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QUANDO NON TI FIDI DEI TUOI CONCITTADINI

Ciresa e coalizione sono già col fiato corto. Confondono il controllo con la sicurezza e la sicurezza con l’invadenza.

E dopo aver proposto di spostare il mercato in centro, solo al mercoledì perché giovedì gnocchi, ora fan vedere le pistole e giocano ai soldatini. Ciresa fa lo sceriffo e chissà, Zamperini l’uomo al banco del saloon.

Non devi averne di idee serie per migliorare la vita dei tuoi concittadini se la prima proposta che fai son 15 bancarelle davanti alle poste e una slavina di telecamere nei rioni

Quando gli han detto che per essere una brava Amministrazione bisogna star vicino al cittadino deve aver frainteso. Così al posto di offrire servizi, sostegno, promozione, aiuti economici, gli mette fuori dal portone, “almeno 250 telecamere” così che non si potrà che canticchiare “nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento” per dirla alla Guccini

Sono più volte state già integrate in questi anni, siamo invasi davvero fino dentro al cesso, ogni volta con una spesa di oltre 5000 euro a singola telecamera: 175.000 nel 2012 per 32; 150.000 per 26 nel 2014.

Ora con “almeno 250 telecamere” Ciresa ne vuole spendere 1.500.000. Un milione e mezzo!!!
Per non parlare di tutto l’apparato di vigili necessari a controllarle (che non abbiamo) e i soldi per la manutenzione (che non abbiamo nemmeno quelli). E anche se li avessimo la priorità è davvero questa per la Città?

Ciresa dimostra una cosa netta, che non si fida dei suoi concittadini, (250 telecamere sono la conferma) se addirittura è la sua prima proposta elettorale.

Ma se in testa hai solo controllo e manganello

UNA NAVETTA A PIENO SERVIZIO

ernaDa poche settimane, la domenica, c’è un servizio di navetta a fini turistici che collega Lecco ai Piani d’Erna e ritorno.

Un servizio che, in parte per la fretta di istituirlo, in parte per la novità, ha avuto bisogno, e ancora ne ha, di aggiustamenti.
È stata notizia solo di settimana scorsa, l’errore di sospenderlo per ben 3 ore in piena mattina, subito rinfacciato dall’opposizione che però manco aveva pensato a proporlo il servizio e che, va riconosciuto, l’Amministrazione ha subito risolto con nuove corse e nuovi capolinea.
I numeri stan dando atto dell’utilità del servizio.
Credo sia necessario però non limitarsi a così com’è, ma implementare servizi e informazioni indispensabili e, ove possibile, anche qualche servizio in più. Per serietà organizzativa da città turistica.ERNA FUNIVIA
Innanzitutto segnalare il servizio sia ai capolinea e fermate intermedie in maniera chiara non solo con un misero foglio A4; Farlo anche agli ingressi della Città con indicazione, ovviamente, dei relativi parcheggi di interscambio per la sosta dell’auto privata; Prevedere comunicazione tra cima e valle dei posti liberi al parcheggio della funivia, al fine di evitare 100 auto che tentano di raggiungere il piazzale già totalmente occupato e soste vietate lungo la via; Consentire l’accesso viabilistico poi solo ai residenti la zona.
I servizi aggiuntivi che potrebbero far differenza di attenzione e integrazione son quelli, per esempio, di un piccolo cadeaux (a pagamento) al ritorno (da portare a casa) o anche all’andata (x picnic) di prodotti locali confezionati: una porzione di miele, due tipi di formaggio, due caviadini, qualche piccolo frutto, un salamino di capra, una borraccia e un pieghevole delle altre attrazioni di Lecco: culturali e non solo, dell’estate e, alla partenza e arrivo, un bicchiere di tè con le erbe spontanee del Resegone.
Consorzio-Terrealte-6-3Se poi (forse con il Consorzio Terrealte allargato) ci fosse un portale per gli ordini con ancora più scelta dei prodotti a kmZero da spedire anche a domicilio sarebbe un’aggiunta di gusto e ricordo.
Un piccolo contributo economico per l’utilizzo del bus navetta (eventualmente con già integrato il prz della corsa della funivia sarebbe il top) permette di recuperare qualche economia da utilizzare ai fini promozionali e dei servizi accessori.

LE 3 FASI DELLA CHIMICA DI AMBIENTALMENTE

IMG_20200616_071458Due giorni fa è uscita la prima bozza del Programma elettorale della Lista civetta del Pd, Ambientalmente.
Un buon inizio, sulle molte cose da fare e nemmeno un come, per farle.
Ma c’è senz’altro tempo.
Al punto “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente” si svela la prima fase della chimica della lista: gassosa.
Il titolo, infatti, che dà​ al capitolo é già un trucco vaporoso: Termovalorizzatore e Teleriscaldamento
Cazzo, termovalorizzatore è un abitino falso e ruffiano.
Se una lista ambientalista usa il termine Termovalorizzatore invece​ che Inceneritore è perché ti ha fregato o ti sta fregando.
La seconda fase della chimica della lista: liquida.
Ambientalmente la raggiunge in un voluto fiume di tante parole quando inevitabilmente deve parlare del Teleriscaldamento e i rivoli di parole trascinano altre balle e scuse in ogni insenatura, “se avessimo potuto”, “visto che l’iter è avviato”…
Facendo finta, come peraltro in questi anni di amministrazione del proprio assessore di riferimento e ancora più a lungo delle consigliere comunali di riferimento, di aver fatto azioni per evitarlo, contrastarlo, bloccarlo. Invece sono state zero. Non una proposta di Delibera, non un voto contro, non un atto differente. come una destra qualsiasi.
Prendere in giro i cittadini, si converrà, non è ecologicamente un buon inizio.
“se avessimo potuto” infatti vuole nascondere invece quello che ancora si può fare. Tutto.
NESSUN atto o prescrizione della Regione impone che la rete del Teleriscaldamento si debba estendere fino a Lecco.
Il RECESSO dalla convenzione di Teleriscaldamento è un mero e semplice atto amministrativo.
Basta votarlo. Evidentemente o non si vuole o la coalizione non lo permette.
La terza fase della chimica della lista è quella: solida. E’ sempre concretamente una questione di soldi, di cariche, di sprechi.
Anche se un domani, dopo averlo messo in piedi, questo teleriscaldamento andasse a fiori di camomilla e biomasse, ha senso spendere 80 milioni di euro, rompere per anni molte, troppe strade della città con conseguenti ulteriori problemi, davvero?
Ed è serio verso i cittadini dire come fa il programma di Ambientalmente, che si controllerà e che, se dopo i primi anni a rifiuti, non funzionerà a biomasse e camomilla si proverà a chiuderlo?
Davvero si fanno spendere 80 milioni di euro dei​ lecchesi per poi dopo qualche anno chiudere tutto?
Bruciare soldi di tutti mi pare altrettanto poco ecologico
 
La verità solida ed evidente è che tutte e due le coalizioni sperano che l’unico “soggetto” che ha aderito al Bando per il Teleriscaldamento continui a essere in alto mare, proprio sui numeri della sostenibilità economica e si ritiri. Così da togliere le castagne dal fuoco a chi non ha il coraggio della coerenza ma solo della propria convenienza.
Ambiental-mente resta ancora la lista ecologica migliore della coalizione di Gattinoni però​ il nome che si è data è palesemente​ nomen omen.

SCOPO: CAVARE VOTI DALLA DISCARICA

ALTAN FARE CHIAREZZATrovo totalmente disdicevole che la vicenda Discarica Pozzi, appena autorizzata dalla Provincia grazie alle balle di Lega e Destra col suo Presidente Uselli, entri speculativamente nella Campagna elettorale e il Candidato Gattinoni faccia finta di aver voce in capitolo

Le decisioni, si prendono in Giunta/Consiglio adesso, non l’anno prossimo con altra Giunta, ossia quella di opporsi o meno al parere della Conferenza dei Servizi attraverso un ricorso (al Tar) non dovrebbero essere vendute come spot elettorale.
Anche perché altri partiti, da subito, anzi da prima di molti firmatari dello spot, si sono opposti e più fermamente a questa Discarica
Basterebbe dire che una parte del PD e della maggioranza non eran contrari.  Qualcuno liquidava le critiche come se quel luogo lo si ritenesse un “campo di farfalle” da difendere.
Si è anche dovuta ritirare all’ultimo la Delibera in Consiglio proprio per questa spaccatura.
Alla prima conferenza dei servizi poi i dirigenti comunali addirittura eran assenti.
Il Piano Cave applaudito dall’ex Assessore Campione è stato il la del fallimento Comunale.
Senza il Comitato di Chiuso, fatto da cittadini, questo Progetto sarebbe già operativo da mesi e mesi e ora arriva all’ultimo secondo, per cercare consenso lo spot di Gattinoni e coalizione.
La realtà è che storie come questa, di ordinaria italianità son così stupefacenti che sentimenti come ipocrisia e facciatosta non arrivano neppure a scalfire chi le mette in pratica.
Quando l’ho letta, ho sgranato gli occhi, spalancato la bocca: e ho il mento che ancora mi penzola.
Riuscirò a credere a un sussulto di impegno limpido di un candidato che salta all’ultimo su una notizia che fa comodo, solo tra altri vent’anni.
Ho dei dubbi, a questo punto, anche sulla par condicio.
100 incontri e giornate sui documenti del Comitato di Chiuso valgono come una dichiarazione sul filo di lana di Gattinoni?

LA CAVA DI INERTI DI POLITICI INERTI

Cava_di_ChiusoE quindi, forse, a questo punto, la discarica di inerti a Chiuso si farà.
Mesi di parole, di Amministratori, Sindaci, Assessori, Presidenti di Provincia che dicevano una cosa e oplà al momento di sommare gli addetti è uscito il riporto, si approva e così avanza tutto il resto, le promesse, gli impegni, la parola data, gli atti amministrativi, la credibilità politica.E allora come cittadini eccoci qua.
Siamo venuti a vedere lo strano effetto che fa dire una cosa e poi farne un’altra, forse già sapendo allora di dire una cosa per poi farne un’altra.
Eccoci qua. La nostra faccia nei vostri occhi. E quanta gente ci sta e abbasserete lo sguardo o uno sguardo non ci sarà.
Per questa vergognosa retromarcia che dovrebbe arrivare fino all’ultimo voto quando ci sarà. Oltre al buio che oggi c’è e il silenzio che vi augurate lentamente si farà.
E non vi fan vergogna le parole da voi dette fin qua che come un’ombra azzerano la vostra credibilità?

Siamo cittadini e votanti,
Siamo quelli di parola e non di parole.
Siamo una grande famiglia avevamo lasciato soltanto un momento la speranza nelle vostre mani, dentro tutta la vostra pantomima che oggi si svela falsa e volgare con una decisione a favore dove il nostro nome non c’è e mai ci sarà.

E allora eccoci, siamo ancora qua, siamo venuti per niente perché col niente evidentemente si sta.
E se ancora c’è un pertugio di tempo e di possibilità é tempo e ora che voi politica lo si prenda e lo si utilizzi perché è addirittura peggio politici inerti di una discarica di inerti
Noi siamo qua, dove si era ieri e dove saremo domani perché abbiamo una parola sola e una faccia sola

Ex area Pagani: si mente sulla città che si ha in mente

areapaganiLasciar degradare un’area così da poter poi dire che va bene farci ogni cosa pur di non lasciarla degradare più è un po’ una furbata come il padrone che per far accettare il licenziamento di 50 operai dice di volerne licenziare 200.
Nella sostanza è la logica usata per giustificare l’OK a 4torri da 6piani per ben 120 appartamenti e un supermercato nell’area ex Pagani.
Ossia l’incoerenza di assumersi le responsabilità con un atto irresponsabile. Una giustificazione valida per Pd, Appello, ItaliaViva, ForzaItalia e NCD. Contrari invece 5Stelle, Sinistra, Lega e Negrini.
Il Sindaco Brivio ha sigillato poi il tutto con la frase vuota: “Certe volte servirebbe il coraggio di decidere”. Ma se il coraggio è per decidere una fesseria è meglio quello di non decidere o ancor più decidere di non farla, o no?
Van dette, inoltre, due cose, per non farsi prendere in giro. La prima. Tra i contrari oggi c’è sì la Lega, ma è stata proprio lei, quando governava, a dare il via a questa nuova colata di cemento, e allora era pure di più.
La seconda. Ambientalmente, la nuova civica che ha come guru l’attuale assessore all’Ambiente Dossi, nemmeno davanti a questo scempio han fatto un presidio, un obiezione, un post. Va tutto bene: cave, torri, supermercato. In fondo ci sarà qualche prodotto biologico sugli scaffali e un paio di posti per l’auto elettrica.
Ma si sa siamo in campagna elettorale e ingannare i cittadini è da programma.
 
Abbiamo oltre 1000 appartamenti vuoti censiti a Lecco ne servono davvero altri 120? Ci sono a qualche centinaio di metri 5 supermercati, ne serve davvero uno nuovo? Non dico per la proprietà, ma per la Città.
Dicono che i diritti acquisiti del privato non si possono calpestare, che si son ridotte le volumetrie, che aumenta il traffico ma fanno una rotonda. Tutto vero, però eludono che han votato una variante chiesta dalla proprietà, non dal Comune. È quindi evidente che l’autorizzaione precedente, vecchia di anni, è la proprietà che non è in grado di concretizzarla o non le conviene più farlo.
Forse il Comune ha un potere maggiore di quello che crede, o vuol far credere, su quell’area.
 

Ma abbiamo presente 4 torri di 6 piani li piantate in mezzo al quartiere? E un nuovo supermercato? E altro traffico e inquinamento?
Bel modello di Città che si ha in mente.