Moltiplicatela per più di 300 volte, ne otterrete una strage degna di Erode. Non c’è odio che si possa spegnere con altro odio e i terroristi uccisi si moltiplicheranno proporzionalmente alle numero delle vittime innocenti.
Marco Travaglio ha appena scritto un commento su Gaza, diramato dalla sua casa editrice Chiarelettere, che inizia così: “Israele non sta attaccando i civili palestinesi. Israele sta combattendo un’organizzazione terroristica come Hamas che, essa sì, attacca civili israeliani”.
Bene.
Il compianto Edward Said, palestinese e docente di Inglese e di Letteratura Comparata alla Columbia University di New York, scrisse anni fa un saggio intitolato “The Treason of the Intellectuals” (il tradimento degli intellettuali). Si riferiva alla vergognosa ritirata delle migliori menti progressiste d’America di fronte al tabù Israele. Ovvero come costoro si tramutassero nelle proverbiali tre scimmiette – che non vedono, non sentono, non parlano – al cospetto dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra che il Sionismo e Israele Stato avevano commesso e ancora commettono in Palestina, contro un popolo fra i più straziati dell’era contemporanea.
E di tradimento si tratta, senza ombra di dubbio, e cioè tradimento della propria coscienza, delle proprie facoltà intellettive, e del proprio mestiere. Gli intellettuali infatti hanno a disposizione, al contrario delle persone comuni, ogni mezzo per sapere, per approfondire. Continua la lettura di IL TRADIMENTO DEGLI INTELLETTUALI→
Una Marcia della Pace, la firma in calce ad un appello buono per ogni bomba, un Fermatevi per carità!, l’ennesimo convegno tra e per pacifisti, fors’anche una preghiera ed una veglia per la Palestina, credo che non servano a nulla. Se non alla nostra coscienza. E soprattutto, mi sia permesso, non affrontano il problema, non fanno chiarezza. Non aiuta a capire. Si dice quello che sappiamo. Ma non quello che va saputo.Non dice che Gaza è, anche prima dei bombardamenti, un campo di concentramento. Che c’è stato, ben prima dei razzi di Hamas, un continuo, quotidiano, assedio alla popolazione della striscia di Gaza. Non dice che Hamas ha vinto elezioni libere. Che Israele non riconosce tra le altre la risoluzione Onu 242 da oltre 40anni. Non dice che “due popoli e due stati” è un falso storico. La terra e il popolo che potrebbero diventare Palestina sono nel caos. La Cisgiordania non comunica con Gaza ed è frammentata in celle territoriali separate. Inoltre è amputata dal Muro. Non dice che Israele e prima i sionisti stanno torturando da 112 anni il popolo Palestinese. Certo non si può dire tutto, potrebbe obiettare chiunque manifesta, marcia, firma, prega, ed avrebbe ragione. Solo che queste sono la precondizione, la premessa, per ogni analisi politica, per ogni fotografia della realtà, per ogni soluzione duratura. Sono la Verità storica. Continua la lettura di Manifestiamo C’E’ LA GUERRA anche IN TV→
ECCO QUELLO CHE IL 99% DEI CITTADINI COMUNI SA DEL CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE:
“Gli ebrei sopravvissuti all’Olocausto nazista e a persecuzioni storiche, tentarono di ottenere una loro terra sicura nella biblica Palestina, dove fondarono comunità pacifiche e religiose. Ma gli arabi ostili tentarono subito di annientarli con la guerra del 1948. Gli ebrei combatterono un’eroica guerra partigiana che li vide vittoriosi e salvi da un secondo Olocausto. Fondarono Israele nel maggio di quell’anno, unico Stato democratico e moderno in medioriente, baluardo di civiltà fra nazioni arabe di re e dittatori corrotti e sanguinari. I quali tentarono di nuovo nel 1967 di distruggere la pacifica Israele, che li sconfisse brillantemente ancora una volta. Da allora Israele vive circondata da arabi-palestinesi fanatici, irragionevoli e brutali, che la attaccano col terrorismo in continuazione, senza farsi scrupolo di massacrare i civili ebrei, inclusi i bambini. Continua la lettura di SALVARE GAZA? (di paolo barnard)→
Qui non si tratta di terrorismo, ma di neonazismo. Gaza è un campo di concentramento a lento rilascio di orrore, dove invece di sterminare innocenti sulla catena di montaggio dei forni, si tortura un popolo fino al parossismo. Il ribaltamento dei ruoli di vittima e carnefice è totale e orripilante, il mondo assiste immobile. Israele compie crimini contro l’umanità da 60 anni in Palestina. Ma se i palestinesi torturati, puliti etnicamente e massacrati con sadismo inaudito osano reagire scomposti dopo 60 anni di inferno in terra, allora la logica israeliana e occidentale dice che meritano ancor più tortura, pulizia etnica e massacri.
Ricordo le parole dell’intellettuale ebreo Norman G. Finkelstein:
“Ma se gli israeliani non vogliono essere accusati di essere come i nazisti, devono semplicemente smettere di comportarsi da nazisti.”
Io credo che queste parole dette da Paolo Barnard, uno che di conflitti e terrorismo ci capisce e parecchio, (autore di: “Perchè ci odiano” ed. Bur) non possono essere eluse.
Dovremmo incominciare a porci domande, una per esempio: