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L’acqua in bottiglie di plastica il Creato lo distrugge prima

Vangelo di Matteo 7,3 Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?

Vangelo di Luca 6,41 Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo?

Basterebbe leggere questi due passi per togliere senso a questa mio post. A qualsiasi critica che viene rivolta agli altri. Però è pur vero che farlo potrebbe essere un alibi per non porre sul tappeto, nessun tentativo di migliorare, interrogarsi, crescere. Elevarsi. Collettivamente.

E siccome la questione è politica ritengo corretto, doveroso, esporre la critica e sollecitare una soluzione.  Mercoledì 1 settembre, con ampio risalto si è svolta intono al lungolago di Lecco, alla presenza di circa 200 spettatori, la giornata per la Salvaguardia del creato. Attraverso una riflessione sul tema dell’acqua. Acqua come risorsa, responsabilità. Iniziativa promossa dal Decanato di Lecco con decine di associazioni del mondo cattolico. (Acli, Gaggio, Pax Christi, Azione Cattolica, Gruppo Ecumenismo, Centro Culturale S.Nicolò, Caritas, ed altre ancora.).

Ebbene, dopo questa serata, lascia perplessi trovare alla Festa dell’Oratorio San Francesco (ma vale anche per le altre feste in questo periodo operative) nel settore ristorazione l’uso dell’acqua in bottiglie di plastica, piatti e posate usa e getta in plastica.

Ecco, siccome è una questione politica, teniamo in secondo piano, ora, i due evangelisti. Basterebbe porsi una sola domanda: perché, in coerenza con l’iniziativa del 1 settembre non è sembrato naturale e non si è sfruttata l’idea di far passare un chiaro messaggio favorevole all’acqua pubblica alle centinaia e centinaia di persone che ogni giorno frequentano appunto la Festa dell’Oratorio?

L’acqua in bottiglie di plastica il Creato lo distrugge prima.

Ci si potrebbe spingere ad evidenziare che anche posate, bicchieri, piatti erano di plastica e un’alternativa era facilmente percorribile. Ceramica o mater bi/mais. Se nemmeno i soggetti apparentemente più sensibili riescono a fare conversioni e scelte più lunghe di un giorno, la giornata del Creato non mi pare, da fuori, così efficace.

Ed allora serve un gesto politico e amministrativo.

L’Amministrazione comunale, copiando anche Enti del nostro territorio (Osnago), dovrebbe porsi il problema e risolverlo con, ad esempio, un Regolamento per le (Eco)feste. Dove si sostengono ed indirizzano gli sforzi per salvaguardare più collettivamente ed efficacemente il creato o anche semplicemente la Città. Un atto necessario, culturale e politico appunto. Ecofeste, perché per divertirsi non occorre inquinare. Un’amministrazione locale attenta alla qualità della vita dei propri cittadini non dovrebbe trovare difficoltoso mutuare la metodologia e le buone pratiche che si possono attuare quando si promuovono e si organizzano le Feste della Città, dell’oratorio, delle Piazze. Quindi vale ripetersi, insieme alla Chiesa, se l’Amministrazione comunale c’è, batta un colpo.

Le E.S.CO per la macchina comunale

I Comuni, come quello di Lecco, hanno sempre più problemi finanziari. Cattiva gestione negli anni passati a cui va ad aggiungersi, oggi, una crudele ed irresponsabile riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato creando, inevitabilmente, da qui l’irresponsabilità, probabili riduzioni e carenze nell’erogazione di servizi ai cittadini, nonché debiti e conti che non quadrano.  E’ una situazione irrimediabile? Si leggono sempre più spesso, infatti, anche per Lecco, che i Comuni non hanno nemmeno i soldi per pagare il riscaldamento, per le bollette della luce, per gli affitti.  Figuriamoci per il resto Continua la lettura di Le E.S.CO per la macchina comunale

IDEE IN COMUNE:PARTECIPAZIONE

Lo dico come premessa utile, l’iniziativa degli amministratori del Comune di Lecco di tornare questo mese ad incontrare i cittadini con 5 nuovi incontri pubblici nei rioni per discutere dei principali problemi della città, dopo quelli sul PGT dello scorso mese di maggio e giugno, è una buona cosa. Innanzitutto perché li differenzia dalla Giunta passata. Credo si debba però fare un passo avanti. E’ fortemente necessario anche farlo presto. Se l’attuale prassi riscuote, come giusto, attenzione plauso ed ovviamente questo è positivo, sono straconvinto che gli amministratori debbano passare anche alla concretezza. Superare questa forma/formula che è soprattutto marketing, pubblicità. Così come si stanno proponendo gli incontri, mi sia permesso, possono sembrare e soprattutto essere concessioni all’ascolto, la chiacchiera di 1-2 ore, una disponibilità calata dall’alto. E quindi, in quanto tale, provvisoria. Continua la lettura di IDEE IN COMUNE:PARTECIPAZIONE

BI(d)ONE DI VELENI

Sabato scorso su La Provincia di Lecco è stata pubblicata una notizia sull’area Bione che merita di essere ripresa e approfondita. Tanto è allarmante, sottovalutata. Tanto i cittadini dovrebbero rimanere invece vigili e provare a fare mente locale.

Il consigliere comunale Boscagli del Pdl+Lega, che erano maggioranza dai tempi di Noè fino a pochi mesi fa, ha il merito di aver riportato alla ribalta il tema Bione, e visto le magagne che ci sono: costi nascosti (da 1,900mila euro a 3 milioni), debiti per conti non pagati al demanio (300-400 mila euro), fogne non presenti, schifo che c’è sotto il terreno, ha evidentemente la sola attenuante di essere giovane e forse non colpevole, come invece il suo partito, di tutto quanto scritto nell’articolo. Mi permetto quindi far mente locale e esplicitare alcune domande che spero Amministrazione locale e soprattutto quella passata possano dare risposta. Continua la lettura di BI(d)ONE DI VELENI

PONTE VECCHIO E MUSEO DEL LAGO

isola-e-ponteGià più volte l’abbiamo ribadita. Con poco successo e soprattutto poco ascolto. Tempo addietro solo il sindaco Codega di Malgrate aveva sostenuto la proposta: Restituire il Ponte Vecchio ad una vocazione pedonale.

 

La proposta che avevamo fatto avere ai politici era: “Il Ponte Azzone Visconti…dovrebbe essere chiuso al traffico e diventare pedonale. Questa chiusura potrebbe essere una occasione anche di recupero e di riqualificazione dell’intero percorso a lago e dell’Isola tra i due ponti…..L’intera problematica, che si pone, e che è conseguenza delle opportunità dell’attraversamento, chiama in causa il Comune di Lecco, con i comuni limitrofi di Valmadrera, Malgrate e Civate per una riorganizzazione del traffico veicolare in ingresso e uscita per Lecco…”.

 Tenendo conto poi della vicinanza con l’Isola Viscontea sollecitavamo gli amministratori locali con questo quesito – neppure ascoltato ( non c’era nessun elezione in programma): “Perché non fare dell’Isola un museo vivo della pesca sul lago, della sua storia, dei suoi attrezzi, delle sue parole? E di quel luogo fare anche un laboratorio didattico e turistico per la conoscenza di quel meraviglioso ecosistema acquatico che è il nostro lago, che da lì torna a divenir fiume? Crediamo sarebbe molto bello, tanto più se quell’isolotto discreto, potrà integrarsi, con un restituito Ponte Azzone Visconti alle sue originarie e integrali fattezze medioevali, dopo una inutile fatica e supplenza, che ormai non appare più giustificata, ora che l’attraversamento e la strada della Valsassina lo rendono superfluo ad una funzionalità di mobilità veicolare che non ha più ragione alcuna”. Continua la lettura di PONTE VECCHIO E MUSEO DEL LAGO