QUANTI CANI DI PEZZA FANNO 605 MILIONI DI €?

lottaevasionefiscaleCaro Direttore,

Se non è una beffa è uno scherzo ben riuscito. O almeno lo specchio del paradosso.

Sabato scorso, infatti, la lettura dei mass media era uno spasso.

Da una parte il petto gonfio del Comandante della Polizia locale Franco Morizio, del Sindaco di Lecco e delPresidente dei commercianti Peppino Ciresa, fieridavanti alla merce confiscata nel 2011 e 2012 ai venditori senza licenza e pronta per essere inviata in una sorte di pellegrinaggio d’opulenza al forno inceneritore di Valmadrera con l’inchiostro dei gonfaloni delle grandi cifre che riempivano l’articolo.

370 kg di merce confiscata. 4000 oggetti. Tutti al rogo. Un trionfo.

Non si dicevain questo calvario dell’illegalità da ardere però cosa fossequesta merce.

Mancaval’elenco.

Deve essere modestia da parte delle forze di polizia.

Come sempre avranno preso al guinzaglio almeno un centinaio di cani di pezza che scodinzolano, diversi ombrelli, il doppio di braccialetti portafortuna, un poco di accendini multicolore, qualche bastoncino d’incenso e perché no, se acuti, anche qualche decina di sparabolle di sapone.

Ilpugno di ferro verso l’illegalità.

Dall’altra parte, la notizia a fianco, appunto labeffa o uno scherzo ben riuscito. Si poteva, infatti,leggere il titolo:“I conti del fisco nel Lecchese: L’evasione supera i 605 milioni”.

Wow!! non vi siete chiesti anche voi ma quanti cani di pezza, quanti sparabolle di sapone si comprano con 605 milioni di euro evasi nel lecchese?

Chissà poi se questi 605 milioni di euro (1100 miliardi di lire) son serviti per comprare qualche cagnolino di pezza che scodinzola o per andare in vacanza magari in Svizzera e tornare senza.

Rimane il dubbio.

Chissà se a quella schiera di difensori della legalità a senso unico gli è tornata in mente, almeno per un attimo quell’intervista del 28 maggio 2012 (pag.9 La Provincia di Lecco) dove il Presidente di Confesercenti, Giorgio Rughetto – dopo che la Finanza aveva trovato 1 esercente su 3 (il 30%) con scontrini non fatti o volutamente sbagliati – dichiarava:A Lecco si evade per non morire”.

E nessuno, neComandante dei vigili, nePeppino Ciresa, neSindaco, ne nessuno ad indignarsi.

C’è gente talmente povera che non ha altro che il denaro.

Ed è così che in Italia (Lecco compresa), nel terzo millennio, nel paese della mafia, della corruzione, dell’evasione fiscale, delle speculazioni edilizie, dei morti sul lavoro, dei bambini che affogano nelle acque perché “clandestini”, dei lavoratori che perdono il posto, delle ditte non pagate dagli Enti locali, i problemi derivino prioritariamente dai venditori di sparabolle di sapone, tanto da farci una conferenza stampa con parata.

Questi sono i tumori da asportare. Queste le metastasi. Sacrosante panzane. Per illudere i cittadini che si sta combattendo per loro contro chissà quale piaga. Che si sta arginando chissà quale inondazione d’insicurezza.

Sei povero? Vendi i cagnolini di pezza che scodinzolano? Elemosini quattro soldi per strada? Affaracci tuoi. Qua stiamo a Lecco. Qua si riga dritto.

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