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USTICA: 27 giugno 1980

Per un po’ di memoria, per un po’ di dignità, e perchè ci sia Verità e Giustizia. Finalmente.

Il 27 giugno 1980 Giuliana Superchi porta al collo una targhetta, come tutti i bambini che vengono affidati alle hostess per un volo. Quel viaggio, da Rimini alla Sicilia, non le è nuovo. L’ultimo è stato a Pasqua, con la frangetta appena tagliata, le guance ancora più tonde e gli occhi simili a due more.  Stavolta però è diverso. Al suo papà, che l’attende in Sicilia, porta due regali: la pagella, nascosta nella valigia. Bei voti, che le hanno fatto spostare la partenza di un giorno. L’altro è un sogno che si trasforma in realtà. Giuliana andrà a vivere con il suo papà. Non solo per le vacanze, secondo la prassi consolidata dei figli dei separati, ma per sempre. Mamma è d’accordo. Giuliana lascia la mano dei nonni a Bologna per salire sul volo Itavia. Da quell’aereo non scenderà mai più. Roberto Superchi non rivedrà più sua figlia. Ma lui lo saprà solo molte ore dopo. Quello che è accaduto davvero, nel cielo di Ponza, dopo 27 anni nessuno lo ha ancora raccontato davvero. L’aereo tardava, un ritardo dicevano. Prima dieci, poi mezz’ora, un’ora poi. Poi basta. Scomparso dai radar. Precipitato alla fine. Come se non fosse mai esistito. L’Itavia elenca le generalità dei passeggeri. Nomi e cognomi, uniche voci, perché le notizie, quelle vere, in aeroporto,  non arrivano. Fino al suo nome: Superchi Giuliana. Un dolore, una fitta forte, un buco nero, profondo, laggiù nell’anima. Era come se l’oblio fosse arrivato subito, in quell’aeroporto tutte le domande restavano senza risposta. Rabbia e strazio. Era come se tutto venisse cambiato, filtrato. Tutto confuso. I primi mattoni del muro di gomma. Per quattro giorni Roberto Superchi non si sposta dal portone della camera mortuaria. Sente le urla dei parenti dei passeggeri dell’Ih 870.  E prega che Giuliana non venga mai trovata. Io penso, continuo a pensare, penso l’assurdo: la mia bambina sa nuotare, nuota benissimo, Giuliana. La mia bambina si tuffa dal trampolino, non come i turisti che annaspano in mezzo alle onde con i sorrisi finti. La mia bambina ha nuotato con me in Puglia, in Sardegna, nuoterà anche lì, nel mare di Ponza.

Nel 1999 il giudice Rosario Priore, concludendo la più lunga istruttoria della storia giudiziaria del nostro paese, afferma: L’incidente al Dc9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento. il Dc9 è stato abbattuto, è stata spezzata la vita a 81 cittadini innocenti con un’azione, che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, operazione di polizia internazionale coperta contro il nostro paese, di cui sono stati violati i confini e i diritti. Nessuno ha dato la minima spiegazione di quanto è avvenuto. 

Succedono un sacco di cose strane e inspiegabili al mondo. In Italia un po’ di più” (Andrea Purgatori)

ROSARNO?

poesia2Direi che tutto il male non viene per nuocere.

Abbiamo imparato che per eliminare la schiavitù basta cacciare gli schiavi.

Allo stesso modo potremmo vincere la mafia cacciando i mafiosi, debellare il cancro in Italia portando in Francia i malati di cancro, diventare ricchi esiliando i poveri, ringiovanire ammazzando i vecchi, ma soprattutto cancellare da questa Italia l’ipocrisia dando un calcio in culo agli ipocriti e spedendoli in Danimarca.

dal nostro ex inviato Francesco  (video)

MEGLIO UN PAPA’ QUA O UN PARA’ LA?

17banksyes_468x606EXIT STRATEGY

 

Così, molto sinteticamente si comincia sempre più spesso a manifestare qualche perplessità sulla missione ISAF in Afghanistan. Forse, sono sempre di più coloro che hanno compreso che “a casa”, anche chi una casa non l’ha mai avuta, prima o poi ci tornerà inevitabilmente e comunque sia, maledettamente per sempre; forse sono sempre di più coloro che hanno capito che sarebbe meglio restare a giocare in giardino il più a lungo possibile prima del definitivo rientro in quella brutta “casa”. ALLEGATO PIGIA QUI
e cordoglio per tutti.

dal nostro ex khorakhaneker Francesco

ANDARSENE? MAI!

afghanistanL’ennesimo cordoglio per le vittime che sentiremo ad ogni TG mi sembra ormai inadeguato. Otto anni sono passati e la Nato è ancora lì, a combattere sempre più intensamente in un paese è ricostruito né tantomeno pacificato, ad ammazzare civili nel tentativo di eliminare talebani e, appunto, a fare da bersaglio. Eppure, la politica italiana al gran completo blatera di «cambiare le regole d’ingaggio», ossia spingere i «nostri ragazzi» in una guerra ancora più serrata e che farebbe molte più vittime, si mandano bombardieri e si blindano sempre di più – inutilmente – i veicoli.Andarsene? Mai! Scusa, eh, 14 miliardi e mezzo di euri appena spesi per 131 F35 e noi dovremmo andarcene?! Per cosa li avremmo usati, sennò, quei soldi? Per la sanità, per progetti di solidarietà.. per l’Abruzzo? Per il lavoro? O per l’istruzione?

Sembrano un branco di pazzi, indifferenti alla sorte dei «ragazzi» che fingono di piangere. Sommessamente sarebbe ora di andarsene da lì. E portarli a casa vivi “i nostri ragazzi”. 

 

Ma manco a parlarne…

 

A parte le battute (se poi è una battuta), stasera partirà l’assalto a suon di reportage, dove inizieranno le interviste a madri, fidanzate, mogli (“stavamo ultimando con i soli della guerra la nostra villetta a due piani con guardino, ci eravamo appena comprati anche una macchina” – inquadratura su auto da 30mila euri – “saremmo stati veramente felici, ci credeva in questa missione di pace”)

E sapremo con morbosi servizi tv (Vespa dopo la marchetta flop è libero) tutto della loro vita privata, dei loro sogni, delle loro speranze… non di quei poveri disgraziati che vengono bombardati, no, ma di questi eroi… sul sito del Sole24ore stanno già partendo certi commenti stomachevoli: “fanno bene ad ammazzarli, sono selvaggi, l’Islam, ce l’hanno con noi, dobbiamo rimanere e farli fuori tutti…)

 

Stasera megatisanone al finocchio perché so già che mi si ferma la digestione dallo schifo..anzi, non ceno e sto leggero

L’ULTIMA VOLTA CHE MI HANNO UCCISO

 Un cuore, due mani, un cuore pulsante e una mente ancora funzionante. Due occhi abbastanza profondi per mettere a fuoco l’ingiustizia a portata di mira dei cecchini. Due mani ancora funzionali per accarezzare cuccioli d’uomo figli spersi di un allah minore, e un cuore aritmico che pompa sangue per una mente poco incline all’indifferenza dinnanzi alla tragedia.   Sono vivo, ma questo potrebbe essere tranquillamente il video della mia uccisione:

http://guerrillaradio.iobloggo.com/1785/l-assedio-di-gaza-continua-l-ultima-volta-che-mi-hanno-ucciso#commenti_6136738

I CAMPI DI STERMINIO DI WALL STREET

E’ UN POST LUNGO MA NE VALE LA PENA… CE L’HA GIRATO UN AMICO BANCARIO

campo-di-sterminio-03Ho ricevuto commenti scandalizzati solo perchè ho detto che gli stati nazionali dovrebbero piegare le corna ai finanzieri, chiarendo loro che sono inferiori gerarchicamente allo stato, se necessario ricorrendo alla vecchia pratica dell’omicidio politico. Sembra che questa cosa scandalizzi le anime belle che credono di vivere nel paese delle meraviglie. Allora, vediamo di capire che cosa abbiano fatto, materialmente, questi signori finanzieri. Continua la lettura di I CAMPI DI STERMINIO DI WALL STREET