CE NE VORREBBE UNA AL GIORNO

imageCorreva voce che l’altro giorno fosse stato messo a segno un furto al Circolo Arci di Germanedo.
Dalle prime notizie mi dicevo: caspita tutta la mia solidarietà.
Lì c’è gente che lavora e arrivano dei ladri a rovinare tutto, a vanificare gli sforzi di una giornata.
Mi sono così informato di più.
Non vorrei sembrare cinico ma posso non provare nessun tipo di solidarietà?
Premesso che i furti, se non per fame, vanno (quasi) tutti condannati, è altrettanto vero però che ci sono furti e furti.
Alcuni fanno girare le scatole, altri l’economia, altri sono restituzione del maltolto…
Il furto in questione, infatti, senza procurare danni e spaventi diretti ad avventori e personale ha interessato esclusivamente le macchinette slot machine, i vodeopoker.
Cioè quello strumento che da più fonti è accertato sia causa di disagio e dipendenza.

Un modo facile e pericoloso, seppur legale, in termini sociali (apparentemente molto cari ai Circoli Arci) di far soldi, una montagna di soldi (Il Circolo ci gratifica dicendoci quanto al giorno, fine settimana, mese, anno?) senza minimamente interessarsi e tener conto di tutto il dramma e la vulnerabilità che oramai quotidianamente anche le strutture ospedaliere e Asl registrano come patologia da questo tipo di gioco.

I videopoker, soprattutto in locali altamente frequentati da giovani e adolescenti come lo sono i Circoli o i bar, dovrebbero – se non fosse reato farlo e pure apologia dello stesso suggerirlo – essere rapinati e messi fuori uso quotidanamente.
E gli stessi avventori, (vale per tutti i bar che hanno le macchinette) almeno fra quelli più sensibili e svegli dovrebbero lanciare una campagna di sensibilizzazione tipo: “Bar x, (Circolo x) o noi o le macchinette”.
Sempre se pensano di contare qualcosa e non essere solo trattati come consumatori e spenditori di palanche.
Mi auguro fortemente quindi che i gestori del Circolo Arci al posto di dare la caccia al ladro alla fine lo ringrazino perchè forse è stata l’occasione buona per svegliarli dal torpore della convenienza economica.
E così siano da esempio per gli altri locali e per gli avventori.

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