SVARIONI E SBERLONI

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Ho notato solo io che l’assessore Corrado Valsecchi, a ridosso guardacaso dalle elezioni, è tornato prepotente a scrivere dopo un annetto di silenzio? Ossia dalla pessima figura su Piazza Affari riaperta con promesse di circo, nani, ballerine, cinema,  ogni genere di cotillon, intrattenimento a ogni ora e invece, inadeguata per tutto e, pur utile, buona solo per pochi parcheggi?

Tre giorni, tre lettere.

Una sulla Lecco Bergamo dove dà, in parte a ragione, la colpa del caos a chi è venuto prima e prova a farlo dimenticare come Lega e Destra, nella foga del ruolo di re mette in riga pure Comitato civico di Chiuso, “Appello per Lecco vigilerà sulle balle” dimenticandosi volontariamente, per ingannare i cittadini, che il coordinatore del Comitato dei cittadini di Chiuso, uno che per Valsecchi fa disinformazione, è Luca Dossi, candidato in Lista alle elezioni proprio per Appello e, per un solo voto, la scorsa settimana non è entrato in consiglio comunale al posto del dimissionario Ivano Donato.

Valsecchi poi interviene sul giornale con un’altra lettera a ricordo di una bella figura di lecchesità quale è stato Renato Corbetta, una lettera dove però ha provato fin troppo a autobeneficiare della grandezza dell’amico compianto.

Diciamo che sobrietà e modestia non sono proprio le sue prime caratteristiche che saltano agli occhi.

E ieri uno sberlone ai lecchesi che non sono andati come lui al nuovo multisala di Arosio, provando anche qui a spostare l’attenzione sul suo fallimentare e poco etico lavoro pasticciato di promettere, o far credere, di un’imminente apertura di multisale a Lecco.
Ogni mese un annuncio, poi un’intervista, poi un convegno, ogni volta la volta buona per un multisala a Lecco era a un passo, a un mese, imminente…5 anni utili solo per la propria campagna elettorale. Di reali possibilità siam qui ancora ad aspettare. Più che cinema, comiche.
Oggi, nella lettera per gli sberloni ovviamente manco una parola. Basta, finita la festa gabbato l’elettore.

Altre lettere ci aspettano.
Il valore del civismo, i parcheggi a pettine, la collaborazione con i cittadini, l’amico Gori, una scusa per Villa Ponchielli, un’altra per gli alberi non ripiantumati…  ect ect.

Appena sente aria di elezioni Valsecchi rimette fuori la testa e riprende carta e penna. Meno male che le elezioni regionali e nazionali, dicono siano già a inizio marzo.

Ve lo vedete il nostro, per un pugno di voti e un po’ di vetrina, farsi largo coi gomiti tutti i giorni a inventarsi un ruolo da protagonista?  Io, io, io. 

Lunga vita a Papa Francesco.

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