Archivi categoria: Finanza & Etica

Passate le feste… la sorpresa del costo del credito

usuraIl 24 dicembre, sperando forse di occultarlo tra spumanti e panettoni, il Ministero dell’Economia ha pubblicato i nuovi tassi medi delle operazioni di credito, utili a rilevare la soglia sopra la quale scatta il reato di usura (basta moltiplicarli per 1,5).

 

La rilevazione era assai attesa – almeno dagli addetti ai lavori – perchè nell’agosto scorso la Banca d’Italia ha cambiato le regole di rilevazione (e dunque misurazione) di tali tassi, introducendo nel loro conteggio anche tante spese che il finanziato sostiene ma che, poichè tecnicamente non hanno a che fare col prestito, finora erano escluse dal computo dei tassi medi (polizze assicurative, costo di mediazione, commissioni di massimo scoperto…).

Di fatto, colmando una lacuna lamentata da tempo, è stato avvicinato il concetto di tasso annuo effettivo globale (TAEG) a quello di tasso effettivo globale medio (TEGM).

Ne esce fuori che ora il costo del credito è più chiaro. E assai più alto di quanto potesse apparire. Uno sconto commerciale, che fino al 31 dicembre è tarato su una media del 6,48%, per il prossimo trimestre ha un valore del 10,26% (+58%). I prestiti personali passano dal 9,77% al 12,53% (+28%). Stesso aumento per la cessione del quinto, passata da 12,04% a 15,43%.

E poi si scopre che alcune voci prima non registrate, come gli scoperti di conto corrente non autorizzati (dunque senza affidamento) hanno un costo medio vicino al 20% (19,96).

Si arriva così a dei tassi che per essere usurari devono toccare il 30%! Difficile fare confronti col passato, visto il cambio di metodologia statistica.

Ma certo appare utile questa nuova misurazione che – ahinoi – sembra avvicinare molto le statistiche ufficiali al sentire comune di chi si rivolge al sistema finanziario alla ricerca di un prestito.

dal sito sempre interessantissimo del nostro amico condor joe

SCUDI E SCUDISCIATE

altan-mani-in-tascaQualche considerazione su questi villani applausi per il successo dello scudo fiscale va fatta. Perché è fortemente diseducativo sentire politici, come l’on. Lupi ricordare che il provvedimento dello scudo ha permesso il rientro di capitali che, in assenza di questo provvedimento, se ne sarebbero stati dove erano (per la felicità dei Paesi esteri ospitanti).

O sentire sempre questa classe di Governo, il Ministro Tremonti e una massa di pappagalli, non trovare di meglio, sapendo di mentire, giustificarsi e illudere dichiarando che una parte notevole di questi soldi sarà usata per creare nuovi investimenti che contribuiranno a far ripartire l’economia, e che in presenza di una grave crisi mondiale, anche lo scudo fiscale, peraltro praticato uguale anche da altri Paesi, può, appunto, trasformarsi in una soluzione positiva. Ecco alcune considerazioni sono d’obbligo.

Innanzitutto l’on. Lupi, con le sue affermazioni, dimostra di ritenere lui stesso e il suo Governo incapaci di una lotta all’evasione seria…Dice, infatti, che senza scudo i soldi sarebbero rimasti all’estero con la felicità degli stati ospitanti. A lui e a Tremonti è bene poi rimarcare che dicono balle per creduloni. Basta ricordargli sia che non è vero che lo scudo fiscale è una manovra utilizzata uguale anche dalle altre nazioni compresi gli Usa e Gb come villanamente sostenuto. Continua la lettura di SCUDI E SCUDISCIATE

FORMICHINE O FORMIGONI?

formigoni1E’ la finanza bellezza.

Però l’albero di Natale è uno dei più alti del mondo e Piazza Duomo è illuminata molto bene.

Mi stupisco ogni volta che c’è qualcuno che si stupisce. Mi stupisco dello spavento che un investitore, grande o piccolo che sia, famiglia o impresa che sia, azienda privata o Ente pubblico che sia manifesta quando gli dicono… “scusi abbiamo, forse, un problema. C’è crisi sul mercato c’è il rischio che…”

Mi stupisco perché prima sottoscrivi prodotti che non sai cosa sono, come sono costruiti e per questo devi affidarti alla fiducia di chi te li vende e poi ti accorgi che la fiducia l’hai riposta nelle banche?

Cosi come per i fondi pensione nche, tantopiù, per i prodotti strutturati, per i bond, per i famigerati derivati, ci si fa illudere dai tassi, dalle parole roboanti, altisonanti (swap, sinking fund, up front) cioè dal nastro colorato del pacco.

Il rendimento (atteso) non è l’elemento da tenere in considerazione, ma il rischio assunto per cercare di raggiungerlo. Ma ne sindacati con i Fondi pensione ne le aziende e gli Enti locali con i derivati sembrano ricordarlo. E’ notizia di oggi che la Regione Lombardia non ha calcolato il rischio assunto nel farsi costruire un bond/obbligazione da 1 miliardo di dollari (sì, 1 miliardo) da due banche d’investimento, Ubs e Merrill Lynch. Certamente non lo sapevano i cittadini lombardi, probabilmente pure – concedendogli la buona fede i consiglieri regionali che nel 2002 hanno approvato questo strumento finanziario, e nemmeno la Giunta che l’ha proposto, certamente però Formigoni e i consiglieri regionali, a differenza dei cittadini erano tenuti, doverosamente, a informarsi, ed a saperlo. Continua la lettura di FORMICHINE O FORMIGONI?

IMPARATE, PIANGINA

scudo-fiscLo chiameremo, con scarsa fantasia, Mario Rossi. Niente nomi veri, niente ragione sociale: il nostro Mario Rossi è uno “scudiero” molto nervoso e, anche, arrabbiato. Con i giornali, in primo luogo: «Tutti quei titoloni sulla caccia agli evasori sono ridicoli. Mi irrito quando leggo che rientreranno cento miliardi occultati o riciclati. Io aderirò allo scudo fiscale, ma non sono e non mi sento un evasore. E mi secca molto che lo scudo si sia trasformato in un calderone dove il Fisco trita tutto e tutti uniformemente: imprenditori, riciclatori, speculatori e fighetti che inventano prodotti finanziari tossici, alla base della crisi attuale». Cosa voleva, uno scudo per soli imprenditori?….Noi siamo costretti a mettere mano a tutti i fondi disponibili per non affogare. Beni personali e beni allocati all’estero: questo sforzo va appoggiato, sostenuto e, in qualche modo, premiato... leggi tutto l’art. del sole24ore

Questi piccoli borghesi, questi imprenditoruncoli, questi piangina, questi dilettanti. Mentre il 14 ottobre 1980 salutavano la svolta della Storia determinata dalla marcia dei 40.000 a Torino, il loro mito, il modello inarrivabile, quello che ‘l’ovologio va sopva il polsino’, ossequiato e ammirato alle riunioni confindustriali, dopo aver chiesto e ottenuto fiumi di denaro pubblico (dunque derivante dalla tassazione del lavoro dipendente) perché ‘il bene della Fiat è il bene dell’Italia’, dopo aver ridotto l’occupazione di decine di migliaia di unità, si premurava di accantonare ‘riserve’ all’estero per ca. 2 miliardi di euro. Questo è capitalismo! Imparate, piangina.

Dal nostro inviato ex Khorakhaneker, nel cuore della svizzera verde Gustavo Schianchi 

SCOMMESSE O SCELTE?

comunita_localeOgni sito online di informazione e di impegno sociale, (noi ovviamente ci stiamo lavorando a livello tecnico) dovrebbe creare un piccolo box, una piccola finestrella, non invasiva ma permanente, dove, aggiornata ogni mese, evidenziare quanti soldi gli italiani hanno speso nei giochi e scommesse legali e rapportarli ai servizi, ai beni che era possibile collettivamente disporre spendendo appunto altrimenti queste risorse.

Ognuno si potrebbe avvalere, per esempio, delle proposte che ogni anno la campagna sbilanciamoci fa per dimostrare che con lo stesso impegno economico previsto dalla Finanziaria ufficiale si possono fare scelte diverse, a sostegno di pace, diritti, famiglie, ambiente, stato sociale.

Avanzo questa proposta Continua la lettura di SCOMMESSE O SCELTE?

SOLDATI E COSCRITTI

giunta-cartolinaSi sta come / d’autunno / sugli alberi / le foglie.

Giuseppe Ungaretti descrisse così la condizione dei Soldati nel luglio 1918. Di questi tempi, sulle cronache locali, c’è chi continua a descriversi come un “soldato” diligente quando non fa che comportarsi piuttosto come un incosciente coscritto.

L’ultimo rantolo della sfiduciata Giunta comunale, capeggiata dal “soldato ferito” Antonella Faggi, ha stupito persino i più attenti osservatori.

Venerdì mattina (30 ottobre), dopo le dimissioni della maggioranza del Consiglio comunale e la conseguente (quanto rovinosa) debacle della banda Pdl-Lega (mercoledì 28 ottobre), il governo cittadino s’è riunito per volere del sindaco. Gli assessori Redaelli e Grossi, alfieri formigoniani, pare abbiano declinato l’invito non presentandosi alla conta. Due i fascicoli sul tavolo. I parcheggi a pagamento all’interno della struttura dell’ospedale Manzoni e lo spostamento del Tribunale da via Cornelio all’area ex Db-Macchine di Corso Promessi Sposi (zona Questura). Due inezie, due cavilli da regolare giusto per evitare al commissario inutili perdite di tempo.

Il primo punto è stato accantonato, dei parcheggi a pagamento dell’ospedale se ne riparlerà dopo la partita elettorale. La seconda (ininfluente) questione, quella del trasferimento del Tribunale a 500.000 euro (soldi dei cittadini) annui d’affitto nell’area di Corso Promessi Sposi, è stata invece affrontata e sbrigata. Come se nulla fosse Continua la lettura di SOLDATI E COSCRITTI