LA RAGAZZA PER STRADA APPARENTEMENTE NUDA

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E’ diventata virale sui media la giovane donna che, alcuni giorni fa, girava apparentemente nuda per le strade di Bologna.

Non era nuda.

(Si) era vestita, chissà se a sua insaputa, di tutti quei vestiti maschili che seppur dentro scelte anche libere pescano da quel guardaroba, gabbia, sguardo, cultura, che trasforma le donne in un oggetto sessuale, a partire dalla commercializzazione, oggettificazione, del corpo.

Devi essere almeno un poco sexy, devi usare il tuo corpo in modo almeno un poco provocante, o non sei niente. Devi cercare, e ottenere, l’approvazione di un maschio, o non sei niente. Gli standard continuano ad essere posti dall’esterno. E non c’entra un fico secco se è stata una scelta o una trovata pubblicitaria.

Anche se fosse stata, come ha detto la stessa ragazza, una sua scelta, siam convinti che fosse “libera”? Ne discuterei un bel po’. Non è così evidente che addosso, a monte, a questo tipo di scelte, restano le norme dettate dagli uomini e rinforzate dalla cultura sociale, ossia che la donna si deve conformare a ciò che appunto gli uomini preferiscono? A me questa scelta della ragazza di girare apparentemente nuda pare idiozia e pornografia, al pari dei passanti che filmano. Io non ne posso più di vedere il corpo delle donne usato in questo modo dalle donne stesse.

“Il corpo è mio e lo gestisco io”, qui non ha nessun senso. Non si tratta, ma per nulla proprio, di una scelta femminista. E non lo è, palesemente, perché non si tratta di una scelta che fa avanzare le cause delle donne e neppure di una scelta che simpatizza o solidarizza con altre. Anzi.

Al massimo pare più il provare a trarre il massimo guadagno da una società maschilista e sessista. Ma femminismo e crescita di una società no. Oggi lo sguardo crea gli standard e trasforma ogni donna in un oggetto sessuale: basta vedere tv, social, riviste. Tutti sguardi che spingono donne a guardare se stesse con gli occhi degli uomini. E tu vai in giro apparentemente nuda per strada?

Non sono un moralista ma caspita è palese che la donna lotta quotidianamente per essere riconosciuta come un essere umano tutto intero (dotato di diritti e dignità, degno di rispetto, capace e col diritto di prendere decisioni) e questo ovunque perbacco: che sia sul lavoro, in politica, sui mass media e, non ultimo, a casa e non si riterrà una scelta libera e d’emancipazione quella di una donna che gira apparentemente nuda per le strade di una qualsiasi Città, vero?

Se, come è normale o dovrebbe esserlo, nessuno può dire a nessuno cosa deve indossare, quanto deve pesare, cosa fare del proprio corpo, è buona cosa fare scelte che stiano fuori da quella cultura, odierna, che rende la donna oggetto. Altrimenti non sono scelte. Restano dentro quel guardaroba, gabbia, sguardo, cultura maschilista. La ragazza che ha girato apparentemente nuda per le strade di Bologna ha fatto una scelta individuale ancora dentro questo sistema sociale. Che regola premi e castighi. Non è libertà, è strategia. E’ massimizzare il proprio profitto senza che il sistema stesso venga messo in discussione. Perché è si una scelta ma non produce nemmeno un soffio di avanzamento per le donne, per la società. Anzi. Fare del proprio corpo una vetrina, una merce, uno strumento per il successo, ha un nome: violenza. A sé e alle altre. E altri.

Io non ne posso più di vedere il corpo delle donne usato in questo modo dalle donne stesse.

E Voi?

2 pensieri su “LA RAGAZZA PER STRADA APPARENTEMENTE NUDA”

  1. Leggere ciò che è qui scritto, giuro che mi alleggerisce di un peso mortalmente soffocante. Negli ultimi anni ho sviluppato una sensibilità spiccata per questo aspetto della “vita sociale”. Ho elaborato riflessioni, sulla base di attenta osservazione comportamentale; sia mia che altrui. Mi chiamo Laura e ho 22 anni. E sono esasperata da questo comportamento malato, che sta imprigionando tutte. Siamo arrivati al punto che le donne fanno a gara a chi sfila meglio anche solo sulle metro!! Ragazzi i social stanno sputtanando tutti! La donna si vende e vende ogni singola femmina sulla faccia della terra; scredita se stessa e tutte le altre; è complice dell’omicidio di amore, fiducia, autenticità, spontaneità! La gente finge, si dipinge con il pennello di altre mani, al solo scopo di piacere agli altri! Perché diciamocelo: in questa fottuta società una donna non potrà MAI piacersi davvero! Per quanto possa atteggiarsi e fingere, non potrà mai negarlo a se stessa. Sarà una guerra senza fine! Con numeri di morti senza fine!
    Sono stra d’accordo con quello che viene detto qua in precedenza, sul fatto di eludere la verità: le donne fanno più violenza sulle donne, degli uomini. Personalmente, preferisco una sberla in faccia a cui poter rispondere, rispetto al costante martellamento quotidiano a cui siamo condannate. Sono stanca di esser presa per pazza solo perché “la maggioranza” si adatta e si fa andare bene la cosa; sono stanca di esser presa per pazza perché ho il coraggio di denunciare con voce la cosa e sbatterla in faccia a tutti coloro, uomini e donne, che alimentano assurdamente questa follia collettiva! Sono stanca di non riuscire a fare mai la differenza; di darmi pena per le ingiustizie invano! Perché alla donna non gliene frega un cazzo dell’altra donna. E stanno riuscendo a separarci. Perché? Perché a lei basta essere più bella di te! Ed è avvilente e mortificante questo schifo di dinamica. La donna sta regredendo. Ci fanno credere il contrario. Ma l’avidità, la finta ambizione stereotipata, l’invidia sono i nuovi valori del 21esimo secolo!
    Sono stanca di vedere culi, tette, fighe, faccette canonicamente perfette ovunque! Sono stanca di vedere le 15enni che giocano a fare le 30enni! Sono stanca di vedere che l’uomo sta dietro a questo schifo! Che il sesso non è più l’atto amoroso che unisce due sole persone! Sono stanca di sentirmi una merda per loro! Abbiamo tutti la consapevolezza del fatto che tutto ciò che si vede è finto! Ma ci piace lo stesso! Perché? Quando? So che all’inizio di questo balzo nell’oblio le donne combattevano proprio per emergere in questa inutile società! Affiggevano sui primi cartelloni di “donne in vendita” striscioni con su scritto “VOI STATE VENDENDO IL CORPO DELLA DONNA!”!! Dove sono le donne con il cervello e amor per la razza! E non si parla di inutili etichette come femminismo o maschilismo! Ma della vita! Di ciò che ci sta scivolando dalle mani!
    Sono stanca, ragazzi…

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