IO STO CON CORRADO VALSECCHI A CONTARE QUANTE PERLINE VENDE

altan ce la faremoIo sto con Corrado Valsecchi.

Perché Lui è l’assessore, l’uomo del “ghe pensi mi” (visti i risultati gli suggerirei di ripensarci, più che riprovarci), il magnanimo uomo del civismo che van coinvolti i cittadini, però solo se fan come vuole lui e si mettono a servizio per fargli far carriera.

Lui, il traghettatore, che è per la democrazia partecipativa però vuole tagliare la rappresentanza locale. Vuole 42 amministratori al posto dei 200 che oggi sono stati scelti dai cittadini di ben 15 comuni, e domani, con ‘sto tarlo, a un passo dalla banchina del porto della Grande Lecco, lo vedremo ritto sul casseroche fuma la pipa, levarsi l’ancora dai pantaloni, gettarla nelle onde della Malpensata (Nomen omen) e annunciare agli astanti che ci ha pensato e son troppi anche 42, ne basta 1. Lui.

Io sto con Corrado Valsecchi, perché davvero l’assessore del far credere, si è autocondannato a essere sempre così, a dover mostrare sempre perline.

Ed è quello che non vogliono comprendere ne l’editorialista Calvetti ne il suo direttore di Leccoonline.

Lui è la nostra Jessica Rabbit “io non sono cattiva è che mi disegnano così”. Solo che lui fa tutto da solo.

Io sto con Corrado Valsecchi perché lui sa che basta un’esitazione, un piccolo guasto della macchina del consenso che subito viene dimenticato. E per questo continua a gettare sempre fumo. Ma nuovo. Da anni, è lì lì per aprire una Multisala del cinema, da mesi, è lì lì per aprire il Parco di Palazzo Belgiojoso, da mesi e mesi ogni mese dà una data nuova per ri-aprire il Teatro. Da anni promette sotto elezioni cose mirabolanti che si schiantano, immancabilmente alla luce della realtà (andate a leggere i programmi di Appello per Lecco).

Questo trimestre è toccato perciò alla Grande Lecco. Ma poteva essere la nomina dell’allenatore della nazionale. Quale canzone scegliere come tormentone dell’estate.

Corrado Valsecchi è il nostro Re Mida. Ogni cosa importante che tocca, diventa marmo. Si blocca.

Ma non si può spiegare per anni alla gente che deve aspettarsi questo e quello, e poi stupirsi se all’ennesimo “questo e quello” non ci crede più. Se ne frega.

Ormai la gente vuole perline, sempre più perline: e guai a chi come Valsecchi gliele ha promesse e ha finito le scorte.

Persino un uomo fantasioso e ottimista come Corrado Valsecchi dovrebbe finalmente rendersi conto che il suo è un rosario infinito che nemmeno le veggenti di Medjugorje potrebbero reggere e che non gli servirà comunque a farlo diventare Sindaco.

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