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BENEMERENZE O BENEVOLENZE?

BENEMERENZE-SAN-NICOLò-2022-1Mi chiedo se non si sta un po’ esagerando, sopravvalutando, il ruolo civico dei premiati con la più alta onorificenza cittadina o sottovalutando il significato alto che una Benemerenza dovrebbe avere e ha

Riconoscimenti così “a manica larga” come quello, per non essere ipocriti e anzi rispettosi, a Paolo Cereda, da qualche anno prematuramente deceduto, ex Presidente locale di Libera facilissimamente assegnabili ad altre decine se non centinaia di persone del sociale, non contribuiscono a tutto questo depotenziamento di valore?

Possiamo chiedercelo?

Certo il Regolamento per l’assegnazione del San Nicolò d’oro, in mano a un bilancino politico dei consiglieri comunali lega un poco le mani, dove i veti contan più delle convergenze e in più lo si può solo assegnare alle proposte che arrivano dai cittadini, dove è parola degli stessi giurati “purtroppo ormai da anni nelle segnalazioni dei cittadini la “vitalità” e il sentimento sulle benemerenze è poco sentito cosa che comporta poche segnalazioni o alcune (che poi rimangono segrete e non premiate) di livello davvero “normale”.

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Possiamo ritenere che sia ora di metterci mano? Con tutti i limiti della politica probabilmente sarebbe meglio una commissione che valuti nomi e proposte a prescindere dalle segnalazioni, oppure farlo ogni 2-5 anni… per evitare magari assegnazioni non stellari.

Insomma più Benemerenza e meno benevolenza.
Anche col rischio di esser tacciati come “nemici della contentezza”.

Fateci caso

LA PACE SOTTO L’ALZABANDIERA

hq720Sarà stato anche ficcante come qualcuno dice il discorso istituzionale del Sindaco in occasione della retorica e decisamente fuori tempo Festa del 4 novembre ma è stato nella realtà tutto teoria e buono solo per mettersi il vestito buono sopra quelli squalciti

Le Forze Armate oggi non possono essere, perché non lo sono, affiancabili alla parola Pace. Né le nostre né quelle degli altri Stati. Oggi gli eserciti non difendono, offendono.
E se difendono non difendono civili ma interessi di potere. L’abbiam fatto noi in Iraq, l’abbiamo fatto concedendo le basi militari contro la Jugoslavia, restando per un decennio in Afghanistan ect ect

Ed è stato così anche nella prima guerra mondiale. Non c’era nessuna unità nazionale da conquistare con le armi, neppure la nostra. Uomini mandati alla morte con l’inganno, famiglie distrutte per il potere, oltre 4mila condanne a morte per diserzione, 750 eseguite, generali vigliacchi e assassini a cui ancora oggi dedichiamo piazze, strade, stazioni.

Non siam oggi per la Pace e tantomeno le Forze Armate
Siamo una nazione che non è in grado di garantire la sanità pubblica, una scuola di qualità, trasporti decenti, pensioni dignitose, ricerca scientifica puntuale e d’avanguardia, assistenza agli anziani, perché non abbiamo qualche miliardo da investire, ma ne spendiamo ogni anno, tutti gli anni, oltre 28 per alimentare quella militare
E né il primo cittadino, né i nostri parlamentari, ministri, Presidenti, che facciano Atti, pressione, per dire basta.
Ma durante le cerimonie, le sfilate, non c’è volta che non si parli di Pace.

Abbiamo ministeri, politici che son soci, proprietari, rappresentanti di aziende e categorie che costruiscono armi, aerei da guerra, tecnologia militare che vengono usati nelle guerre fuori i confini, che vendono a Stati che fan guerre pure di aggressione, contro i civili, in Palestina, in Afghanistan in decine e decine di altri Paesi..soldato-bandiera-pace-4-novembre-italia

La Pace non è quella durante un’alzabandiera è quella che si fa facendo scelte coerenti, chiedendo di dire basta al proprio Consiglio comunale, al proprio parlamentare, al proprio partito e agli altri, nonché, localmente, anche rifiutando, nel piccolo, sponsorizzazioni di aziende di armamenti, di banche che finanziano, seppur autorizzate, le stesse aziende di guerra, per la Pace, tutti i giorni, quelli lontano l’alzabandiera.

REDDITO – E – CITTADINANZA

pucrdcI Progetti Utili alla Collettività (PUC) a Lecco hanno 1999 potenziali realizzatori

Questo è, infatti, il numero, in provincia, dei soggetti che percepiscono il reddito di cittadinanza nel 2021.

E di conseguenza di coloro che sono tenuti, per Legge, a svolgere, nel comune di residenza, per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16, appunto i PUC, di cui i Comuni stessi sono responsabili e che possono attuare in collaborazione con altri soggetti.

Un obbligo e un’occasione di inclusione e crescita anche per la collettività.

Progetti strutturati sui bisogni e le esigenze della comunità e utili ad alimentare le competenze delle persone beneficiarie del RdC.

I progetti, come la Legge prevede,  possono riguardare sia una nuova attività sia il potenziamento di una esistente in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.

Il Comune di Lecco, dopo oltre un anno dal primo invito, ma non solo lui, non mi pare stia mettendo in campo, tantomeno in maniera strutturata, questa opportunità.
“L’Ambito di Lecco” solo da febbraio sta facendo un lavoro marginale.

Forse è opportuno creare, come altrove, un catalogo dei Progetti Utili alla Collettività, sempre aggiornato e ampliato, a disposizione del Comune e degli altri Enti con cui, eventualmente, costruire i Progetti stessi.

E tempo di un nuovo sollecito ai Comuni

ALTARI ALTARINI E IGNOTE BATTAGLIE

2021-06-29 16.37.37Il Consiglio comunale è sempre più strano

Si schieran plotoni e si fan discussioni infinite sul colore che devono avere le giubbe rosse o i nomi delle Piazze e scivola via in 5minuti, compresa la pausa caffè, lo sventramento di montagne e di strade cittadine.

È successo anche ieri sera.

Botta e risposta, insulti e offese, trattati storici e reminiscenze scolastiche, patriottismo e diserzione. Mezz’ora e più all’arma bianca e bombe a mano per decidere di dare, come proposto a tutti i Comuni da Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani e il Corpo dei Carabinieri, la Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto nell’anniversario dei 100 anni della deposizione nell’Altare della Patria.

Zamperini da una parte, Anghileri dall’altra e, in mezzo, imbarazzo e dichiarazioni di voto

Anghileri che metteva più veemenza, ardore e impegno contro la mozione che per salvare le montagne e l’ambiente pubblico. Coerenza questa ignota virtù.
Zamperini che si era fatto latore per approvare la mozione a favore del Milite ignoto.
Entrambi difendevano le loro posizioni di trincea per le ragioni sbagliate.
Basta che uno dica bianco perché l’altro dica nero. Il primo che si accorge che gli basta far l’opposto di quel che vorrebbe fare… e calerebbe il sipario della farsa.

Per questo va riconosciuto che Alessio Dossi è stato colui che ha dato il senso più condivisibile per l’approvazione. Riconoscere il simbolo di un soldato che rappresenta tutti i soldati senza nome per un monito contro le guerre e per la fratellanza con tutti gli Stati.

Nessuno ha colto e Dossi ha sparato a salve.

Zamperini fermo all’orgoglio della Patria. Dio e Patria. Insomma, una fesseria
Anghileri pure perché i generali sono stati delle merde e la guerra è brutta e pure inutile. Insomma, una fesseria.

Posizioni irrispettose verso tutti quei morti ignoti che son stati costretti o non sapevano perché andavano a morire. Ed è proprio assurdo equipararli ai loro carnefici di qualsiasi divisa.

Su fb il consigliere Anghileri si è fatto poi fotografare con il libro di Don Milani “L’ubbidienza non è più una virtù “, che è palesemente una strumentalizzazione.

Prima di tutto perché il Priore di Barbiana ha sempre portato rispetto per i figli dei contadini e del sottoproletariato e pestava invece duro sul potere e i cappellani militari, poi perché va bene essere disubbidienti ma solo davanti a una mozione e invece intruppati e proni quando si parla di cave, teleriscaldamenti, servizi sociali privati, nomine nelle ex municipalizzate … no? ecchecavolo

Già mi immagino preoccupato che Anghileri nei prossimi mesi proporrà senz’altro di cambiare nome a tutte le vie che han come riferimento la Prima Guerra mondiale… (Via XXIV Maggio, Piazza Diaz. Via IV novembre, Via Vittorio Veneto, Via Piave, Via Trieste, Via Trento, LugoLario Isonzo, Cadorna, Via Toti e l’omonima scuola).

Poi però mi tranquillizzo e capisco che dobbiamo stare tranquilli, alle prossime elezioni comunali comunque cambierà idea.

LA BUONA STRADA

Screenshot_2021-06-28-07-30-58È stata pubblicata sull’Albo del Comune una Determina importante e di buon auspicio.

La nr.868 del 24 giugno 2021.

È l’incarico, affidato per 74.000 € alla società Polinomia srl di Milano, per pianificare e progettare la mobilità sostenibile del traffico a scala urbana. Per arrivare, entro max il dicembre 2022, a un Piano operativo da rendere quotidiano.

È una Determina significativa. Si spera possa rendere finalmente Lecco una città al servizio dei suoi abitanti e non delle loro auto

I tempi non son rapidissimi ma dal cronoprogramma allegato c’è una parte che andrebbe arricchita e potenziata di restituzione alla Città.

È prevista la misurazione dei flussi anche scolastici, delle ciclovie e percorsi con le bici e la gestione dell’ultimo miglio in prossimità delle scuole (un’attenzione specifica è prevista per la Stoppani).

Insomma se il buongiorno si vede dal mattino questa è una buona strada.

Spero che si possa contemplare comunque la sperimentazione anche ridotta ma urgente di “strade scolastiche”, “ZONA30”, “Case avanzate”, parcheggi periferici, sosta per residenti dei quartieri, mobilità ciclistica urbana, dissuasori di velocità, strisce bianche x bici prima del 2023.

E che questo affidamento e importante progettualitá sia affiancata e relazionata con la nascita di una Consulta della Mobilità dove i risultati son condivisi, costruiti e non solo presentati alla Città con semplici incontri pubblici.

Formare e non solo informare.

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RAVIOLO RIPIENO CON UNA MONTAGNA D’IPOCRISIA

FB_IMG_16247321444558609La due giorni di iniziative in montagna organizzata dal Comune è una buona cosa.

Quella indigesta é la narrazione e l’ipocrisia del marketing usato.

Siamo andati sulla Luna, abbiamo clonato animali, scoperto la particella di Dio, creato un vaccino in 9 mesi, Renzi è stato segretario di un partito di centrosinistra, l’Inter ha rivinto uno scudetto dopo una vita, ma ancora nessuno è riuscito a individuare il meccanismo che spinge un’Amministrazione che si dichiara ambientalista ad autorizzare Cave in montagna, teleriscaldamenti in città, Drive-in e smog per l’estate turistica…

e soprattutto che tipo di beneficio tragga il suo ego dal mancare di rispetto alla decenza intitolando un’iniziativa ludica “Lecco ama la montagna” – peraltro dal costo di 70.000 euro per soli due giorni, più il biglietto per chi ci andrà – quando la montagna é proprio quel Magnodeno che solo poche settimane fa ha dovuto subire, dalla stessa Amministrazione comunale che ne ha dato parere favorevole, un’ulteriore deturpamento e sfregio con il mega ampliamento delle Cave fino ad almeno il 2034.

Se questo è amore è contro natura.

Non bastasse, ma già basta, l’indecenza e arroganza son dentro la richiesta di creazione di un raviolo “al sapore del Magnodeno”.

Se è voluto è un gesto vergognoso di arroganza e menefreghismo a un impegno civico di migliaia di cittadini che si sono battuti per salvarlo invece il Magnodeno, ma forse l’Amministrazione non l’ha fatto apposta, e non bisogna farsi ingannare dai propri sensi: questi politicanti sono molto più cialtroni di quanto li percepiamo