INFORMAGIOVANI: DOVE I BISOGNI DEI GIOVANI SONO invece DESIDERI

informagiovaniLets moveC’era un mondo là dentro, che adesso è qui fuori, fatto di giovani con le idee chiare o la curiosità per costruirsele, con la capacità e la disponibilità a lavorare e mettersi in gioco, assieme, in ascolto e con la cittadinanza della parola e delle azioni. E’ stata questa la forza che ho colto, che si poteva cogliere, girando, soffermandosi, interagendo dentro i locali, le aree dell’InformaGiovani al Centro Sociale di Lecco.

Oggi aperto a moltitudine di iniziative e giovani nell’appuntamento annuale sulla mobilità nazionale, europea e internazionale dal titolo: “Let’s Move”.

Giovani, ragazze e ragazzi, protagonisti di decine di esperienze, decine di opportunità, che non cercano consensi per essere riconosciuti o legittimati dagli adulti, ma la loro strada, da coltivare, da scoprire, da percorrere, aqnche disponibili all’errore.

Uno spazio quello dell’Informagiovani e un appuntamento quello di questo sabato di Let’s Move, che al di là delle specifiche iniziative presentate di orientamento su volontariato, viaggi all’estero, programmi di scambi culturali, campi estivi di lavoro e le esperienze di servizio civile internazionale,  ha mostrato come i giovani ci sono, hanno parola e curiosità, che sono non solo il futuro della società ma anche il presente.

Non stanno tutti ad aspettare davanti ad un iPhone che qualcuno si accorga di loro, gli offra delle opportunità, o peggio gli scelga lui quale opportunità va bene per loro.

Sabato all’Informagiovani c’erano ragazzi e ragazze reattivi, quelli che, in qualche modo, sanno meglio tramutare le letture, le idee, in comportamenti, in azioni, in possibili scelte.

Chi oggi appunto ha avuto modo di passare da questo Laboratorio Aperto, parlare con Luca o Chiara per esempio – responsabili e coordinatori, operatori del Servizio Informagiovani  – ha potuto comprendere come questo edificio è un punto di riferimento, luogo di confronto, incontro, di partenza e, come abbiamo visto nello specifico oggi, di transito.

Un luogo aperto, pubblico, civico e amministrativo, sociale e di ascolto, interazione ed esperienza dove prendono forma e trovano risposta diversi di quelli che la società chiama ancora i “bisogni” dei giovani e invece sono “desideri”.

I giovani sono sguardi e voci in giro per la città e il mondo.

“La più grande tragedia avrà inizio quando i giovani non vorranno più cambiare il mondo” ci ricorda il filologo e insegnante greco Vasile Ghica; per chi fosse passato sabato all’Informagiovani,  saprebbe che seppur vero, non è ancora il tempo,qui.

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