VALSECCHI E UN SORSO DI ORZOBIMBO (l’economia circolare)

san patrizio pipiLa coda consigliare di ieri sulla bella Festa di San Patrizio dello scorso 17 marzo in via Parini e Nava ha dato modo, ancora una volta, al cittadino di osservare il gioco speculare tra  l’assessore vicedio Valsecchi che  tuona ordine e moschetto, e i consiglieri della Lega che rivendicano moschetto e ordine.
Quindi una forma mentis tra due destre. Una gara al ribasso per la città.
A parte che non si capisce perché le tuonate dell’Assessore – servizio d’ordine, pugno di ferro e pisciatoi – che brandisce obbligatori per le autorizzazioni future non le ha diramante già quest’anno, se così ovvie e palesi.

Ma si sa la sua ottundente passione politica a stravolgere la realtà, la sua irruenta necessità di visibilità egotrasbordante sono sempre state brandite, fateci caso, per mettersi in mostra inciampando in rinculi pazzeschi. 

Alle elezioni promise che se non avesse preso almeno 2000 voti e il 10% non sarebbe entrato in Giunta e oplà, ne prese molti e molti di meno ma pur di apparire…
fece uno sforzo…se ne dimenticò. 

Disse anche che non sarebbe mai stato in Giunta con Venturini, ma pur di esserci ancor oggi arriva in aula prima di tutti gli altri assessori e siede distante a lui.
Deve aver inteso che basta non entrare nella stessa inquadratura della telecamera per non essere in Giunta assieme.

Fa un’apoteosi di comunicato per l’inaugurazione della Piazza Affari annunciando spettacoli e megaeventi e poi è costretto a ritrattare perché non si era accorto dei pali di 6 metri piantati al centro della stessa o ancora l’altro ieri che dopo manco un anno deve rimetterci mano, non ai pali ma alla pavimentazione che, questa sì, balla.

il Don Guanella che decide di pittare il muro di via Porta e lui pur di non condividerlo con Giunta e consiglieri fa una conferenza stampa di presentazione da solo per prendersi meriti,  che erano collettivi e fortemente sbilanciati fuori dal suo ufficio.

 
E non dimentichiamo come lui tende a fare, che il Centro Bione era in capo anche a Lui.
 
Ebbene dopo tutto questo eccolo di nuovo ieri in divisa (lontano da Venturini).  Non vuole bottiglie di vetro in vendita durante la Festa di San Patrizio e della birra irlandese, perché i giovani poi ubriachi pisciano e sporcano in giro.
Non accorgendosi che non è il vetro che li fa pisciare ma la birra che c’è dentro. Non accorgendosi inoltre che è l’alcol che li fa ubriacare non la schiuma alla spina.
Farà quindi una postilla alla sua tuonata:  Volete bere orzo maltato? Prendete una tazza di Orzobimbo.
Nella sua plateale incoerenza esiste dunque una ferrea coerenza: per lui l’apparire conta più di ogni altra cosa, persino della sua pur non piccola vanagloria personale. Tradotto: pur di apparire è disposto a martellarsi le gonadi alla Tafazzi.
Quindi sfidando la riprovazione di gran parte dei cittadini – che lo detestano – e anche la mia – lo detesto bonariamente anch’io (ma è reciproco) – voglio proporvi di brindare a lui con un orzobimbo alla spina  e un bicchiere di plastica dove fare la pipì.  Lui, c’è da aspettarselo, pur di apparire potrebbe venderla come economia circolare. Sempre che qualcuno continui a berla
 

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