Sarà il gioco della politica, ma sui “mancati” rimborsi al Comune per il funzionamento del Tribunale, c’è stata, a mio parere, più recita per un fatuo consenso di pancia che una reale proposta di soluzioni.
Perché il problema di quei soldi “non restituiti” sta nel manico, negli ingredienti a disposizione, non nella cottura fatta dalla Giunta.
L’Ente Locale non può non anticiparli, l’Ente Centrale può non restituire la totalità. Fa schifo certo, ma se si partisse da questo punto fermo, la discussione sarebbe più seria, più onesta verso i cittadini.
Invece dire, come ovunque han detto, il consigliere grillino Riva e a ruota altri esponenti dell’opposizione, ossia che il Comune ha preso una decisione alla leggera, che quella di aderire all’accordo di rimborso parziale è stato solo un patto amicale tra esponenti dello stesso partito, il Pd, lascia basiti per la pochezza del ragionamento. Per la faciloneria.
Bisognava far la voce cattiva con il legislatore – a suo tempo e adesso – non con chi, localmente, prova a mettere una toppa, più o meno di qualità. Ma se l’obiettivo è solleticare solo la pancia degli elettori locali, per un po’ di fama…
Poi il Comune poteva pure andare in contenzioso con il Ministero, come han fatto (alcuni) altri -poteva stare in ballo forse per anni, pagare spese legali, e forse (improbabile, ma possibile) averla pure vinta – cosa che immagino sia stata valutata all’interno della Giunta – ma non si può buttarla sempre in vacca, dire che gli altri fanno stupidate solo per far danno ai lecchesi.
Chi è quell’Amministrazione, di qualsiasi colore politico, che a cuor leggero non prende 3 milioni di euro da spendere in Città, utili per aumentare il proprio consenso e, alla leggera come si accusa oggi questa, vi rinuncia per il solo godimento di un calderone romano? Siam seri, dai.
Quei soldi moralmente ci spettavano e ci spettano, normativamente purtroppo meno. Non dirlo, come si è guardata bene di fare l’opposizione, è abusare della fiducia dei cittadini
Ma ricordiamoci anche che con questi soldi Comune e Governo, han permesso di portare avanti un Tribunale, la Giustizia, ossia un servizio, pur zoppicante che, serve ai cittadini. Tutti. Non sono stati buttati o usati per nutelle, diamanti, cene eleganti, o vacanze in Sardegna.
Abbiamo un senso dello Stato che fa un poco paura.
Non c’è più giustizia, forse nemmeno al Tribunale del Popolo elettore.