo assicurati….Perché questo è il senso.
Ci son le buche pericolose? Se non ti ammazzi ti paghiamo, se ti ammazzi, pagheremo i tuoi. Perché questo è il senso.
Evidentemente, giorno dopo giorno, dimentichiamo il potere delle parole, le loro qualità profonde, e ci lasciamo sommergere da un’informazione che è soprattutto quantità. Affermazioni a buon mercato.
Ma è mai possibile che non ci sia nessuno che gli dica qualcosa, lo soccorra, gli impedisca di farsi ancora del male?
Non polemicamente, ma solidalmente, suggeriamo al Vicesindaco (?!) Campione questa riflessione di Altan: “Chi sarà il mandante di tutte le cazzate che dico?”