
Vicino a Lecco c’è un tizio (uno dei tanti) che quando parla Bossi va in trance mistica. E lo segue come lo schiavo fa con il padrone. Niente di così efferato, intendiamoci. A leggere il comunicato stampa del giovane esponente padano viene da chiedersi da dove attinge, il dott Pasquini, questa micidiale facondia, in grado di sbaragliare anche il più munito degli avversari? Qui in Italia si mormora che, lassù in padania, lavori per lui un agguerritissimo staff, che ha selezionato una ricca serie di frasi inoppugnabili. Tra le quali: “Il bue da del cornuto all’asino”. “La canaglia centralista” ;“troppi lacci e lacciuoli”; “la Padania è ormai nel cuore di tutti”; “lo stipendio che percepiscono è pagato con le nostre tasse!”. In ogni occasione ufficiale, il dott. Pasquini – o qualche Ministro di verde vestito – ne estrae a sorte una, o tutte assieme come in questo caso. E (qui sta il difficile) la dice. Il padrone si sa è più sottile e nell’occasione forte del senso di giustizia e di interesse collettivo che lo muove ha gridato a gran voce l’urgenza di una Riforma della scuola. Ed ha parlato chiaro. Umberto Bossi: domenica ha spiegato, durante un comizio, che “un nostro ragazzo è stato bastonato (dagli insegnanti meridionali, evidentemente) agli esami perché ha portato una tesina su Carlo Cattaneo” Bocciatura? La colpa è ancora dei professori, ai quali sempre sfugge la grandezza dei geni. Poi “ancora una volta la stampa italiana di regime, al soldo dei padroni di turno” (un’altra delle frasi top dello staff padano) va a cercare chi sia quel “nostro ragazzo che è stato bocciato”.Toh! E’ Renzo, il figlioletto del re, Bossi – già designato, come in tutte le democrazie futuro capopopolo dei padani – che si è presentato da privatista davanti alla commissione del collegio arcivescovile “Bentivoglio” di Tradate per sostenere l’esame di maturità scientifica, ma ahinoi. Bocciato per il secondo anno consecutivo.
A bocciare il giovane Bossi non è stato un conclave di insegnanti del profondo sud, ma una Commissione al 75% nordista. La verità su questa vicenda è di una banalità sconcertante: tutte le prove scritte e orali del ragazzo sono state insufficienti. Se bastasse una tesina sul proprio argomento preferito a giustificare una promozione, l’esame di maturità non avrebbe alcun senso, commenta la commissaria esaminatrice.
Però, in questa terra di libertà e di meritocrazia, lo studente Renzo, un lavoro già ce l’ha. E solo per modestia il patriota dott Pasquini ha, con pudore, evitato di sbandierare nel suo comunicato. Attualmente Renzo Bossi è in servizio al Parlamento europeo con la qualifica di “assistente accreditato”. E’ stato papà a farlo assumere, insieme con lo zio Franco. Pertanto anch’io mi unisco al plauso e “ringrazio il Ministro delle Riforme per aver messo ancora una volta il dito nella piaga e per aver aperto gli occhi a chi non vuol vedere e le orecchie a chi non vuol sentire”. Per il giovane padano dott. Pasquini, evidentemente bisogna attendere. E credo molto.
Il dott. Pasquini, nei momenti più impensati, trova però sempre il modo di tenerci allegri. Grazie ( se vuoi leggere anche il resto, continua qui)