MILAN AI CINESI. Andiamo a comandare

FEDEZMilan ai cinesi; il futuro è iniziato davvero. Il futuro sembrava davvero cominciato quell’inverno all’alba dell’86, quando in curva sud, dietro lo striscione della Fossa, invocavamo a squarciagola Silvio! Silvio! Dal baratro del fallimento alle porte del paradiso; un futuro pieno di promesse (stramantenute).

Ricordo un’intervista sul Guerin Sportivo al neo presidente che rispondeva così all’ultima domanda ‘che accadrebbe se nei prossimi cinque anni il Milan non dovesse vincere lo scudetto?’ ‘E’ una domanda senza risposta perché l’ipotesi è impossibile.’

Immagino i discorsi che doveva tenere ai suoi ‘giuocatori’ in camera caritatis a Milanello: ragazzi, viviamo un’epoca storica, siete parte della mia narrazione, il futuro dell’Italia dipende anche da voi. Vi pago, vi pago bene, voi vincete, io vinco, facciamo i soldi e andiamo a comandare!
Al cinema davano Ritorno al futuro, Gorbaciov parlava di perestroika, Reagan e Thatcher completavano l’opera e Sabrina Salerno ci deliziava con la sua voce e i suoi bellissimi occhi…
Insomma gli anni ’80, i peggiori anni della nostra vita (se escludiamo appunto le gioie calcistiche)

Trent’anni dopo, proprio il loop temporale di Ritorno al futuro, il futuro ricomincia. Un futuro pieno di minacce (temo stramantenute). Un futuro cinese, per loro, per i comandanti. Tibetano, per tutti gli altri.

Se ci sono due cose che trovo insopportabili sono obbedire e comandare (le posso sopportare solo sporadicamente, a sprazzi). Non capisco chi riesce a sopportarle sistematicamente, anzi manco le sopporta, le cerca! Accetta bovinamente l’idea che sia naturale una società fondata sulla gerarchia. E allora i penultimi, i terzultimi si sentono autorizzati a punire chi sta sotto di loro.

Anche i più sfigati possono sentirsi a modo loro dei Fedez, dei Rovazzi che cacano in testa a chi è ancora più sfigato mentre scrutano questo bel futuro che si profila all’orizzonte dall’alto di grattacieli costruiti non con i soldi sporchi della ‘ndrangheta ma con quelli puliti e profumati di diritti umani dei fondi cinesi e qatarioti. Andiamo a comandare.

l’analisi definitiva di Pococurante

MILAN

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