Archivi categoria: Finanza & Etica

AL FONDO DEI FONDI

fondi_pensioneSe si volesse infierire sui Fondi Pensione si potrebbero evidenziare i rendimenti con cui hanno chiuso il 2008. Un bagno di sangue, infatti. Medie ben oltre il -8% (-8,61%) per quelli aperti e il -6% (-5,90%) per i negoziali. Ma con punte, per quelli azionari, vicine al -30%, (-27,28%). Per i negoziali, molti operatori segnalano che con la media aritmetica di tutte le linee, la perdita si riduce al -4,6%. Questo dato non è un fattore positivo, ma, ahiloro, maggiormente negativo perché sta a significare nient’altro che per i fondi complementari di categoria – cioè quelli chiusi, quelli sottoscrivibili solo dai lavoratori di quell’azienda o settore – con un patrimonio più ingente hanno fatto peggio degli altri, causando, quindi, per un numero maggiore di iscritti perdite più elevate. Ma, almeno a chi scrive, non va di sparare sulla croce rossa, quindi la storia dei rendimenti non staremo molto a rimarcarla. Mi permetto però sottolineare un altro aspetto che denota una gravità e un allarme che non va sottovalutato, una pericolosità maggiore dei rendimenti, Continua la lettura di AL FONDO DEI FONDI

LA PRIMA RECENSIONE al ns libro

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LEGGI presentazione e IL PRIMO RACCONTO

Pulp, dall’inglese letteralmente ‘spappolare’, spesso associato a splatter (schizzare),  è tornato in auge negli anni ’90 attraversando diverse arti, dal cinema, uno per tutti Tarantino, alla letteratura. In Italia il fenomeno era esploso con la raccolta di racconti “Gioventù Cannibale”, di autori diversi, alcuni dei quali sono assisi alla notorietà (almeno al grande pubblico ‘commerciale’) proprio grazie a quel best seller uscito nel ’96. Citerei Aldo Nove, fra l’altro quasi conterraneo di Pococurante (ah, scusate, è l’autore del bel libro che stiamo recensendo “Non è un accidente” edito da Centro Khorakhanè, 2009) e Nicolò Ammaniti.

Pubblicazione, dunque che sembrerebbe fuori tempo massimo: Continua la lettura di LA PRIMA RECENSIONE al ns libro

I SOLDI PRENDIAMOLI DAI POVERI

Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti. Così ci ricordava Ettore Petrolini.

domanda_prestiti_20090115Gli Italiani stanno, da anni, ipotecando il loro futuro economico perché non arrivano alla fine del mese e molto anche perché, causa questo, finanziarie e banche stanno chiedendo tassi pazzeschi, perché, come un cane che si morde la coda, aumentando le difficoltà economiche delle famiglie che non arrivano alla fine del mese, queste stringono i cordoni della borsa, chiedendo maggiori garanzie e calando i tassi con il contagocce o dopo averli tenuti alti, immotivatamente

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IL FALLIMENTO DI BANCA ETICA

cover_big1Non è che ogni pretesto è buono per evidenziare la stortura dei fondi Valori Resposabili di Etica sgr (Banca Etica) ma forse è che di pretesti qui ne stanno venendo fuori un poco troppi. Siccome non credo sia un dato per forza positivo lo sbandierato risultato positivo di rendimento e raccolta di questi strumenti finanziari – suvvia non è che adesso, di colpo, i piccoli o grandi investitori si sono scoperti etici, forse sono solo più tranquilli che Madoff o qualche crack delle grosse banche non toccherà, meno male, Banca Etica – è bene tenere la barra sulle eventuali ragioni etiche di un fondo comune di investimento. Cosa serve perchè lo sia? Quand’è che non lo è? Oggi, le agenzie finanziarie hanno battuto la notizia che Marks &Spencer la maggior catena di abbigliamento in Inghilterra licenzierà 1230 dipendenti perché anche oltremanica c’è grossa crisi. Continua la lettura di IL FALLIMENTO DI BANCA ETICA

COMPARSA E PROTAGONISTA

La stampa è ben strana. Tutta nei giorni scorsi ha titolato con evidenza le parole di Berlusconi in merito alla cerimonia di insediamento di Obama: “non ci vado, io sono un protagonista non una comparsa”. Una non notizia, figlia dell’orgoglio italico o della sudditanza psicologica al premier, immotivatamente fatte bere, irrispettosamente, al lettore.Irrispettosamente perché la notizia non c’era. Non era quella. La notizia, infatti, eventualmente era un’altra che doveva essere almeno riportata per rispetto a margine di quella invece segnalata. E cioè: “Berlusconi non va da Obama. Perché non invitato” Che è ben un’altra cosa.

microCREDITO locale: SE NON ORA QUANDO?

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L’idea e l’iniziativa di una colletta per i più bisognosi promossa in questi giorni dal Prevosto mons. Cecchin nonché dal Cardinale Tettamanzi “è cosa buona e giusta” che merita sostegno e ringraziamenti. Pubblici. E’ una proposta che va replicata in tutti gli ambiti possibili.

Perché, come diceva Brecht, non si può cambiare il mondo e non tenere conto che fuori c’è uno che muore di freddo, ora. Se non gli si dà una coperta nel frattempo che noi cambiamo il mondo quello crepa di freddo. Perciò ben venuta beneficenza.

Mi permetto, in aggiunta, ragionare anche per individuare un modello che riconosca sia la dignità del ricevente che la stortura del sistema che ha impoverito ed impoverisce sempre più persone. Sempre più nostri concittadini che non sono oltre la soglia dell’indigenza ma di questo passo non può bastare più nemmeno la illuminata beneficenza.

Perché come  ha riconosciuto lo stesso Prevosto quest’ultima ha dei limiti.

I limiti sono evidenti e seppur non inficiano la bontà del progetto appunto lo limitano.

Consapevolmente. Il tempo ristretto dell’iniziativa della parrocchia: è, infatti, racchiuso nei 20 giorni delle festività natalizie.

La forma: beneficenza attraverso offerte in Basilica che, con evidenza, ne circoscrivono l’entità

I destinatari: nominativi recuperati dal centro ascolto della Caritas che ne delimita il bacino.

Oltre ad auspicare che la lungimiranza del Prevosto contagi e sensibilizzi altri settori sociali del territorio facendo propria l’iniziativa, è giusto riconoscere che molte potenzialità e valenze sociali rimarrebbero comunque inespresse.

Per queste credo sia urgente e necessario pensare, insieme ad un modello di sostegno e interazione per tutti quei soggetti che non passano al Centro ascolto Caritas. Continua la lettura di microCREDITO locale: SE NON ORA QUANDO?