RIBELLARSI FACENDO

ALTAN-TOCCA-A-MEBisogna restituire un senso alle cose, costruire il mondo pezzo per pezzo. La cosa buona è che si può ri-cominciare da un punto qualsiasi.

E non credo, per stare sul locale, abbia senso augurarsi che Lecco sprofondi così da poter dire – e vantarsi – che lo si era detto.

Io preferisco, ora, sostenere la crescita e la bellezza della mia città, partendo da un punto qualsiasi, appunto.

Devo farlo con questi Amministratori? Se la città migliora grazie anche al mio piccolo apporto, inadeguato per la grandezza del tutto ma comunque mattone e ponte (se) insieme all’apporto di ognuno di noi, cittadini corresponsabili di un pezzo, di un punto, a me tanto basta.

Poi un domani si proverà a far meglio. E si potrà anche riuscirci. Sono dell’idea che chiunque ci sta a migliorare Lecco, ora, qui e adesso, a me tanto basta. E’ una questione di priorità.

Voler veder bruciare la casa per poi andarci a vivere mi pare masochista e molto pericoloso

Oggi ci sono questi Amministratori, è con loro che ci si deve provare? Bene io inizio da qui.

Del colore e del numero delle luci dell’albero di natale, dei megaeventi altrove, di due rose indiane, del io avrei fatto meglio (come? boh!?!) ect ect ect, mi pare che ci sia già fin troppa gente, al cantun dei ball del centro o sui gruppi fb – modello leoni da tastiera – che ne sta facendo una questione di vita o di morte.

A me, ora, interessa costruire, con gli strumenti che ho.

Del futuro politico o sociale degli attuali amministratori non mi intressa nulla. Mica lo faccio o dobbiamo fare per loro. ma per noi. Noi come Città, Comunità. Senza sconti ma anche senza pregiudizi verso gli amminsitratori.

E poi, non è perché “ilmegliodeveancoravenire” non è ancora arrivato del tutto che dobbiamo allora aspettare e prendere il peggio che abbiamo. La Lega e questa destra qui, in maglioncino o da bar, i disfattisti che ovunque è sempre meglio, teniamoli lontani.

La Lecco dei desideri non credo possa essere intesa come la Lecco del spararla a caso.
Non è un consiglio, è una preghiera

Ps: potrei  accontentarmi dicendo che bisogna essere onesti intellettualmente per poter vedere i primi miglioramenti anche se non li ha fatti la propria parte politica…

Ma non è una questione di accontentarsi, o del meno peggio.

E’ una questione più semplice e facile, ê una questione di Bene Comune, di corresponsabilità, Comunitá.

 Aver Cura.

Non mi è imposto di completare l’Opera, ma non mi sento libero di sottrarmi.

LE PENNE LE CINTURE E I DANNI DI LECCO

negrini-e-la-banda“Non è colpa tua se al ballottaggio con Brivio è spuntato Alberto Negrini, uno che non è mai stato neppure consigliere di zona e al quale non affiderei da amministrare nemmeno un condominio. Uno che da buon pellettiere quando sente parlare di cintura urbana pensa a quella dei pantaloni.” (cit.)
 
Il dr. Calvetti è sempre stato, su Leccoonline.com, una penna tagliente, a volte irriverente.
Gradevole e interessante leggerlo.
Oggi, però, leggendo la risposta all’ex Sindaco di Lecco Antonella Faggi (a volte serve ripetercelo e rileggere perché sembra assurdo ma è stata davvero sindaco) a parer mio, almeno sul giudizio al consigliere comunale e candidato sindaco Alberto Negrini, credo abbia ecceduto, gratuitamente, nel taglio, nell’essere irriverente.
Fuori misura. Sfociando nel cattivo gusto e nella maleducazione verso lui e i suoi elettori.
A cui gli viene detto che han votato un ebete, un incapace.Premesso che io non l’ho votato e nemmeno ci penso a votarlo, è abbastanza ridicolo già dire che uno non possa fare il candidato Sindaco perché non è nemmeno stato consigliere di zona.
Certo io ho nostalgia della scuola quadri delle Frattocchie ma lo sa benissimo anche Calvetti, in questa città han fatto enormemente  più danni i dottori, i palazzinari, gli addetti stampa e i politici di carriera, che i bottegai.
Sia detto per inciso, non sono nemmeno un bottegaio.E mi pare che il curriculum professionale di Negrini possa essere annoverato almeno come non del tutto privo di competenze di gestione di squadra e iniziative. Poi non gli affiderei l’assessorato al Bilancio o al personale, e molti altri, e lunga vita a (parte di) questa Giunta attuale, tutta la vita piuttosto,  ma che c’entra? :-).

Ma, per restar seri,  soprattutto tolti gli ultimi 7-8 anni, ossia prima dell’avv. Francesca Rota, ci sono stati, solo per guardare l’urbanistica, così tanti danni e sfaceli per Lecco e i lecchesi, che stiam ancora pagando i danni.
Ci sono stati consigli comunali in notturna dove si son fermati gli orologi per poter approvare entro la mezzanotte Piani Regolatori che han ucciso Lecco.

“Il sacco di Lecco”, è sotto gli occhi di tutti. Tutti quelli che vogliono vederlo. Invece l’ex sindaco breve, giornalista lungo, addetto stampa altamente pagato e ora editorialista di base Calvetti questo non lo vede, anzi lo salva pure, complimentandosi pure con l’ex sindaco Faggi per il suo periodo da assessora all’Urbanistica.

Cazzo.
Ma quanto ci voleva e vuole male Calvetti.

Io non sto con Negrini e tanto meno con i suoi alleati di ieri e di oggi. Principali responsabili politici e amministrativi di questo baratro anche culturale, di cui Lecco sta solo ora, amministrativamente e civicamente provando a venirne fuori.

A volte si impicca di più da pulpiti inadeguati con le penne che da quelli traballanti di pelli delle cinture.

UN POKER DI BELLEZZA per Lecco e i turisti

palazzo-paure-leccoSe pensiamo che solo pochi anni fa il centro di Lecco era tristemente solo una distesa di tavolini e una fontana a raso oggi è proprio bello poter vedere che, non solo per Natale, il centro è bellezza e sua valorizzazione.

Il Palazzo delle Paure, sempre di più infatti stadiventando un Palazzo delle Esposizioni, luogo e vita della città, fiocco per la Comunità.

Da ieri, con la bella Mostra dei presepi, è un poker di bellezza per Lecco e i Turisti.
Ogni piano, infatti, è un Asso.

L’Asso di Picche, ossia curiosità ,passione per il gioco e costanza, è appunto al Piano terra, dove da ieri è esposta, finoa l 15 gennaio, la Mostra dei Presepi, 37 opere davvero emozionanti a cura dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, che, anche ai miscredenti come me, non può che lasciare sbalorditi per bellezza, maestria e religiosità.
Si vede, infatti, tutta la passione, il gioco serio della loro costruzione e impegno, pezzo per pezzo.
La sede di Lecco dell’Associazione offre poi durante tutto l’anno corsi aperti a chi per la prima volta si avvicina a questo mondo tenuti dai propri associati.

L’Asso di Denari è al Primo Piano, e vi splende vigoroso, benessere materiale, prosperità e  visione.
Come dargli torto vista la bellezza delle 100 opere esposti nella Mostra “Visita Privata” il collezionismo lecchese dagli anni ’50 al contemporaneo. Aperta fino al 7 gennaio prossimo
Opere che esposte nel cuore della città, all’interno di luoghi destinati per eccellenza all’esposizione e valorizzazione dei beni culturali creano un legame, un’elevazione del bello per tutti. Perché, non secondario, si sta, con questa Mostra, permettendo a Lecco e ai turisti, di ammirare dal vivo alcuni capolavori solitamente non visibili perché collocati sulle pareti di abitazioni private di altri lecchesi, certamente benestanti, ma soprattutto illuminati e amanti del bello.
Opere di Schifano,Warhol, Christo, Lam, Haring, Manzoni, Cesar e moltissimi altri sono un dono da guardare e portarsi a casa, sebbene solo negli occhi e nel cuore.
E chissà che qualche collezionista non scelga, al termine della Mostra, di prolungare il prestito alla Città per qualche tempo.

L’Asso di Fiori, il penultimo, è al Secondo Piano, simbologicamente grandi doni, positività, stile.
Come non convenire quando nelle varie sale possiamo ammirare la collezione permanente d’Arte Contemporanea del Si.M.U.L, precedentemente collocata a Villa Manzoni, una Galleria d’Arte con opere dei più importanti artisti locali (Vitali, Stefanoni, Secomandi, Chiappori,Gasparini), e altre donate da alcuni tra i maggiori artisti italiani contemporanei (Morlotti, Castellani, Baj, Scanavino, Rotella, Pomodoro). Sculture, dipinti, istallazioni.

L’Asso di Cuori, e non poteva essere altrimenti, è al Piano più alto, ad un passo dal cielo.
L’Asso di cuori di Lecco. Ossia Amore, sacrificio, risultati e passione. Tanta passione.
Ed è qui che finalmente ha trovato casa, da sei mesi, l’Osservatorio Alpinistico Lecchese.
Un museo moderno,tecnologico, interattivo. Per (ri)scoprire le montagne lecchesi e gli uomini che hanno fatto la storia e creato un’identità territoriale riconosciuta a livello internazionale.
Le loro imprese sulle montagne di casa e fin oltre lo sguardo può arrivare. In Cima al mondo. Dall’altra parte delle montagne.
Un osservatorio multimediale con diversi percorsi differenti adatti sia alle scolares che agli adulti.
Schermi, plastici e planisfero interattivi e anche una piccola parete per l’arrampicata. Un luogo suggestivo, emozionante.

Oggi abbiamo così, nel Cuore di Lecco un poker di bellezza da farci come dono. Vale la pena andarlo a vedere. Non è una scommessa.
E’ un dono già lì pronto, da godere per emozionarsi, riconoscersi.